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Autore: Kim_Won_Sarang    12/05/2015    1 recensioni
una ragazza di nome Eleonora ha avuto un trauma quando era molto piccola,dopo alcuni anni,è stata adottata da una famiglia coreana e là incontra il suo destino
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eleonora, dolce creatura dall’aspetto tranquillo e silenzioso, bionda, occhi azzurri e pelle così chiara che sembrava di porcellana, quasi come se con un soffio si potesse frantumare in milioni di piccoli cocci, ma anche se all’apparenza sembrava un docile cerbiatto solitario nascondeva un oscuro segreto che l’accompagnava giorno per giorno e che non amava raccontare, o meglio non ne aveva il coraggio, le riportava alla memoria troppo dolore e sangue, alla tenera età di appena 7 anni aveva visto morire i suoi genitori, uccisi da quelle che a lei sembravano milioni o forse miliardi di spari, lei si salvò per miracolo visto che sua madre l’aveva nascosta in un armadio sotto a cumuli e cumuli di vestiti in modo che il suo corpicino fosse totalmente al sicuro e introvabile, protetto sia dagli indumenti sia dalle ante di legno. Quando ne uscii lo sterminio si era ormai già compiuto e gli impassibili assassini si erano dileguati, l’unica cosa rimasta erano i due corpi accasciati, uno di fianco all’altro, e il freddo sangue ancora fresco sotto ai poveri piccoli piedi dell’innocente bambina che li guardava piangendo lacrime amare ,dopo questo spiacevole avvenimento lei smise di parlare, in ricordo di sua mamma a cui aveva promesso di rimanere nascosta e in silenzio per non essere trovata. Affidata poi agli assistenti sociali, visto che anche i pochi parenti che le erano rimasti non volevano più avere a che fare con lei soprattutto per paura delle ripercussioni. Passavano mesi, anni nei quali lei, diventata maggiorenne indagò per conto suo su ciò che era successo, trovò un diario dove suo padre aveva annotato varie cose, tra le quali indirizzi e nomi, promise a sé stessa che non l’avrebbe fatto vedere a nessun’altro. Anche se timorosa voleva andare in fondo a tutta la questione, voleva dare un senso di giustizia a ciò che non poteva dimenticare, forse solo per sentirsi più in pace con sé stessa, fatto sta che fece una scoperta che le sarebbe potuta costare la vita, tutto ciò che aveva scritto suo padre ora aveva un senso, aveva scoperto traffici illegali di cocaina tra i mafiosi, probabilmente erano collegati ai più grandi e possenti nomi di quella vita, tutto ora si incastrava perfettamente, come un puzzle, anche la sua consapevolezza del fatto che se avessero scoperto che lei era ancora viva ma soprattutto se avessero capito cosa sapeva probabilmente l’avrebbero uccisa con gli stessi colpi di pistola dei suoi amati genitori. Nel frattempo, gli assistenti sociali erano riusciti a trovare una famiglia benevola disposta ad adottare una ragazza ormai diciassettenne, erano una mamma, un papà e un ragazzo di 23 anni che era però figlio di sangue della coppia, abitavano in corea che dal punto di vista della ragazza per dove si trovava era dall’altra parte del globo, un grande viaggio ma anche un grande cambiamento di vita, come se dovesse spazzare via tutto quello che era accaduto prima, cosa impossibile per lei. La ragazza non voleva assolutamente andare e lasciare le tombe dei suoi li, ma anche se provava a imporsi loro le ricordavano sempre che non aveva scelta, alla fine lei salì su quell’aereo di malavoglia e partì per una terra sconosciuta dove non conosceva nulla e nessuno, l’unica certezza che aveva era che delle persone disposte a prendersi cura di lei l’avrebbero aspettata in aeroporto per poi portarla alla sua nuova vita, a jamsil-dong.
   
 
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