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Autore: Bad Bionda Bana    14/05/2015    1 recensioni
Io e la mia migliore amica abbiamo intrapreso un percorso che molti non avrebbero mai pensato di scegliere. Ci siamo iscritte insieme all'università di lingue per studiare il coreano. Già essere li insieme per noi era un sogno, ma la nostra mente volava sempre a quel momento che sembrava così lontano, al nostro stage del terzo anno in Corea del Sud, a Seoul. Avremmo potuto sognare qualsiasi cosa, ma di certo non ciò che ci accadde.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cheondung, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Allora Alice, spero ti sia divertita durante il tuo soggiorno nel nostro paese.- disse il signor Kim sparecchiando la tavola -Ci piacerebbe molto se tornassi a farci visita, prima o poi nostro figlio dovrà avere l'onore di conoscere l'autrice del libro che gli leggeremo ogni notte fino ad addormentarsi.-
-Mi farebbe veramente piacere.- risposi ridacchiando -Penso che debba tornare al dormitorio ora, probabilmente Jessica è tornata.- mi alzai e con un abbraccio salutai il signor Kim e sua moglie -La ringrazio per l'esperienza stupenda.- poi presi la manina del piccolo Kim Sanghyun -Un giorno ci rivedremo, non ti ricorderai di me, ma io mi ricorderò di te.- feci un ultimo inchino e poi mi incamminai verso il dormitorio. Dissi a Sanghyun che non mi sarebbe servito un passaggio, che avrei preso un taxi non sapendo quando me ne sarei andata, ma in realtà volevo solo godermi un ultimo sguardo in solitaria a quella città incantevole che era Seoul. Il sole non era ancora tramontato del tutto, quindi c'era ancora un po' di luce, e la casa del signor Kim non era poi così distante dal dormitorio. Durante la passeggiata ripercorsi ogni singolo momento passato da quando Jessica ed io varcammo la porta della nostra stanza, il primo giorno a lavoro, le pause pranzo al ristorante giapponese, la prima serata in un locale e quando abbiamo conosciuto finalmente i ragazzi. Avevamo fatto così tante cose, sarebbe stato difficile racchiuderle in poche parole quando i nostri genitori ci avrebbero chiesto di quest'esperienza. Ripassai davanti al primo locale in cui eravamo state Jessica ed io, quel luogo che era stato testimone del mio primo incontro con Sanghyun, anche se a mia insaputa. Poi vidi il palazzo degli studi televisivi di Arirang, ricordandomi quando per sbaglio andai addosso ad Eli con la porta del bagno, del giorno in cui rividi il ragazzo che aveva tentato di baciarmi scoprendo essere il nipote del mio capo, e infine quella mattina in cui quel ragazzo misterioso ci portò all'ospedale perché la signora Kim stava per dare al mondo suo figlio. Poi arrivai al dormitorio, e come immaginavo, Jessica era tornata e mi stava aspettando in camera per raccontarci tutto quello che ci era accaduto, ripensare ai momenti passati insieme e anche per versare qualche lacrima pensando al fatto che nel giro di poche ore ci saremmo lasciate tutto ciò alle spalle.
-Dai dai, siamo riuscite a venire la prima volta, ciò non vuol dire che non ci sarà una seconda, poi una terza e via così.- disse Jessica sorridendo mentre io mi asciugavo gli occhi.
-Il punto è che..- deglutii cercando le parole adatte -non ti ho raccontato proprio tutto.- lei mi guardò non capendo a cosa mi riferissi. Presi coraggio e le raccontai quello di più importante che era accaduto tra me e Sanghyun, dei baci, delle parole che ci eravamo detti sapendo che il giorno della nostra partenza sarebbe arrivato. Subito Jessica rimase a guardarmi con un'espressione strana in viso, poi mi abbracciò.
-Non ti preoccupare, troveranno entrambi il modo per ritrovarci, anche dovessimo andare in capo al mondo.- in un primo momento non capii, ma una volta che ci arrivai ricambiai l'abbraccio e lasciai che le lacrime scendessero contro il mio sorriso.

Il giorno dopo ci svegliammo riposate ma con un peso sul petto, con lo stomaco tutto aggrovigliato, riluttanti prendemmo le valige e chiamammo un taxi che ci portò fino all'aeroporto. Imbarcammo le valige e passammo i controlli, poi cercammo un bar dove fare colazione, lei prese un caffè mentre io un semplice bicchiere d'acqua. Il nostro volo sarebbe partito a distanza di un paio d'ore, ore che non sapevamo come riempire per non morire annoiate. Girammo tutto l'aeroporto, entrammo in tutti i negozi curiosando ma senza prendere nulla. Poi d'un tratto una voce mi chiamò all'altoparlante.
-Alice Galvani, ripeto, Alice Galvani è pregata di dirigersi al controllo bagagli. Alice Galvani attesa al controllo bagagli.-
-Cosa? Perché mi vorrebbero al controllo bagagli?-
-Magari hanno trovato la droga della tua valigia.- rispose Jessica ridendo.
-Yah! Dai che già mi sto spaventando da sola, non aiuti.- mi misi a ridere anche io -Tu vieni con me comunque.- e la trascinai con me al controllo bagagli. Con mia enorme sorpresa oltre le guardie vidi Mingyu -Hey, che ci fai te qua?-
-Uno, potevi anche venire a salutarmi prima di partire, mio zio nemmeno mi ha detto che ieri sera eri a cena da loro. Due, qui c'è qualcosa che devi vedere.- e mi passò un tablet.
-Cosa dovrebbe essere?- chiesi prendendo il tablet.
-Mio zio mi ha detto che devi assolutamente vederlo, ho fatto una corsa assurda per portartelo.- ci spostammo in un posto un po' più appartato, Mingyu cercò un video e lo fece partire, nell'inquadratura c'eravamo io sulle spalle di Sanghyun.
-Ok è partito, buonasera a tutti. Vedete questa dolce creatura che sta dormendo sulla mia spalla? Ormai sono quasi due settimane che la vedete ridere e scherzare in questo programma. Vi starete chiedendo cosa voglia dirvi in questo momento, ma a dire la verità nemmeno io lo so, o forse si. L'unica cosa che so è che probabilmente nemmeno lo manderanno in onda questo spezzone, proprio come quello che ha registrato lei e che ho visto giusto qualche minuto fa.- la sua risata dolce colpì il mio cuore -Può essere che questo pezzo lo faranno vedere solo ad Alice, e sinceramente lo preferirei, mi sto vergognando tantissimo in questo momento, non oso immaginare se qualcun altro dovesse vederlo, anche se al momento sembra che stia parlando con un pubblico. Beh, ecco qualcosa che voglio dirvi, la notte scorso ho avuto il coraggio di baciare questa ragazza, ancora non ci credo. Il bacio sarà durato pochi secondi, ma saranno quei pochi secondi a rimanere nel mio cuore quando lei se ne andrà. Perché purtroppo quel giorno si sta avvicinando, l'unica mia paura è che possa arrivare prima che riesca a dirle tutto quello che devo.- fece una piccola pausa abbassando lo sguardo -Prima che possa capire cosa realmente mi sta accadendo, perché già quando ho letto la lettera che mi aveva mandato tanto tempo fa qualcosa in me era come cambiato, ma da quando l'ho potuta incontrare quel qualcosa è diventato sempre più grande, ma ancora non capisco cosa potrebbe essere. O forse già lo so e non lo ammetto a me stesso con la paura che lei non possa capire, che lei non possa ricambiare.- prese un respiro profondo e rialzò lo sguardo -Ma è proprio questo punto di domanda che mi sta consumando, perciò devo trovare il coraggio, devo essere uomo e dirle tutto, senza pensare a cosa verrà dopo. Quindi auguratemi un grandissimo Fighting.- alzo il pugno e sorrise per poi spegnere il video. Sentivo gli sguardi di Jessica e Mingyu su di me, ma non vedevo nulla se non la miniatura del video con il sorriso di Sanghyun. Sapevo che mi stavano chiamando vedendo che non rispondevo, non vedendo alcuna reazione da parte mia. Eppure alzandomi posai il tablet sulla sedia e iniziai a correre. La mia mente mi stava urlando contro, ma le mie gambe e i miei piedi non si fermarono, i miei occhi vedevano gli ostacoli da evitare ma non puntavano nessuna meta in particolare. Continuai a correre, probabilmente non non sarei potuta nemmeno tornare indietro senza il biglietto che avevo lasciato nella borsa accanto a Jessica e Mingyu. Arrivai all'entrata dell'aeroporto, ma nemmeno le porte furono capaci di fermarmi, uscii alla luce del sole e continuai a correre, finché non trovai l'ostacolo che non avrei potuto superare, e che non avrei mai voluto superare. Anche lui come me stava correndo, ma con una meta ben decisa, ovvero io.
-Alice, che ci fai qua fuori?- Sanghyun mi prese e mi strinse forte -Dovresti essere dentro ad aspettare di imbarcarti.-
-Potrei chiedere la stessa cosa a te, che ci fai qui?- gli chiesi con gli occhi lucidi, lui sospirò e mi prese il volto fra le mani.
-So di averti detto tutte quelle cose sul fatto che anche dopo che avrai preso quell'aereo ci saremmo rivisti e tutto, ma...- si bloccò come se avesse voluto ricacciare dentro le parole sapendo che non era giusto -ma non posso lasciarti andare, pensavo di essere forte e riuscirci, ma mi sbagliavo.- il suo sguardo si posò sul mio -Non sono un uomo, ma solo un bambino viziato che ha bisogno di te al suo fianco.-
-Invece si che sei un uomo, l'uomo che è riuscito ad esprimere i suoi sentimenti nonostante le sue paure, proprio come stai facendo ora. Un bambino si sarebbe limitato a dirmi quelle parole per farmi partire con il cuore un po' più in pace, ma soffrendo poi.- lui mi guardò sbalordito -Ho appena finito di vedere il video che hai fatto la sera dello spettacolo di danza.- gli presi una mano intrecciando le dita con le sue -Non chiedermi perché o cosa mi abbia spinto a farlo, ma nel momento in cui il video è finito, ho iniziato a correre, senza alcuna meta, e ti ho trovato sulla mia via.- e senza chiedermi nulla mi baciò, in quel bacio sentii il suo bisogno di me, la sua richiesta di restare, ma anche il suo voler essere forte e lasciarmi andare promettendomi che ci saremmo rivisti.

Ora vi starete chiedendo quale via abbia scelto di seguire, se quella della ragione prendendo l'aereo e tornando a casa mia in Italia, o se quella del cuore rimanendo li insieme a Sanghyun. Quello che posso dirvi è che questa... è tutta un'altra storia.

E siamo arrivati alla fine anche di questa storia, ringrazio tantissimo tutti coloro che l'hanno seguita e che hanno lasciato qualche recensione, è sempre un piacere per me leggere i vostri commenti, sapere se un capitolo vi è piaciuto o meno. Ancora grazie! <3
  
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