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Autore: scattegatte    14/05/2015    4 recensioni
"Lo abbracciò come se lui fosse l'unica chance di salvezza, lo abbracciò per non essere risucchiato da quel turbine di oscurità che da sempre lo aveva separato dalla vita".
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nico di Angelo, Will Solace
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo abbracciò come se lui fosse l'unica chance di salvezza, lo abbracciò per non essere risucchiato da quel turbine di oscurità che da sempre lo aveva separato dalla vita, che lo aveva fatto sentire indesiderato e temuto perché quando sei un figlio di Ade è molto probabile sentirsi così. Lo strinse forte e percepì il suo profumo, un misto di crema solare e disinfettante, si sentì così vivo e in lui si riaccese un barlume di speranza. Will era lì ed era con lui, aveva mantenuto la sua promessa. Dietro a quell'aria solare e sbarazzina si nascondeva un uomo forte e maturo. "Non ti lascio" gli aveva sussurrato quando Nico aveva deciso di affrontare quella creature da solo e lui in un primo momento non gli aveva creduto. È vero, dopo la guerra contro Gea la situazione era migliorata anche o forse soprattutto grazie al figlio di Apollo, ma sul "re degli spettri" gravavano ancora con forza persistente anni ed anni di sofferenza e di solitudine e perciò era ancora titubante e diffidente. Non capiva per quale strana ragione quel ragazzo biondo tenesse particolarmente a lui, che era meno di niente e non riusciva a capire cosa fossero quelle strane scariche elettriche che si liberavano dal suo corpo al lieve tocco di Will. Così, incuriosito, si era avvicinato e aveva scoperto quanta bellezza si nascondesse in quel ragazzo, lui, però, non si sentiva alla sua altezza e per proteggersi da un' eventuale delusione costruiva muri di freddezza e poco interesse intorno a lui.
Adesso, però, se fosse sopravvissuto avrebbe tentato di pensare e temere di meno... solo se fosse sopravvissuto. Perché nonostante la profonda ferita nel fianco, si sentiva protetto dalla promessa mantenuta e dalla presenza di Will, che aveva appena ucciso il mostro che lo aveva ferito. Nico sentiva dolore, ma cercava di concentrarsi sugli occhi cerulei del ragazzo di fronte a sé, occupato a tenerlo e a cercare un modo per guarirlo, ma l'ambasciatore di Plutone sapeva benissimo che le Moire stavano per tagliare il filo, la sua vita e per un momento ebbe paura anzi no terrore perché era costretto ad abbandonare i suoi amici specialmente sua sorella Hazel, Reyna e Jason. Non voleva abbandonare per sempre neanche quello splendido ragazzo per cui, lo aveva capito troppo tardi, nutriva un forte sentimento.

"Di Angelo non puoi farmi questo" disse Will con un'aria disperata mentre capiva che la vita di quel ragazzino gli stava lentamente scivolando dalle mani. "Sono un guaritore, devo salvarlo" si ripeteva come un mantra per darsi forza, ma era distratto da quella pozza rossa che diventava sempre più grande. Doveva fare in modo che Nico, il ragazzo che amava, non morisse. Nico e le sue fragilità, la sua forza,, quei muri che si costruiva per non essere ferito e per non ferire coloro i quali avevano tentato di abbatterli lo avevano colpito subito e aveva cercato in qualunque modo di fargli capire che bella persona lui fosse.
E adesso soffriva sia lui sia Nico, che era diventato sempre più cianotico, sempre più lontano dalla vita. Non era possibile, non poteva finire così. Stava ancora utilizzando i suoi poteri da guaritore quando sentì la mano gelida del ragazzo sulla sua guancia, lo guardò e perse un battito quando in un debole sussurrro gli disse:"Grazie Will e scusa per come mi sono comportato, ma avevo paura del sentimento che provavo per te" e con un flebile sorriso Nico guardò Will per l'ultima volta, mentre percepiva il rumore delle forbici che avrebbero messo fine alla sua vita e le lacrime di Will che bagnavano lievemente il suo braccio.
 
  
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