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Autore: dark_breath    14/05/2015    0 recensioni
Quattro ragazzi che sono destinati ad incontrarsi. Un segreto che solo una persona-o una cosa- conosce e che loro dovranno svelare.
Una storia di amicizia, coraggio e fantasia, in cui non si è mai sicuri di chi fidarsi.
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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9_(Eddy)

Si sedette sopra ad un grosso masso e mi fece segno di accomodarmi davanti a lei.
Ora che era più vicina a me potevo notare i grandi occhi verdi, con spirali più scure che dalla pupilla si diramavano verso l'estremità dell'iride. Avevano un leggerissimo taglio orientale. Il naso era piccolo e paffutello. Mi veniva voglia di fingere di prenderglielo, come si fa ai bimbi per gioco. In effetti lei assomigliava un po' ad una bambina: lunghe ciglia , viso pallido e piccolo, capelli lunghi e corvini raccolti in una morbida treccia laterale e non molto alta. L'unico particolare del volto che la faceva "crescer" un po' era una cicatrice che le spezzava il sopracciglio.

Avevo tantissime domande da farle, ma lei mi precedette...
Mi afferrò l'avambraccio destro contringendomi a fare lo stesso con lei. Obbedii riluttante.
<< Ora ripeti dopo di me>> mi disse. <>
Ripetei tutto fino all'ultima virgola, ma aggiunsi, sempre tenendo stretto il suo gelido avambraccio: << ora prometti tu di rispondere a qualunque domanda ti chieda.>>
Lo fece.

 Decisi quindi di proporre la prima domanda, quella più ovvia:<< Chi sei tu? >>
La ragazza ridacchiò amaramente:<< Chi sono io? Dunque mi chiamo Emma Steward, e sono un isolana della radura. Ovviamente non ti basterà ma non ti auguro di scoprire altro.>>
Volevo conoscerla meglio ma c'erano cose più importanti.
<< Dove sono?>> . Emma mi rispose che ci trovavamo su un isola. Non avevo idea di che regione fosse o in che oceano si trovasse. Le chiesi qualcosa di più approfondito e affermò che quel luogo era dappertutto e da nessuna parte, toccava a me deciderlo. Poteva essere in un universo parallelo nelle quali le scimmie governavano il mondo o in una dimensione ridotta in cui eravamo finiti su un tappo che galleggiava in una pozzanghera.....io non ci avevo capito nulla.
Le avevo domandato che fine avesse fatto mia sorella ma mi rispose con una frase che avevo già temuto:<< non lo so, scusa; altre domande? >>
Un ultima cosa in realtà c'era:<< perché non mi hai fatto andare per la strada più soleggiata, prima; perché mi hai salvato e perché sai trasfomarti in un serpente? > >
 Sospirò:<< vieni con me...>>

La verità? Avevo paura. Ne avevo da quando la npmia sorella era scomparsa.

Le stetti alle calcagna. Mi riportò al bivio e mi indicò l'altra via, quella semplice e ricca di fiorellini. 

Passava di lì un grazioso coniglietto bianco e paffuto.
Si disse verso il bel sentiero e, passato il confine tra il bivio e quest'ultimo si disintegrò; nel senso che iniziò a sgretolarso fino a diventare cenere.

<<È un inganno, uno scherzo delle fate. Sono cattive, al contrario di ciò che pensano tutti. Sono perfide, bugiarde e non aiutano nessuno in cambio di niente. È colpa di una a di loro se ora ho questo taglio —disse indicandosi il sopracciglio— e questi. Si alzò le maniche togliendosi i guanti. Aveva i polsi pieni di segni neri a spirale che raggiungevano la base delle dita, gli stessi sul collo e sulle caviglie.
 Mi hanno condannato, non posso più tornare nella corte, la gente non mi credrebbe più.>> Io continuavo a non capire. Emma aveva lo sguardo fisso avanti e gli occhi impassibili, i muscoli del viso erano compressi in una maschera scura, che non lasciava i tra vedere nessun sentimento.
 << manca la terza domanda >> aggiunse la ragazza << Io sono obbligata a salvarti. Non dirmi che non ti sei accorto do avere particolari poteri sulla natura. Tu e tua sorella siete i tredicesimi discendenti del vento. Tu controlli gli agenti atmosferici, lei sa alcuni aspetti del passato che è accaduto o del futuro che accadrà. Ce lo insegnano il primo anno. È u a cos fondamentale per noi sapere chi sono, per voi, sapere chi siete. Perché anche gli spiriti a quest'ora si saranno accorti di voi.
Ogni discendente deve avere un protettore , che solo da lui deve essere conosciuto.
Uno discende dal sole, l'altro dalla luna. Quindi piacere, mio protetto, io sono Emma, tredicesima discendente della notte.>> concluse con poco entusiasmo.<< mi teletrasporto nel buio e divento serpente quando hai bisogno di aiuto. No è molto piacevole diventare rettile senza preavviso quindi, per favore, se dovessi essere in difficoltà, fai un fischio.>>

Detto ciò si smaterializzò davanti ai miei occhi lasciandomi lì, solo, come un babbeo.



Note autrice: 
Mi dispiace di non aver aggiornato per una settimana ma avevo la febbre e non riuscivo neanche a distinguere le a dalle e.
Spero che la storia piaccia ringrazio LonelyWriter per la recensione e, se qualcuno di buon cuore ne lasciasse una anche per dire che la storia non è degna di essere portata avanti, io sono aperta ad ogni opinione.
Grazie di aver letto<3
Dark_breath
   
 
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