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Autore: NicoDiAngelo_    13/05/2015    2 recensioni
Uhm... Sono Thomas Joseph Ratliff, ma gli amici mi chiamano Tj o Tommy Joe. In realtà non ho molti amici...
Vivo con mia madre e mia sorella. Il suo migliore amico si chiama Adam... è un tipo simpatico e un po' strano...
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Adam Lambert, Nuovo personaggio, Tommy Joe Ratliff
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Terra chiama Thomas, Tommy Joe ci sei?
La voce di mia sorella mi risveglia. Stavo pensando a un sogno parecchio strano che ho fatto stanotte.
-Scusa, stavo pensando, che dicevi?
-Non pensare troppo che ti fa male
-Spiritosa
Tra me e mia sorella è sempre così, ci prendiamo in giro, ma ci vogliamo bene.
-Sbrigati a mangiare se no la mamma sclera.
E, infatti, puntuale come un orologio svizzero, arriva l'urlo di nostra madre dal piano di sopra
-MARLENE KATERINE E THOMAS JOSEPH RATLIFF, NON AZZARDATEVI AD ARRIVARE TARDI A SCUOLA!
Sia io che lei storciamo il naso in contemporanea a sentire i nostri nomi completi.
Si sentono due colpi di clacson, segno che è arrivato Adam.
-È Adam. Io vado, sbrigati o farai tardi- dice scompigliandomi i capelli. Sa che lo detesto. Afferra lo zaino e apre la porta. Prima di uscire si rivolge verso le scale e grida
-MAMMA ESCO!
Esce e si chiude la porta alle spalle.
Casa nostra è sempre così, rumorosa e frenetica. Strano dato che ci abitiamo solo io, mia sorella e nostra madre.
Finisco la colazione e sparecchio. Prendo lo zaino e mi avvicino alla porta. Sul mobile vicino alle scale vedo una fotografia di me e mia sorella. È incredibile come sia cambiata in un solo anno.
Ma forse corro troppo.
Partiamo dal principio.
Mia sorella è sempre stata un tipo molto timido e riservato, una bravissima sorella maggiore, ma un po' meno brava a fare amicizia. Nella foto sul mobile porta ancora le trecce e gli occhiali. L'anno scorso ha deciso di passare un periodo all'estero ed è tornata solo un mese fa, puntuale per l'inizio della scuola. È per questo che, nonostante abbiano entrambi 19 anni, lei e il suo migliore amico Adam vanno ancora a scuola. Tutti abbiamo notato il suo cambiamento da prima a dopo. Anche un cieco avrebbe potuto vederlo!
È partita che era una ragazza timida, di quelle che si nascondono sullo sfondo, i capelli neri sempre raccolti in due treccie, gli occhiali e gli abitini a fiori.
Quand'è tornata aveva i capelli a criniera, non usava più gli occhiali e, soprattutto, aveva un tatuaggio a forma di stella blu sull'occhio destro. Inutile dire che mia madre ha dato di matto appena l'ha vista. Lei non ha fatto una grinza, è andata nella sua stanza, ha preso i suoi vecchi vestiti e li ha sostituiti con abiti che parevano presi dritti dritti dall'armadio di una rock star.
Questa sua trasformazione esteriore non ha influenzato per niente il suo carattere e a un mese dall'inizio della scuola il suo tavolo all'ora di pranzo era occupato da lei, il suo migliore amico, il suo fratellino diciassettenne e Kyle. Kyle, per inciso, è il mio migliore amico. È una persona molto solare e simpatica, il mio esatto opposto. A volte mi chiedo come fa ad essere mio amico, poi vedo Adam e Malika (si, è così che si fa chiamare mia sorella) e ci capisco ancora di meno dato che sono nella mia stessa situazione.
Mi riscuoto dai miei pensieri e afferro lo skate.
-CIAO MAMMA
Grido prima di uscire di casa. Mi infilo le cuffie e attivo la riproduzione automatica. Faccio la strada in skate, volando come un fulmine. La prima volta che Malika mi beccò a fare acrobazie con lo skate mancò poco che lo andasse a dire a nostra madre. E lì sarebbe stata la fine. Nostra madre è un tipo strano. Da quando è morto nostro padre (io avevo 3 anni e Malika 5) si è data da fare e ha deciso di crescere due figli da sola. Ottimi propositi se non fosse che, una volta trovato posto in un'azienda rinomata ed essere arrivata ai piani alti ha preteso la più assoluta perfezione. È per questo che ha sclerato la prima volta che ha visto il nuovo aspetto di mia sorella. Sopporta malamente anche quelle che chiama le mie 'ribellioni': capelli mezzi rasati, un guardaroba formato quasi esclusivamente da t-shirt (rigorosamente con i loghi delle mie band preferite) e jeans.
Tra noi tre eravamo giunti a un accordo, potevamo fare ciò che volevamo purché non la mettessimo in imbarazzo.
E lo skate corrispondeva a una grave violazione.
Sta di fatto che, quando mia sorella mi beccò, mi salvai per il rotto della cuffia invitandola a fare una prova. Cavolo è più brava di me!
Arrivo a scuola puntuale e incontro Kyle all'ingresso.
-Ehi Tj! Dice dandomi un cinque.
-ciao Kyle
-Brr che freddo. Hai litigato di nuovo con tua madre?
-No, no... ho solo dormito male, tutto qui. Hai visto mia sorella?
-Si, si è fiondata con Adam nell'aula di musica. Dì un po', quei due stanno insieme?
-No, sono solo amici Kyle.
-Sarà, ma si tenevano la mano.
-Come ogni giorno Kyle, benvenuto sulla Terra
Gli dò due colpetti sulla testa con le nocche. Lui fa la faccia offesa ma non riesce a trattenere una risata e in poco tempo ridiamo entrambi.
Come a ricordarci che siamo persone tristi e che quello è un luogo triste, la campanella suona, segnalando l'inizio della nostra fine.
Alla prima ora avevamo imglese.
Capiamoci, a me inglese piace, spesso scrivo qualche racconto e a mia sorella piacciono molto. Credo di essere bravo, lei non sa mentire. Non a me comunque.
Quello che non mi piace è la mia professoressa. Prendete la persona più antipatica che conoscete, moltiplicatela per 3, mettetela nel corpo di una rana e copritela con vestiti rosa confetto. Ecco, quella è la Umbridge, la mia prof di inglese. Se poi ci aggiungiamo il fatto che mi ha preso in antipatia fin dal primo giorno... fortuna vuole che non sono l'unico a soffrire delle angherie della Umbridge. Sfortunatamente, però, anche mia sorella è stata presa di mira da lei ed è questa la cosa che più mi fa desiderare di strozzarla. Tra me e mia sorella c'è un rapporto stupendo, entrambi cerchiamo di proteggerci a vicenda e non ci sono segreti tra noi. Non litighiamo neanche tanto. Quando sento i miei compagni lamentarsi delle proprie sorelle maggiori mi viene da ridere.
-Signor Ratliff ecco il suo compito di inglese. Capirà da solo che con questo voto non posso permetterle di concludere l'anno.
Guardo il mio foglio e una grossa E è scritta in inchiostro rosso. È questo che mi dà più fastidio di lei. Fa di tutto per farmi sentire inferiore, evita in qualunque modo i test a risposta multipla per non dovermi valutare in modo oggettivo. E, soprattutto, predilige il leccaculo della nostra classe e gli aumenta i voti nonostante non sappia mettere in fila due parole di senso compiuto.
Anche i professori sanno di quest'odio profondo verso me e mia sorella. Per questo siamo sempre riusciti ad avere almeno la sufficienza in inglese.
Mentre lei continua a consegnare i compiti io tiro fuori il mio cellulare e fotografo il foglio.
La mattinata trascorre abbastanza tranquillamente, dopo inglese abbiamo francese con la signorina Delacour, una madrelingua francese molto simpatica. Dopodiché ci dirigiamo controvoglia verso l'aula di storia. Il professor Binns è così noioso che fa odiare la storia a tutti, perfino ai più secchioni. Io ne approfitto per disegnare un po', tanto a lui basta vedere che scrivi, non importa cosa, non se ne accorge. Il suono della campanella scatena un sospiro generale. È ora di pranzo. Io e Kyle ci dirigiamo a grandi passi verso la mensa. Malika e Adam sono già seduti e scherzano tra loro. Malika ha un foglio davanti, che si affretta a far scomparire prima che io possa vedere di cosa si tratta. Adam è un tizio simpatico. Come ho già detto è il miglior amico di mia sorella da quando avevano 3 anni. Quello che mi piace di lui è che non si fa problemi ad essere sè stesso, anche se a volte esagera. Un giorno, ad esempio, si presentò a scuola truccato e mia sorella dovette trascinarlo in bagno a lavarsi. Non che a lei desse fastidio, anzi, ci rideva anche su, solo che non sopportava l'idea che Kirk, il bullo della scuola, potesse prendere in giro Adam o qualcun'altro a cui lei vuole bene. Certo, ora non dobbiamo più preoccuprci di Kirk, ma lei non abbassa mai la guardia. Kirk frequenta lo stesso anno di mia sorella, ma è stato bocciato tre volte. Ha una paura fottuta di mia sorella. Il mio primo giorno di scuola iniziò a prendermi in giro e, visto che non reagivo, lui e i suoi scagnozzi mi presero a botte. Malika passava di lì per caso, doveva recuperare una cosa che aveva dimenticato in palestra. Non dimenticherò mai quel giorno. Si avvicinò, ma non riusciva a capire chi fosse la povera vittima.
-Kirk che cazzo stai facendo?
-Niente di cui ti devi preoccupare, piccola. Anzi, dovresti tornare in classe.
-Chi c'è là dietro? Chiese con tono perentorio. Pretendeva una risposta.
-Nessuno di cui debba preoccuparti.
Lei si girò innervosita
-Michael, tua madre lo sa che rubi le offerte in chiesa? E Mattew, i tuoi lo sanno che la domenica incontri Bill O'Brien e che vi nascondete nel bosco dietro al convento per fare cose non esattamente pure e caste? Ecco, se non mi fate vedere immediatamente chi nascondete là dietro un uccellino spifferone potrebbe raccontare un po' di segreti...
Essi guardarono mia sorella, poi Kirk e poi lei. Sospirarono e si scansarono guardando Kirk con tono di scuse. Fu in quel momento che mia sorella mi vide. Ero rannicchiato in un angolo tra il muro e un armadietto e sanguinavo e il mio sangue si mischiava a lacrime e muco. Lei strabuzzò gli occhi e schiuse le labbra. La mano si allungò per toccarmi, ma si fermò a mezz'aria. La mano si chiuse a pugno e si schiantò contro il naso di Kirk ad una velocità pazzesca. Continuò ad accanirsi contro Kirk nonostante fosse a terra inerme. Con la sua furia cieca avrebbe potuto tranquillamente ammazzarlo, dato che prendeva lezione di lotta fin da piccola. Non potevo permetterle di passare altri guai, così la chiamai debolmente.
-Marlene...
Lei si voltò verso di me e le lacrime iniziarono a scorrere sul suo viso. Mandò un messaggio ad Adam e si avvicinò a me. Mi prese il capo e se lo posò in grembo. Mi carezzava i capelli e intanto cantava una ninnananna.
-andrà tutto bene, tranquillo, non ti toccheranno più con un dito, te lo prometto.
Io sapevo che quelle parole erano rivolte più a sè stessa che a me e la lasciai fare.
Adam arrivò dopo poco e non sapeva chi soccorrere per primo, se me che sanguinavo, Malika che sembrava in stato di shock oppure Kirk che non rispondeva ai suoi compagni che cercavano di rianimarlo.
Fu allora che lei si riscosse.
-Se tocchi una qualunque persona che non sia Tommy in questo momento, ti faccio male.
Lui, fiutato il pericolo, mi portò in infermeria correndo. Me la cavai con qualche livido. Kirk, invece, si risvegliò solo dopo due giorni e fu subito segnalato per aggressione e per qualche altro piccolo misfatto, come possesso di droga, che mia sorella non aveva mai confessato fino a quel momento. Il giorno in cui si svegliò il preside ci accompagnò in ospedale. Lei entrò nella stanza a passo di marcia, si avvicinò al letto di Kirk e si piegò finché i loro visi quasi si toccarono.
-Se sfiori di nuovo mio fratello con un dito posso assicurarti che invocherai la morte pur di non avere a che fare con me.
E uscì.
Mi siedo al solito posto. Kyle dice a Malika del mio voto e lei deve fare tre profondi respiri per calmarsi. Per calmare le acque, Adam racconta una barzelletta sulla Umbridge così divertente che ridiamo tutti. Adam mi sta simpatico, nonostante non lo veda mai molto, io sono sempre chiuso in casa e lui e mia sorella escono spesso. A volte lei cerca di includermi nei suoi programmi, ma io rifiuto perché ho sempre paura di essere di peso, nonostante lei lo abbia negato in tutti i modi. Tiro fuori il quaderno di algebra per ripetere e proprio in quel momento mi accorgo di non aver fatto i compiti.
-Merda!
-Le parole Tommy!
-Ho dimenticato di fare i compiti!
Mia sorella sbuffa e alza gli occhi al cielo.
-Tommy!
-Sono fottuto!
Lei mi guarda negli occhi. Le sue iridi azzurre stanno cercando nei miei occhi un minimo di programmazione, ma si accorge che non sto mentendo.
-Che sia l'ultima volta Thomas Joseph Ratliff.
-Grazie Marlene!
-Chiamami di nuovo così e potrei non aiutarti più per il resto della tua vita.
-scusa.
In dieci minuti mi riconsegna gli esercizi svolti, con una calligrafia che è in tutto e per tutto uguale alla mia. La adoro per questo.
-Ti devo la vita.
-Si, lo dici tutte le volte.
Il resto del pranzo trascorre come al solito, se non fosse che mia sorella sembra impaziente di dire qualcosa e che non lo faccia solo per la mano di Adam posata sul suo braccio.
Grazie a lei evito che il professor Lockwood scateni la sua ira su di me. Quando suona la campanella dell'ultima ora vedo Malika entrare in classe. Si avvicina al mio banco e dice a Kyle
-Scusa ma oggi mi serve mio fratello
-Okay, Tj ci sentiamo su skype.
-Forza Tommy Joe muoviti!
-Calma, che c'è di così urgente?
-Niente, però sbrigati.
Appena chiudo lo zaino mi prende per il polso e mi trascina verso la macchina di Adam.
Mentre ci avviamo verso casa Malika apre la bocca per parlare...
-No no no, tu non gli dirai niente finché non sarete soli.
-Ma Adam...
-Niente ma, sai che si incazza e preferisco ridurre al minimo le vittime.
-Sei una cattiva persona, lo sai?
-Si, credo che tu me l'abbia accennato una volta o due.
-Hei muso lungo, che succede?
-Niente Malika, ho dormito male.
-Incubi?
-Si, cioè, no... uff non lo so... era un sogno strano...
-Che hai sognato?
- Una persona, credo. Non sono riuscito a vederla in faccia.
In quel momento Adam parcheggia nel nostro vialetto.
-Sicuro di non volerti fermare Adam?
-Sicuro. Ho tante cose da sistemare... ci vediamo dopo okay?
-Okay.
Mi dirigo in cucina mentre Malika saluta Adam. Appoggio lo zaino su una sedia e preparo i libri per fare i compiti. Lei arriva poco dopo e si siede di fronte a me. Per un po' c'è silenzio, rotto solo dalla matita che gratta sul foglio e dai nostri respiri.
-Hai molti compiti?
-No, non molti. Si può sapere che succede? È tutto il giorno che sei strana. È successo qualcosa?
-Si, cioè, no... uff so che ti incazzerai ma vabbè proviamoci. Adam vuole formare un gruppo musicale e oggi fa delle audizioni...
-E...?
-E gli ho detto che tu ci avresti provato.
-Che cosa?!
-Tommy Joe ascoltami, puoi farcela, hai talento, un bell'aspetto, una buona presenza scenica... hai tutto quello che occorre...
-1 non ce la farò mai... quando salgo sul palco io mi blocco... non ci riesco.
2 come la mettiamo con la mamma? Non lo accetterà mai...
-la mamma lo accetterà, deve visto che saremo in due.
-in due?
-si... io sarò la tastierista... col piano me la cavo..
-te la cavi?! Malika sei assolutamente straordinaria al pianoforte! Ma dì un po'... hai mai cantato di fronde a Adam?
-Io... no. Lo sai che faccio pena...
-Se tu fai pena, Adam è etero.
Ridiamo tutti e due perché sappiamo che Adam è tutto fuorché etero.
-Ci siamo invertiti le parti, lo sai?
-Lo so, ma il succo del discorso non cambia. Non verrò alle audizioni, non fanno per me.
-Ti prego Tommy Joe, fai un tentativo, uno solo...
-A che ora dovrebbero essere?
-Alle 18.
-Vedrò di fare un salto...
-Si!
-non esultare prima del tempo. E comunque verrò ad una sola condizione.
-Spara.
-Se io suono tu canti. Non importa quale canzone, né in che modo.
-Ci sto.
 
ANGOLO DELLA PAZZA ISTERICA
 
Okay, questa Ff è nata mentre ero a scuola. Ora di matematica tralaltro. Credevo di aver toccato il fondo solo leggendo ff su Adam e Tommy, ma ho capito che non ci sono limiti al potenziale sclero di una fangirl.
Comunque, questa storia è nata per essere totalmente diversa... dico solo che Adam doveva essere un vampiro. Oddio, non ho accantonato del tutto l'idea del Vampire!Adam, ma mentre scrivevo mi sono accorta che la storia andava per fatti suoi.
Allora, voglio solo chiarire alcuni punti:
1. Non sono la coscienza di Tommy o Adam, quindi i loro caratteri saranno lo specchio di ciò che mi serve per la storia. Non posso assicurare che i caratteri rimangano gli stessi, anzi credo proprio che Tommy avrà un' evoluzione durante la storia.
2: La coppia principale è l'Adommy, ma la storia è incentrata tu Tommy, Malika e le loro peripezie.
3: Adam, ovviamente, non è la star che tutti conosciamo, ma un ragazzo normale con una voce divina.
4: Il rapporto tra Malika e Kirk sarà approfondito in seguito, è stato lasciato enigmatico volontariamente.
Beh credo di aver detto tutto. Se avete domande, consigli o commenti sentite liberi di contattarmi.
Sen no kisu
  
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