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Autore: RadioPotter    13/05/2015    0 recensioni
E' l'ultimo anno ad Hogwarts per il Golden Trio, e a Hermione tocca proninciare il discorso di fine anno. Eppure Ron è molto preoccupato...
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Discorso di fine anno - Gughy

“Hermione ti prego non dirmi che sarai QUELLA persona!” disse Ron per l’ennesima volta disturbando Hermione che scriveva una lunga pergamena “Per la millesima volta SI, farò il discorso ai laureandi… e SI dico seriamente” rispose Hermione senza nemmeno distogliere lo sguardo dalla pergamena. Ormai Ron gli faceva quel discorso almeno una volta all’ora e non ne poteva più. Usava anche le stesse parole. Difatti adesso avrebbe detto... “Ma ti attirerai le risate di tutti! Sarai ricordata come la più grande secchiona che Hogwarts abbia mai visto! Ed io non voglio che la mia ragazza sia considerata una secchiona senza talento” disse Rom, Hermione alzò gli occhi al celo e pensò "Adesso lui..." Ron si inginocchiò giungendo le mani al petto “Ti prego Hermione…ti prego non fare il discorso!” disse Ron. Hermione lo ignorò palesemente: non aveva tempo da perdere, doveva finire il suo discorso ed aveva appena un’ora per farlo. Ron irritato strappò la piuma da mano di Hermione. “Ron adesso...” stava dicendo Hermione quando la piuma tornò spontaneamente da lei. “Grazie Harry, non ho tempo di combattere con questo zuccone” Hermione cacciò la bacchetta e… “Petrificus Totalus” disse, Ron si irrigidì e cadde a terra immobilizzato. “Mi dispiace amore mio, ma devo finire il discorso” la ragazza si abbassò, diede un bacio a Ron e tornò alla sua pergamena. “Oh diventerà lo zimbello della scuola! Proprio come Percy. In futuro la prenderanno tutti in giro” diceva Ron seduto comprimendo il volto con le mani. “Ma dai, la fai troppo tragica. È una sua libera scelta. Ora zitto che inizia a parlare” rispose Harry interrompendo la conversazione. Ma Ron non era d’accordo, doveva trovare un modo per impedire ad Hermione di fare quel discorso. Quanto tempo aveva per ideare il tutto? Cinque secondi al massimo. Analizzò la situazione...cosa aveva davanti? Molti studenti del settimo anno, quindi non era il caso di iniziare a lanciare incantesimi a raffica; un palco di legno su cui Hermione avrebbe parlato. Legno...ma certo! “Incendio” pensò e dovette provare almeno una decina di volte prima che l’incantesimo funzionasse, aveva fatto appena in tempo. “Congratulazioni studenti degli anni 1991- 1998. Siete arrivati al traguard…” il discorso di Hermione fu terribilmente interrotto dallo scoppio dell’incendio. Ron non aveva paura che Hermione si ferisse; era una Maga eccezionale e di certo non si sarebbe fatta battere da un così banale incantesimo; ma aveva guadagnato tempo. “Aqua Eructo” disse Hermione e un getto d’acqua uscì dalla sua bacchetta dritto sulle fiamme che si propagavano. L’incendio fu domato in poco tempo; ma Hermione sapeva perfettamente chi era il colpevole. “Oh cielo. Direi che non è il caso di fare il discorso ormai. Questo terribile incidente. Ovviamente io lo sapevo, ma aimhe non si può modificare il futuro” disse la professoressa Cooman che osservava la scena. - No professoressa il discorso si farà – disse Hermione tornando al suo posto. Ron era sconvolto. Nonostante l'incendio Hermione sembrava addirittura più determinata. “Quella ragazza non sa cosa è meglio per lei. Miseriaccia” pensava digrignando i denti “Harry ti prego fa qualcosa. Quella ragazza si renderà ridicola in diretta nazionale” pregò Rom, ma niente. Nemmeno Harry voleva collaborare “Diretta Nazionale? Ma se sono 100 persone che assistono è tanto. Su Ron non preoccupati, andrà tutto bene! E poi tu lo sai come è fatta Hermione; decide di testa sua e qualunque cosa farai per convincerla a non farlo sarà inutile. Quindi a questo punto rilassati” “Ma non posso! Se veramente inizia il discorso rimarrà la secchiona più grande che si sia mai vista. Dobbiamo ideare qualcosa. Su dai pensa Harry. Pensa!!”
“Ron te l’ho già detto e te lo ripeto: I-O N-O-N H-O I-N-T-E-N-Z-I-O-N-E D-I E-N-T-R-A-R-C-I . È una sua scelta e devi rispettarla” Hermione stava per fare l’incantesimo alla voce. Non aveva più tempo. “CI SONO” gridò Ron saltando sulla sedia. Ma non fece in tempo. Hermione lo aveva pietrificato per la seconda volta quella giornata ed iniziò il suo discorso. “Congratulazioni studenti degli anni 1991-1998. Siete arrivati al traguardo e sono fiera di rappresentare voi tutti. Tante avventure abbiamo passato insieme. Basti solo pensare a quella dell’anno scorso. Dove tanti di noi si sono ritrovi a combattere, piagere e tremare. Ma…” 20 Anni Dopo “Smettila Ronald non ti agitare così” diceva Hermione aggrappata al braccio di Ron. Camminavano nel cortile. Erano passati all’incirca venti anni dal loro ultimo anno di scuola e come era usanza ad Hogwarts si stavano per riunire tutti per brindare alla magia e al mondo magico. “Ma come puoi pretendere che non mi agiti?! Inizieranno le prese in giro, gli sgambetti e tutto il resto! Sarai lo zimbello di tutto il mondo Magico e tu mi chiedi di non agitarmi?” disse Ron asciugandosi il sudore dalla fronte “Se non lo hanno fatto vent’anni fa perché pensi che lo faranno oggi?” gli rimbeccò Hermione mentre entravano in sala grande “Perché è così e basta!” fu la stupida risposta di Ron e ovviamente si sbagliava “Ron, Hermione è un piacere rivedervi” il signore e la signora Finnegan andarono loro incontro ad abbracciarli e così i Paciock, Padma Patil e moltissimi altri. “Adesso ci credi che a nessuno interessa di quello stupido discorso?” chiese Hermione “Si… Ma tutto questo non è normale! Loro non sono normali” rispose Ron shoccato. Si era aspettato risate, prese in giro e la moglie in lacrime che correva da lui per farsi consolare ed invece era successo quasi l’opposto. “Oppure sei tu che sei paranoico” disse Harry che lo aveva raggiunto da dietro.
 
 
Questi luoghi e personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Joanne Rowling; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
   
 
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