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Piccolo angolo:
 Prendo in spalla tutta la mia umiltà e coscienza e, dopo mooooolto tempo, decido di prendere in mano questa mia storia e "restaurarla".. se così si può dire.
"Ero giovane e sprovveduta...." hahah no, niente di tutto questo. Ho modificato, corretto e rivisto quello che andava sistemato. 
La storia non cambia, è solo un poco migliorata secondo il mio umilissimo punto di vista. Se doveste scorgere altri errori, non abbiate timore a segnalarmeli ^-^
Detto questo.. buona lettura. 
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Ricordi, emozioni, sentimenti.

Era una giornata particolarmente soleggiata e l'erba gli pizzicava il volto. Guardava verso il cielo, senza osservalo davvero. Il vento tirava e spostava i pollini primaverili tra le sue lascive braccia, lasciandoli cadere sui prati e sui fiori.
Nonostante ci fosse il sole, non era particolarmente caldo, e il vento quella mattina li aveva convinti a vestirsi adeguatamente.
Sotto l'ombra di un albero, si godeva il silenzio di quegli attimi: il rumore del vento e delle foglie, il profumo dell'erba...
Sorrise inconsciamente, stiracchiandosi le spalle e le braccia con dei movimenti bruschi. Si alzò a sedere guardandosi intorno: trovato lo zaino poco lontano, allungò un braccio per prenderlo e ne tirò fuori un piccolo marchingegno babbano.
Approfittando del fatto che il compagno non fosse li con lui, per dei preziosi minuti di silenzio, decise di ascoltare un poco di musica. 
L'altro sarebbe tornato nel giro di una canzone, ne era convinto.
Si ristese sull'erba, chiudendo gli occhi, mentre con le mani si portava le cuffiette sulle orecchie. Schiacciato il tasto play, tutto il resto fu inghiottito dai ricordi che ogni volta gli evocavano quelle note.

So honey now
Take me into your loving arms
 

Un lui, più giovane, stava percorrendo i corridoi di Hogwarts insieme ai suoi amici, ridendo e scherzando sui soliti luoghi comuni. Ricordava che quel giorno fu come un assaggio dell'inizio, per lui.
Un ragazzo biondo e alto, arrivava tranquillo, con passo calcolato, dal lato apposto. Da solo. 
Era strano per Malfoy aggirarsi da solo. E fu uno scambio di sguardi, un momento interminabile.
Il cuore che rallentava mentre i piedi quasi si fermavano.
L'Harry Potter del passato era quasi fermo nella sua posizione, mentre i suoi amici, poco più avanti, lo fissavano perplessi per quell'improvviso fermarsi. Ricordava che alternavano lo sguardo tra lui e Draco, come una partita di Tennis babbano. Ma loro due avevano occhi solo l'uno per l'altro. 
Qualche secondo di intesa profonda e, subito, come questo legame si creò dal nulla, così si spezzò..Lasciando il moretto curioso ed esterrefatto per quello scambio di sguardi, mentre Malfoy stava già banchettando in Sala Grande.
Ancora scosso, proseguì oltre.
 

Kiss me under the light of a thousand stars
Place your head on my beating heart
 

Il Draco che gli correva incontro, questa volta, era leggermente più grande. Terzo anno. 
Gli correva incontro per un motivo ben preciso. Una cinquina chiusa a pugno, stava volando dritta verso il suo viso. Ma lui, chissà per la grazia di chi, riuscì a evitare quello scontro e si buttò su Malfoy a peso morto schiacciandolo a terra.
-Non ho intenzione di picchiarti, Malfoy. Non vorrai mostrare a papino il tuo bel viso sfregiato da un Mezzosangue.- lo riprese beffardo, tenendogli i pugni sopra la testa.
Il ragazzo, sotto di lui, si dimenava guardandolo con rabbia.
-Non nominare mio padre, Potter.- Graffiò quelle parole con odio mentre le sputava fuori con disprezzo.
Poi fu un attimo. La consapevolezza di averlo bloccato sotto di lui, il vantaggio che esercitava. La loro posizione. Il cuore che iniziava a battergli forte, gli colorava le orecchie di un rosa acceso.. tutto lo condusse a guardarlo negli occhi. Di nuovo.
Come quella volta di un tempo passato. E fu come un battito d ciglia. Si piegò verso di lui, sempre stringendogli forte i polsi, e lo baciò.
E, con il vento, fu spazzato via il motivo della loro lite, mentre il bacio divenne più intenso . Sotto il chiaro di luna  protetti dalle mura del porticato.
 

I'm thinking out loud
Maybe we found love right where we are
 

-Potter-
-Malfoy-
Si salutarono come se tra loro ci fosse imbarazzo. Dopo che Harry lo aveva baciato erano passati mesi, ma ancora non erano riusciti a affrontare quella situazione scomoda.
Non erano più riusciti a litigare come ai tempi gloriosi, ma si limitavano a salutarsi quando incontravano lo sguardo dell'altro e a punzecchiarsi a vicenda. Niente di più.
Quando finalmente, dopo mesi, qualcosa riuscì a cambiare il corso delle cose.
Il moretto correva, correva sempre quel giorno di ogni settimana. Aveva lezione di Pozioni e come ogni settimana era in ritardo. La borsa gli cadeva pesante sulle gambe e rimbalzava frenetica a ogni passo svelto.
Il mantello si agitava dietro di lui mentre le gambe correvano alla massima velocità.
Un secondo bastò, un rivolo di sudore percorse il suo naso facendo scivolare la montatura degli occhiali verso il basso. Si distrasse e con due dita cercò di rimetterli al proprio posto. Un secondo bastò per distrarsi e finire su Draco Malfoy che si affrettava per entrare in aula. Lì, poco oltre la porta dell'aula di Pozioni, Harry Potter e Draco Malfoy si stavano fissando col fiato sospeso. Lui gli era sopra, e fu subito il paragone con quella notte. Le guance gli si arrossarono mentre continuava a guardarlo negli occhi.
I cuori dei due ragazzi, che fino a quel momento avevano voluto ignorare quello che provavano, si ritrovarono a riviverlo.
Il biondino, di solito sfuggente e arrogante, in quella situazione non riusciva sputar parola. Era come ipnotizzato a guardare il ragazzo che lo troneggiava.
Senza dire una parola, i loro volti si avvicinarono, mentre chiudevano gli occhi.
-POTTER, MALFOY. Spero che abbiate una scusa valida per questa messa in scena. 20 punti in meno a Grifondoro!-

Un sorriso, mentre il cuore batteva forte, tenendo salda la presa su quella scatolina di plastica.
 

I'm thinking 'bout how people fall in love in mysterious ways
Maybe it's all part of a plan
 

Fu davvero un mistero, per tutti, quando una mattina di Ottobre, Harry Potter e Draco Malfoy si presentarono in Sala Grande. Insieme. Mano nella mano.
Il Prescelto era abbastanza nervoso. Sapeva a cosa comportava il loro uscire allo scoperto. Sapeva a cosa avrebbe pensato la gente. Ma nulla gli importava se non della persona che gli stava accanto.
Il biondino, dal canto suo, sembrava oltremodo tranquillo. Come se non ci fosse nulla di più naturale. Camminarono, fianco a fianco nel silenzio generale della Sala Grande, fino ad arrivare al tavolo Grifondoro.
Draco si sedette per primo.
-Buongiorno Granger, Weasel.- Li guardò con noncuranza, mentre si sistemava nel posto che gli era stato fatto. Harry lo guardava divertito e, convinto, si sedette affianco a lui.
-'giorno 'Mione, Ron.- Salutò i suoi amici con un sorriso felice mentre, sotto il tavolo, cercava con la mano quella del compagno.
-Ehm, Weasel, non per disturbare il tuo conflitto interiore. Ma è da circa un minuto che ti chiedo di passarmi il succo.-
Harry, dentro di se, non era mai stato meglio.
 

I just keep on making the same mistakes
Hoping that you'll understand
 

-POTTER!-
-Oh su Draco, non continuare con questa storia.-
Era ormai un mese che si frequentavano alla luce del sole. E come in tutte le coppie che prevedono un compagno isterico e rompipalle, si cominciò a litigare.
Inizialmente per cose futili, anche se per Draco sembrava sempre la fine del mondo.
Ma Harry sapeva come comprarlo.
Si avvicinò a un biondino sbuffante e infastidito, passandogli un braccio intorno alla vita e facendo aderire la di lui schiena con il suo torace.
-Potter, levati prima che faccio un favore al Signore Oscuro.-
Ma la sua voce non era poi così dura come voleva far credere. Era quasi Natale e si avvicinava il Ballo Del Ceppo. Lui, da Campione TreMaghi lo aveva leggermente trascurato. Ma aveva in mente di rimediare.
La stretta sulla vita del biondino si fece possessiva, mentre con la mano libera prese ad accarezzargli il collo, salendo poi sulla guancia destra.
-Shh... Perdonami Draco.- Lo disse semplicemente, con un tono di voce troppo basso. Lo tenne tra le sue braccia per istanti che parevano essere durati ore. Lo amava.
Nonostante tutto, non poteva stare senza di lui. Era la sua droga.
Le carezze sembrarono funzionare, infatti il biondo si girò verso il suo viso cercandolo con le mani a sua volta. Strofinò la fronte con quella di lui, mentre entrambi avevano gli occhi chiusi e il respiro corto.
Harry riprese a stringerlo possessivamente sui fianchi.
-Solo per questa volta, Potter.- Sibilò Draco tra le sue labbra, cercandolo in un bacio affettuoso. Ma Harry sapeva che se fosse stato per Draco, l'ultima volta sarebbe stato ad ogni litigio. Sorrise nel bacio, mordicchiandogli un labbro.
-Sei mio.- emanò con sicurezza, a voce bassa.
-Credo che le uniche cose intelligenti che dici, Potter, vengano fuori solo in questi momenti.-
-Aah, sta zitto, Furetto.- Rise piano, e lo baciò spingendolo sul letto, dove ormai avevano consumato tutto il loro amore.
 

So baby now Take me into your loving arms 
Kiss me under the light of a thousand stars 
Oh darling, place your head on my beating heartI'm thinking out loud 
That maybe we found love right where we are
 

Il Ballo Del Ceppo era stato annunciato e, finalmente, arrivato per la gioia di studenti e insegnanti. Harry Potter però non era della stessa idea. Sistemato all'entrata con gli altri tre campioni, guardava dritto davanti a se. Quella mattina aveva nuovamente litigato con Draco, che si era rifiutato di presentarsi assieme a lui, quella sera.
Sospirò forte, mentre gli altri chiacchieravano con i loro accompagnatori. E lui era lì. Solo come un pirla.
Quando fu ora di entrare, per dare inizio alle danze, si irrigidì. E ora?
Campioni e accompagnatori entrarono in Sala Grande prima di lui, che se ne stava per ultimo a guardare il pavimento mentre tutti intorno a loro applaudivano.
Chiuse gli occhi. Come aveva potuto essere così stupido? Avevano litigato per una sciocchezza. 
Era tutta colpa sua. E ora per colpa sua non potevano godersi quella serata.
La musica iniziò. I tre campioni cominciarono a danzare in cerchio mentre lui, fermo, aveva ancora gli occhi chiusi non volendo assistere alla fine della sua reputazione.
Ma all'improvviso tutti si fermarono. La musica si interruppe.
Aprì di scatto gli occhi e vide tutti sorpresi intorno a lui, immobili. Poi un ragazzo, biondo e alto, si fece strada tra la folla dirigendosi verso di lui.
Indossava una maschera ma lui quegli occhi li conosceva bene. La pelle pallida era accentuata dal completo bianco di sartoria che indossava. La maschera nera gli accarezzava gli zigomi, come le ali di una farfalla.
Si fermò davanti a lui, mentre tutti trattenevano il fiato. Lui era pietrificato.
Il ragazzo si inchinò davanti a lui porgendogli una maschera uguale alla sua, ma di un diverso colore: bianca.
Avanzò, con passo insicuro, prendendo quello che gli porgeva con una mano, per poi portarsela al volto.
Si guardarono per qualche istante, prima che il biondo gli porse di nuovo la mano, ma stavolta per ballare.
Harry, accettò, sorridendo felice. Appena le loro mani si incrociarono, la musica ripartì.
-Oh Draco.. sei..-
-Lo so.-
 

That maybe we found love right where we are
 

Finita la canzone aprì gli occhi, sentendoli pizzicare. Quei ricordi erano la cosa più bella che poteva portare nel cuore. E quella maledetta canzone, non sapeva spiegarsi come, gli faceva ritornare alla mente tutte quelle emozioni.
Ora, ad anni di distanza, poco era cambiato. Si tolse le cuffie con delicatezza mentre, le prime lacrime gli rigavano il viso. Poi dei passi dietro di lui. Fu svelto a passarsi una mano sul volto per asciugarsi.
Draco era tornato.
-Per Salazar Divino, Potter! Più lontano la macchina non potevi parcheggiarla? Mi sono dovuto fare tutto il tragitto a piedi.- Sbuffò il ragazzo sedendosi accanto a lui.
-Potevi sempre Smaterializzarti- Disse semplicemente il moro, sorridendo. Draco non avrebbe mai ammesso che passeggiare tra i boschi gli piaceva. E tanto.
-Senti Sfregiat- lo guardò in volto improvvisamente preoccupato.
-Lo sapevo che non dovevamo venire qui, Potter. Guarda che occhi rossi che hai. Ti avevo detto che ti veniva un attacco di allergia! E non strofinarti, che fai peggio!- lo riprese l altro indispettito.
Harry rise della premura del compagno avvicinandosi a lui.
-Oh Malfoy, non preoccuparti troppo per me, o ti rovini la reputazione- lo stuzzicò stringendolo tra le sue braccia.
-Fottiti, Potter.- lo fulminò l'altro cercando di allontanarsi dalla sua stretta, inutilmente.
Rise di gusto a quella scena, per poi smettere improvvisamente.
Lo guardò in viso.
-Ti amo Draco.-
-Pff, darò a te la colpa per i miei incubi, Potter. Fai impressione con quegli occhi rossi.-
 

people fall in love in mysterious ways