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Autore: Mars Dreamer    15/05/2015    1 recensioni
"Sarah e Jenny cominciavano a capire. Il ragazzo della crew doveva averle adocchiate durante il concerto e portate lì per soddisfare le fantasie di Jared. E adesso si trovavano coinvolte in qualche strano gioco erotico…con delle sedie."
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Questa OS nasce scherzando su Twitter con un'amica, quindi la ringrazio per avermi dato l'ispirazione per tornare a scrivere. E' la prima in assoluto che scrivo di questo genere, quindi mi sono limitata al rating arancione e a descrizioni non dettagliate. 

Speri vi piaccia, buona lettura!


Waiting on a chair
 

Londra. Nove maggio 2015. Ore 23.35.
Sarah e Jenny sapevano che non avrebbero mai dimenticato quella notte di salti, lacrime, brividi, sogni.
I Thirty Seconds To Mars erano tutto per loro e avevano appena assistito ad una delle performance più emozionanti di sempre. L’adrenalina era ancora a mille.
Passeggiavano per le strade della capitale britannica e non avevano voglia di tornare in hotel, non ancora.
“Ti va di andare in un locale a prendere qualcosa?” propose Jenny all’amica.
“Sì, chiudiamo la serata in bellezza!” rispose Sarah, entusiasta.
Entrarono quindi nel primo pub che incontrarono lungo la via. Era un night club, ma se ne resero conto solo dopo aver pagato l’ingresso.
Decine di ragazze seminude si contorcevano attorno a pali e sopra i cubi, attorniate da uomini con le facce estasiate e le mani dentro i pantaloni.
“E ora che facciamo qui?! Mi sa che abbiamo sbagliato posto!” sbottò Sarah, ridendo.
“Andiamo un attimo in bagno? Scommetto che il mio trucco è ridotto un disastro!”
Disorientate dalla grandezza del locale e dalla confusione, fermarono una cameriera con un vassoio in mano. “Volete qualcosa, bellezze?”
“Solo sapere dov’è il bagno!” “E’ da quella parte, a sinistra.”
Seguirono le indicazioni della cameriera e raggiunsero la toilette delle donne.
Jenny aveva effettivamente il trucco sbavato, e Sarah i capelli in disordine. Sembrava che fossero andate in guerra, non al concerto della loro band preferita.
Aperta la porta per uscire, si ritrovarono davanti un ragazzo che riconobbero subito come uno della crew dei Mars. Uno molto carino. Sorrideva. “Hey ragazze, volete divertirvi un po’?”
Sarah e Jenny si lanciarono uno sguardo veloce e Jenny senza pensarci un attimo rispose di sì. Tra le due, era sempre stata lei la più intraprendente. Il ragazzo doveva averle riconosciute. Che le avesse seguite?
“Venite con me.” Le condusse ad una scala che portava al piano di sopra e si fermò. “Prima porta a destra.”
“Tu non vieni?!” chiese Sarah. “No, voi andate pure.” Jenny ci rimase male, ma allo stesso tempo era curiosa di sapere cosa ci fosse oltre la porta a destra. Così trascinò l’amica su per le scale.
Ad attenderle c’era una stanza non molto grande illuminata da una forte luce bianca.  Due ragazze biondissime, sicuramente russe, erano sedute su due delle quattro sedie che erano disposte a cerchio. Bisbigliavano tra di loro “Ora siamo tutte, dovrebbe mancare poco” e poi, rivolte a Sarah e Jenny, “Accomodatevi.”
Le due amiche si guardarono incredule. Era uno scherzo? Si sedettero una accanto all’altra. “Noi siamo etero” disse Sarah. Una delle russe fece una risatina e disse “Sta per arrivare qualcuno di molto speciale.” Sarah iniziò a preoccuparsi. Perché non erano tornate in hotel?
Mentre la ragazza cercava una scusa per andarsene, apparve sulla soglia un uomo. Con una giacca di pelle e un cappello in testa. Era Jared Leto in persona. Jenny deglutì, prima di salutarlo con un “Ciao.”
Lui sorrise “Siete tutte bellissime. Ma dovete fare le brave con me.”
Sarah e Jenny cominciavano a capire. Il ragazzo della crew doveva averle adocchiate durante il concerto e portate lì per soddisfare le fantasie di Jared. E adesso si trovavano coinvolte in qualche strano gioco erotico…con delle sedie. Quale Echelon non aveva mai sognato una notte di fuoco con lui? Ma adesso era tutto diverso, era reale.
Jared si avvicinò lentamente. “Ce la fate a tenere le mani dietro la schiena o devo legarvele? Non dovete muovervi.” Quel tono autoritario non piaceva per nulla a Sarah. Le russe vollero subito essere legate, ma Sarah e Jenny preferirono rimanere libere. Libere di potere scappare, se qualcosa non avesse funzionato, aggiunse nella sua testa Sarah. Lei era spaventata e non lo nascondeva. Jared entrò nel cerchio formato dalle sedie e guardò le ragazze intensamente negli occhi, voltandosi a poco a poco. Estrasse dalla tasca due fasce per capelli e le porse Sarah e Jenny. “Bendatevi, vi piacerà ancora di più.” Jenny cercò di convincere l’amica che Jared non avrebbe mai fatto loro del male e che si sarebbero solo divertite.
In assoluto silenzio Jared si avvicinò a Sarah e con un dito le sfiorò le labbra, per poi baciarle. Erano calde e morbide. Un gemito di piacere le uscì spontaneo. A Jenny non serviva guardare per capire cosa fosse appena successo. Sorrise, voleva anche lei qualcosa da Jared.
In situazioni normali Sarah e Jenny non si sarebbero mai comportate così. Ma Jared era…Jared. Sarebbe stato solo per una notte.
“Jared” sussurrò Sarah con voce tremante. “Ancora.” Leto portò le labbra al suo orecchio, in modo che potesse sentirlo solo lei. “Avremo tutto il tempo dopo, ho già scelto te. E non avere paura. Lasciati andare.”
Jenny era impaziente. Le russe, poi, non vedevano l’ora che Jared le toccasse. Ma lui non fece nulla con loro, anzi le slegò e le mandò via, non senza che loro protestassero.
“Che stai facendo?” chiese Jenny. Erano rimasti in tre. Avrebbero potuto fare la qualsiasi, ma no, le due amiche dovevano stare sedute, in attesa. Ancora.
“Ora va meglio” sentenziò lui.
La porta si aprì di nuovo. Un’altra ragazza al posto delle russe? I passi sempre più vicini non sembravano quelli di una donna. Jared chiese a Jenny di alzarsi in piedi e lei non se lo fece ripetere. Due mani presero quelle della ragazza e le appoggiarono sul petto. Finalmente. Jenny iniziò ad esplorare con le dita un corpo muscoloso, maschile. Le spalle erano larghe e, a giudicare dall’altezza, non sembrava Jared.
“Ciao bimba” sussurrò una voce profonda e sensuale. Jenny trattene per un attimo il respiro. Era Shannon. Il suo preferito tra i Leto.
Le bende furono tolte dagli occhi delle ragazze, che poterono quindi distinguere le due figure. Jared era davanti a Sarah, Shannon davanti a Jenny.
Quest’ultima sorrise all’amica, entrambe incredule per ciò che stavano vivendo.
Shannon era stupendo, con quella maglia degli Iron Maiden e i jeans stretti. “Ciao anche a te.” Si rivolse a Sarah.
Jared finalmente si mosse. Si tolse la giacca di pelle e il cappello, scoprendo i capelli verdi. Con estrema lentezza si sbottonò la camicia. Sarah aveva il cuore in gola. Jared Leto si stava spogliando a meno di un metro di distanza da lei. Ed ecco i suoi pettorali scolpiti e la pelle bianchissima. Subito si liberò anche dei pantaloni, rimanendo solo con gli slip. L’eccitazione era parecchio evidente e Sarah sentiva la bocca farsi sempre più asciutta.
Distolse lo sguardo per pochi secondi e si accorse solo in quel momento che Shannon e Jenny si erano già dati da fare. Lui si era seduto e lei stava sopra. E si baciavano, e si toccavano. Ma erano ancora vestiti.  
Sarah non avrebbe mai immaginato di vedere la sua amica in un momento così intimo e si imbarazzò un po’ per essere lì a guardare come se niente fosse.
Quindi tornò con gli occhi da Jared. Lui si schiarì la gola per attirare l’attenzione. “Direi che potete andare nella stanza accanto. Non voglio essere osservato mentre faccio certe cose.” Shannon ridacchiò. “Come se non avessi mai visto il pene di mio fratello!” Comunque fece alzare Jenny, si alzò anche lui e uscirono, chiudendo la porta.
Adesso che erano rimasti soli, Sarah non si sentiva più a disagio. Fece per alzarsi, ma lui la bloccò. “Aspetta ancora.” Scontenta, tornò a sedere, gli occhi fissi su di lui. Jared cominciò a passarsi una mano sul petto, stringendosi il capezzolo sinistro, che subito si inturgidì.
Sarah ansimava già, non avrebbe resistito ancora per molto. E Jared lo sapeva. La sua mano prese a scendere fino agli slip, per poi spostarli e toccare la sua intimità. A quel punto Sarah si alzò di scatto e gli disse “Lascia fare a me, ti prego.” Lui non oppose resistenza stavolta, ma sorrise compiaciuto. La ragazza lo aveva desiderato abbastanza aspettando su quella sedia, adesso poteva averlo. Sarah gli fece avere un primo orgasmo prima di essere sbattuta al muro.
Alle 3.10 Sarah tornò in hotel, lasciando a malincuore Jared che, al momento dei saluti, le aveva detto che sperava di rivederla ai prossimi concerti. Sarah trovò la sua amica distesa sul letto, ancora sveglia. “Shanimal è proprio il nome adatto a lui. Non avevo mai goduto così tanto in vita mia. E Jared? Jared com’è?”
“E’…intenso….travolgente.” “Eh non usare questi paroloni! Scopa da dio o no?”
Scoppiarono a ridere fragorosamente e poco dopo si addormentarono.
No, di certo non avrebbero dimenticato quella notte di salti, lacrime, brividi, sogni, sesso.

  
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