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Autore: Nerhs    15/05/2015    0 recensioni
(ULTIMO CAPITOLO DELLA SERIE "Student And Teacher")
Zayn era una scarica d’adrenalina ogni volta che si toccavano. Si sentiva sempre morire un po’ dentro.
E infondo il resto era futile, non le interessava. Il padre avrebbe capito, l’avrebbe amata sempre e comunque, non importava con chi si frequentasse o quali voti avesse a scuola.
E Venere pensava veramente che quello potesse essere amore, quello era amore. Perché nessuno l’aveva mai fatta sentire in quel modo, nessuno le faceva tremare le gambe, nessuno la faceva sentire viva.
Lui era fuori dal mondo, fuori da ogni galassia, fuori da ogni tempo e spazio. Lui era un’altra cosa. Era un’altra situazione, un’altra vita, quella che piaceva a lei. Quella che lei voleva.
Zayn poteva essere amore, Zayn era amore.
Zayn era l’amore di Venere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Venus.
 
“When you touch me I die
Just a little inside
I wonder if this could be love
This could be love
Cuz you’re out of this world
Galaxy, space and time
I wonder if this could be love
 
Venus.”
 
Venere era la tipica brava ragazza.
La bellissima studentessa modello, gioia di mamma e papà e l’unica ragazza popolare che non facesse parte delle cheerleaders.
Lei era solare, sorridente, spesso lunatica e chiacchierona, con un cuore grande.
Mai nessuno si sarebbe aspettato da lei qualche sgarro, di qualsiasi genere. Lei doveva essere perfetta come tutti si aspettavano, lei doveva essere tutto ciò che gli altri le dicevano di essere.
Sin da bambina si era comportata in modo composto, per compiacere i genitori che erano la coppia per eccellenza. Nausicaa ed Harry erano il modello di marito e moglie felici e sereni, che si amavano come null’altro al mondo. Venere era stato ciò che li aveva completati e si aspettavano molto da lei, soprattutto Harry.
Amava la sua bambina come altre poche cose, era la sua piccina, le voleva un bene che soffocava.
Ma ora Venere non era più la docile e spensierata bambina di quattro anni, felice per il matrimonio dei genitori, no.
Ora lei aveva diciassette anni, e voleva rompere le regole. Voleva spezzare quella monotonia che le si era formata intorno, voleva vivere e non sprecare più tutto il giorno intero sui compiti di inglese o a preparare il ballo di fine anno della sua scuola, perché francamente, a lei non poteva interessare di meno.
Certo, avere buoni voti andava bene e la compiaceva, ma non poteva ridurre tutta la sua vita da adolescente a compiti, compiti, compiti.
Voleva divertirsi.
Ora aveva un fidanzato nascosto, Jace, che guai se il padre lo avesse scoperto. Jace la faceva sentire meno prigioniera della sua vita ed era un piacevole passatempo, ma nulla poteva essere in confronto a lui.
Lui invece, era quello nuovo.
Lui non aveva bisogno di sentirsi libero, lui lo era. A lui piaceva divertirsi, a lui piaceva avere tutte ai propri piedi, a lui piaceva vivere la sua vita, perché poteva e non si sarebbe fatto scappare l’occasione.
Lei aveva rapito il suo sguardo un giorno, e lui aveva deciso che sarebbe stato lui a farla vivere.
Venere non poteva permettersi di fare errori, eppure da quando c’era lui, ne aveva fatti così tanti.
 
***
Quel pomeriggio di metà novembre, mentre lui si accingeva a spiegarle per la terza settimana di fila la società inglese settecentesca, Venere non poteva fare a meno di guardare il suo viso perfetto. Il naso era dritto e i tratti marcati, che rimandavano molto all’oriente. La bocca era fina e la pelle ambrata, con un leggero accenno di barba sulle guance e sul mento. Gli occhi marroni fissavano le pagine del libro e le mani affusolate ne sfogliavano le pagine.
 
- Hai sete?- chiese lei, gentilmente, sfilandosi gli occhiali dal naso
- Venere, coraggio, è quasi un mese che provo a spiegarti ‘sta roba. Non ti distrarre, piccola.- rispose quasi scocciato, era veramente stufo di quel argomento, anche se passare tempo con lei non gli dispiaceva affatto.
- Non era un tentativo di distrazione, Zayn, volevo essere gentile.- sbuffò risedendosi sulla sedia e incrociando le braccia sotto al seno, mettendo un broncio.
 
Il ragazzo la fissò e sorrise. Era così dannatamente bella con quella cipolla sfasciata, gli occhiali neri e gli occhi verdi lucidi di sonno e stanchezza. Zayn avvicinò ancora di più la sua sedia a quella della ragazza e prese a fissarla negli occhi, sorridente, abbattendo piano piano quel broncio che aveva in faccia.
 
- Grazie per la gentilezza, ma no, non ho sete.- biascicò lui
- Okay…- rispose lei incantata
 
In pochi istanti le labbra di lui, furono su quelle di lei in un dolce bacio. Per quanto lui ricordasse, non ne aveva mai dati di così delicati. Lui con le ragazze era un rude, ma con lei non se lo poteva permettere. Con lei non poteva che essere gentile. Le accarezzò la guancia e si staccò, sorridendole.
Sentirono poi la porta di casa spalancarsi, ed Harry entrò velocemente, rimanendo spiazzato nel vedere un ragazzo accanto alla figlioletta. Si avvicinò, poggiando la ventiquattro ore in salotto e si poggiò le mani sui fianchi, ignorando il ragazzo e chiedendo delle spiegazioni.
 
- Lui è Zayn, mi da ripetizioni d’inglese, papà.-
- E da quando ne hai bisogno?-
- E’ già un mese, papà.-
- Sono contento che tu non mi renda partecipe della tua vita Venere, davvero.-
 
Si girò infastidito e se ne andò.
***
 
Da quando era arrivato lui, Venere si sentiva finalmente libera e viva. Ma nulla andava per il verso giusto. Aveva iniziato a mentire al padre e alla madre, e di discussioni non ne erano mai mancate. “Dove sei stata?” “Con chi sei stata?” “Venere, cosa sono questi brutti voti?” “Sei stata via tutta la notte, non va per niente bene”. Domande che non facevano altro che asfissiarla e spingerla ad uscire, ad andare via, ad andare da lui.
Tutto stava precipitando.
Tutto andava per il verso sbagliato.
La scuola, la sua migliore amica Asja che ora sembrava odiarla, aveva persino iniziato a tradire Jace.
Quella non era lei…ma poi, chi era lei veramente?
Non era né la ragazza perfetta che tutti si aspettavano lei fosse, ma non era neanche la ragazzaccia che disubbidiva e tradiva il proprio fidanzato.
Voleva solamente staccarsi da quella monotonia, ma la situazione le era sfuggita di mano.
Eppure, quando era con lui, sembrava di essere nel posto giusto, al momento giusto, con la persona più giusta di tutte.
 
***
- E alla fine? Mi lascerai sola come tutti gli altri?- chiese la piccola Venere accovacciata al petto del ragazzo
- Io non sono “tutti gli altri”- rispose lui duramente
- Non mi hai risposto però-
- Non voglio lasciarti sola. Non ti farò mai del male. Non permetterò mai a nessuno di fartene-
- Zayn…cosa succederebbe se, ti dicessi che ti amo?- chiese lei timidamente
- Tuo padre mi truciderebbe davanti ai tuoi occhi- e gli scappò da ridere
- Non gli permetterò mai di farti del male. Non permetterò mai a nessuno di fartene- ripeté convinta.
***
 
Era persa ormai.
Il rapporto con il padre era distaccato. Era stata onesta con Jace e lo aveva lasciato, subendo insulti di ogni tipo da parte di lui, che lei aveva accolto a testa bassa, sapendo fossero veri. I suoi voti raggiungevano il sei politico e tutti i professori erano sorprendentemente delusi da lei.
Le uniche con le quali sembrava poter parlare in modo pacifico e sereno, erano Asja, la quale aveva capito, e la mamma, Nausicaa.
La mamma le era sempre stata accanto, non l’avrebbe abbandonata, lei era la sua piccolina e poi chi avrebbe potuto capirla meglio di lei? Lei che era andata contro tutto e tutti pur di vivere l’amore con il suo uomo, lei che aveva rifiutato un futuro stabile per crescere la sua piccina insieme al amore della sua vita, lei che aveva spazzato via tutte le sue convinzioni pur di stare insieme ad un mocciosetto di nove anni più piccolo?
Era follemente innamorata di Zayn e sapeva, anche se lui non glielo diceva mai, che per lui valeva lo stesso. Voleva essere felice, voleva vivere e voleva divertirsi.
Zayn era una scarica d’adrenalina ogni volta che si toccavano. Si sentiva sempre morire un po’ dentro.
E infondo il resto era futile, non le interessava. Il padre avrebbe capito, l’avrebbe amata sempre e comunque, non importava con chi si frequentasse o quali voti avesse a scuola.
E Venere pensava veramente che quello potesse essere amore, quello era amore. Perché nessuno l’aveva mai fatta sentire in quel modo, nessuno le faceva tremare le gambe, nessuno la faceva sentire viva.
Lui era fuori dal mondo, fuori da ogni galassia, fuori da ogni tempo e spazio. Lui era un’altra cosa. Era un’altra situazione, un’altra vita, quella che piaceva a lei. Quella che lei voleva.
Zayn poteva essere amore, Zayn era amore.
Zayn era l’amore di Venere.
 
 
 
Nerhs’s box.
 
Era già da un po’ che ci riflettevo, sapete, il fatto di scrivere una One Shot per concludere la saga. Un’altra long sarebbe stata troppo lunga e mi sono seriamente accorta di non avere il tempo.
Qui quindi si conclude la serie di “Student and Teacher”, iniziata tanto tempo fa, e un po’ mi dispiace ma devo dire di essere veramente contenta. Non mi sarei mai immaginata che da quella storia lì, ne nascessero poi BEN DUE! E tutto ciò lo devo a voi che mi avete seguita sempre e comunque. Spero solo che anche quest’ultima avventura vi soddisfi e vi chiedo scusa per avervi “illuso” all’inizio con quei capitoli e poi aver finito con questo.
La canzone su qui si basa questa OS è Venus di Lady Gaga e nulla…vi devo dire arrivederci!
Ringrazio tutte coloro che hanno aggiunto la storia nelle preferite-seguite-ricordate ecc. e a tutte coloro che mi hanno tenuto compagnia con le loro magnifiche parole e anche chi ha sempre letto in silenzio. GRAZIE!
Come al solito vi lascio il mio Twitter, in caso voleste seguirmi e chiedermi qualsiasi cosa e, nulla, spero leggiate anche altre mie creazioni, mi farebbe molto piacere!
Un bacio a tutte :*
Nerhs xx
 
Twitter: @cliffordprincss
 
  
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