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Autore: Blacket    13/05/2015    4 recensioni
Fermo, lettore, non andar così veloce! Ho qui in grembo un' anfora di ricordi e digrignare di denti, di quel vecchio uomo che visse fra le foreste e si sfamò del buio e degli echi lontani delle vittorie, che strinse in mano saette e che teneva più ad un albero che un uomo, che era onorevole e che era ignorante, che era freddo ed un focolare acceso nella notte.
Magari lascio al Signor Magna Germania le mie parole, la mia raccolta ed un augurio di buona sorte, giacché Gilbert è più un magnitudo forza nove che un bambino.
[...] -il vecchio aveva mani grandi quanto vanghe, e spesso le usava in nome della misericordia. Divina, per carità, per Thor e Wotan, purché dessero più forza e coscienza ad ogni sberla andata a segno.[...]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Antica Roma, Germania Magna, Prussia/Gilbert Beilschmidt
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Erano sporchi e rozzi 1 Note: Ebbene si, ho ceduto, e mi cimento in una raccolta dedicata a Germania Magna. Tenevo a far presente che, per mio diletto, mi cimenterò fra i più vari rapporti ed esperienze che lo stesso personaggio ha potuto tessere nella sua vita, lasciando una mia preferenza verso nipoti e strane chicche storiche che cercherò con piacere.
Spero di non annoiare, magari incuriosire un poco su un personaggio tanto ignorato ma incredibilmente bello- lasciate pure un commento in caso di richieste, consigli o semplici opinioni. Non fanno mai male!
Aprendo parentesi inutili, ringrazio anche i lettori di Tempo Antico per il loro supporto! Grazie infinite, sto iniziando ora la stesura del prossimo capitolo, anche se temo ritarderà un po'.
Un grazie grande e sentito, buona fortuna e in bocca al lupo a qualunque studente disperato e indaffarato come me. Buona lettura!
Personaggi: Ariovisto (Magna Germania), Gilbert (Prussia, Ordine dei cavalieri Teutonici).





Erano sporchi e rozzi -I-



C'era Ariovisto che era una montagna piena dei suoi inverni, che veniva chiamato sia Reiks* che Vati e preferiva cingersi il capo di foglie di pini quando chinava la testa davanti si suoi sette fratelli di sangue, che si vestiva di edera e camminava fra le saette di Mjollnir.




Gilbert cinguettava tremori e disappunto, ed era simile alle ombre che fuggivano al fuoco e si schiantavano sul guado e le punte azzurre della foresta silvestre; allungate, tremolanti, in piedi perché d’obbligo e arroccate al focolare- poiché se davvero avessero avuto scelta, le fiammelle tremolanti sarebbero fuggite verso il cielo coperto dalle stelle dei Pyth***, lontano dagli occhi felini e i denti scuri e storti dei germani.
Vi erano volte in cui Ariovisto lo chiamava Loki e figlio delle streghe, e Gilbert non tremava ma sibilava contrariato il disappunto d’un pulcino ferito che altro non era. Eppure ora avrebbe preferito pestare fango sul proprio orgoglio o farsi rubare arco e frecce da Bavaria, e s’immaginava d’inseguirlo divorando il sottobosco e avvertendo le frustate degli arbusti verdi picchiare il viso rosso e sudato.
Avrebbe preferito –e lo rimuginò con drammatico rammarico- seguire Ostarrichi** nelle sue danze storte e pericolose, poiché a quanto pareva non vedeva granché, piuttosto di incontrare di nuovo il volto di Vati- il vecchio aveva mani grandi quanto vanghe, e spesso le usava in nome della misericordia. Divina, per carità, per Thor e Wotan, purché dessero più forza e coscienza ad ogni sberla andata a segno.
-Vati. -
Ostentò la sicurezza e spavalderia d’un ermellino, sospirando superiore per sminuire il tremolio alle ginocchia e l’impellente bisogno di andare in bagno- strinse le piccole gambe, spennacchiato com’era, assumendo la posa d’uno storpio, più che d’un condottiero.
Rigirò fra le mani la treccia bionda, vilmente strappata al padrone.
-Posso anche ridartela, se vuoi.-




*Con l'appellativo Reiks si designava il capo di più tribù dell'area Germanica. Data la differenza fra queste, è possibile riscontrare differenze fra pronuncia e scrittura.
**Antico, primissimo nome documentato dato all'Austria da Ottone I.
*** Con Pyth s'intentono i Pitti, Britanni, noti per la loro incredibile conoscenza della volta celeste e lo studio delle stelle.
  
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