Angolo dell'Autore: Salve a tutti, non so bene perché ma per questi due avengers ho sognato una Fan fiction insieme. No il perché lo so, è stato per colpa di Avengers age of Ultron! Mi ha praticamente mandato in fissa con questa Ship! spero che vi piaccia. La dedico a tutta la mia famiglia che anche se sa che questo non sarà il mio futuro lavorativo mi appoggia ascoltando tutto ciò che scrivo!

Il vento soffia così leggermente che a stento vedo le foglie muoversi, quando sono in questa situazione tutto il mondo va a rallentatore e ogni cosa sembra essere decisamente meno veloce del solito. Per il mio lavoro la velocità è tutto, me l'hanno insegnato sin da quando ero piccola, se non sei veloce sei morta. Io sono morta così tante volte nel mio lavoro che non so come faccia ad essere ancora così viva, come faccia ad avere ancora la forza di alzarmi la mattina, prima pensavo fosse solo per portare a termine le mie missioni, ma dopo che ho incontrato lui le cose sono cambiate.
Respiro lentamente e mi guardo ancora intorno, quindi traggo la conclusione che per me essere a riposo equivale ad essere lenta, e con una semplice equazione vuol dire che è come se fossi morta. Sorrido e altri ricordi della mia vecchia vita cercano di venire a galla ma li ricaccio indietro, del mio passato così lontano voglio dimenticare tutto; anche se certe cose, penso mentre mi tocco distrattamente il ventre, non si possono dimenticare.
Sbatto le palpebre velocemente e mi guardo ancora intorno, vedo occhi intrressati che mi scrutano, che si soffermano sul mio corpo scoperto mentre con il mio Bikini verde faccio il mio ingresso in spiaggia e mi sistemo su di una sdraio sotto un ombrellone fatto di paglia, sono qui da quasi una settimana, alla fine ho ceduto prendendomi una vacanza. Steve prima che io partissi mi ha chiesto di tornare da lui, nel bene e nel male sono una delle poche persone di cui si fida, perché ormai siamo una squadra. Ogni tanto me lo chiede con una punta di divertimento, mi rivolge sempre la stessa domanda con il solito tono: "siamo una squadra efficiente?" e io gli rispondo di si, che siamo una squadra efficiente.
Chiudo gli occhi e faccio finta di rilassarmi ascoltando il rumore del mare, ma una parte della mia mente rimane sempre vigile alla ricerca di qualche pericolo. La vedo. Da dove sono la posso vedere, sembra che con i suoi meravigliosi occhi mi stia chiamando, perfino il costume che indossa sembra essere un chiaro messaggio per me. Sorrido e sbatto le palpebre mentre cerco ancora una volta di dire a me stesso che andare da lei sarebbe un errore; Che vita potrei darle? che futuro avrebbe con un essere che alla prima arrabbiatura rischia di ucciderla? No, lei non si farebbe uccidere da quello stupido scimmione verde che prende il sopravvento in me, lei saprebbe sicuramente come metterlo a nanna.
Stringo ancora gli occhi concentrandomi su di lei, e questo fa decisamente aumentare i miei battiti cardiaci troppo velocemente. Vorrei poterle accarezzare la vita, baciarle una spalla e poi le labbra, soffermarmi distrattamente a morderle il collo per sentirla ridere.
Più del contatto fisico però desidero sentirla ridere, ricordo una delle lunghe chiacchierate dopo un mio pessimo risveglio da Hulk: lei era lì che mi guardava e io aprendo gli occhi le sorrisi sognante. 《ciao》fu tutto quello che potei dire, e lei nel vedermi così impacciato rise, ma lo fece così sommessamente che non l'ho più dimenticato, e io restai li a guardarla mentre si congratulava per un altra ottima ritirata di Hulk.
Natasha, mormoro lentamente mentre riprendo a rallentare il battito respirando piano, la prima donna dopo anni ad aver fatto battere i nostri cuori, si quelli di entrambi, quello di Hulk e quello di Bruce.
È strano, ma lo sento, mi alzo e mi guardo intorno perché so che lui è qui vicino a me, prendo la borsa e mi dirigo con passo svelto dove so che c'è lui. Il mio sesto senso che mi dice che lui è qui, tra queste palme dove sono arrivata in un lampo. Mi guardo intorno confusa, lui non c'è, ma ero sicura che fosse qui.
Mi guardo intorno e poi lo vedo appuntato alla corteccia di un albero con un piccolo coltello. E' un foglio bianco. Lo prendo tra le mani e sorrido mentre leggo quelle poche parole scritte con la sua grafia leggera e piccola: "Quando vorrai sparire sai dove farlo, e io sarò li ad aspettarti."
Ripiego il foglietto dopo averlo stampato nella memoria e poi con un sospiro inizio a strappare in modo metidico il piccolo pezzo di carta. Domani tornerò a casa e ricomincierò l'addestramento dei nuovi Avengers, e benché io sia pronta a sparire già ora, il debito che ho con lo S.H.I.E.L.D non lo è.
Ma tornerò perché è qui che so di ritrovare il mio cuore.