The First Ray Of Sun

Ed eccolo lì, il primo raggio di sole che spunta al mattino, che fa ricominciare tutto, che segna un nuovo inizio. Ed eccoti lì, tutta intenta ad agitarti piano perché il sole infastidisce i tuoi bei occhi verdi, che nonostante siano coperti da quella coltre di ciglia vengono disturbati dal suo arrivo, ed eccolo lì, il primo raggio che ti accarezza i capelli, che li illumina come se fossero vivi, che li fa risplendere come la fiamma più brillante. Ed eccola, la tua pelle, quella tua pelle bianca -quasi traslucida- che risplende come il vetro, che si arrossa sempre più, perché troppo delicata per sottostare al calore del sole. E' un po' come te: delicata, ma tenace, esattamente come il fuoco. Ed eccole, le tue ciglia che frullano infastidite, quelle tue gemme verdi che si aprono lente, ancora assonnate e un ancora un po' confuse; ed eccoci, ora arriva la parte migliore -la mia preferita- la tua voce gracchiante del primo mattino, quando ancora hai la bocca un po' impastata e non hai proprio voglia di emettere neanche un suono, così mi guardi, ancora un po' in stato di incoscienza e il tuo piccolo sorriso inizia a farsi largo, uno di quei sorrisi furbi, di quelli che fanno capire di che pasta sei davvero fatta, uno di quei sorrisi che senza parole mi dice 'Ehi, che stai facendo?'. Esatto, che sto facendo? Mi faccio venire le occhiaie, ecco che faccio. Mi sto condannando ad almeno un intero pomeriggio di punizione, (dato che sicuramente mi addormenterò da qualche parte), ecco che faccio. E tu ancora stai lì a guardarmi, avvolta nelle lenzuola come un micetto, quelle lenzuola talmente bianche che i tuoi capelli sembrano quasi prendere fuoco. Ogni tanto mi chiedo se siano veri, ma so benissimo che rischierei la pelle se dovessi mai chiedertelo, perciò. Infondo, cosa di te non è vero? Sei sempre stata vera fin dal primo attimo, con i tuoi atteggiamenti e con le tue insicurezze, ma ti sei sempre rivestita di una patina che un po' ti isolava dal mondo, ti rifugia lì quando le tue certezze ancora non erano tali, quando hai bisogno di essere solo tu, il tuo rossetto e il tuo specchio, per guardarti dentro e capire davvero chi sei. Ma non c'è niente di te che sia finto o costruito, sei la cosa più reale che i miei occhi abbiano mai guardato, ed è questo che faccio, ti guardo, ti amo, e un po' mi pento, perché sono le 7:00 e tra poco dovrò sgattaiolare via, e forse non ti ho guardata abbastanza in questi ultimi anni, se no non mi spiego come mai ci abbia messo così tanto tempo per passare un'intera notte in bianco solo per guardarti, solo per viverti. Solo per vedere chi è davvero Lydia.
Solo per amarti un po' di più. 

Lylyt's corner:
Io lo so, sono davvero da una vita che non scrivo (quindi non pubblico niente) e questa è una delle cose più smielate che io abbia mai scritto, ma è uscita di getto, mi piace, la sento mia, e va bene così. Vorrei dire che nella mia testa c'è Jackson come narratore, anche se so che potrebbe, anzi, risulta sicuramente OOC, ma ho sempre avuto un modo di guardare i personaggi in modo diverso e la loro coppia è forse una delle coppie Het che amo di più in assoluto, e poi c'è Lydia, si sa che la mia passione per lei esiste da sempre, so. Spero che vi sia piaciuta, e spero anche di non ricevere parcelle di dentisti per aver causato carie o simili ahah. Fatemi sapere, vivo del vostro parere!
Con affetto,
Lylyt.