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Autore: GillianIsBack    15/05/2015    0 recensioni
Dodici anni dopo la fine della guerra contro Voldemort ci sono dei segreti che stanno per riaffiorare all'interno delle antiche mura della prestigiosa scuola di Hogwarts..
Genere: Sentimentale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Hermione Granger, Kingsley Shacklebolt, Minerva McGranitt, Poppy Chips, Rose Weasley
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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La due giorni del I Torneo di Quidditch di Hogwarts

Il primo giorno del grande torneo era finalmente arrivato, per i corridoi e nelle stanze delle quattro case c’era un via vai intensissimo e tutti gli studenti sembravano presi dal fuoco sacro della competizione. I componenti delle quattro squadre di Hogwarts si erano riuniti nella sala del Quidditch con la professoressa Hooch per discutere delle ultime raccomandazioni per la giornata e per gli auguri, ovviamente. Al fianco di Rolanda, con grande sorpresa di tutti, c’era la preside McGonagall che indossava una vissuta sciarpa dei Gryffindor ed anche lei volle dire qualche parola ai giocatori.
-Carissimi, voi siete il vanto dello sport di questa scuola. Voglio che sappiate che tiferò per ognuno di voi, anche se per onorare la mia origine non potrei indossare null’altro che i colori della casa che mi ha avuto nella sua squadra di Quidditch.- un ‘oh’ si levò dagli studenti, Rolanda si mise a ridere mentre Minerva sorrise e proseguì: -Si, so che in pochissimi lo sanno, ma ai miei tempi sono stata un’ottima cercatrice. Ma non siamo qui per parlare di me, siamo qui per augurare un grande in bocca al lupo a voi. Forza Hogwarts!- quasi urlò queste ultime parole tanto era il trasporto che voleva passare ai propri ragazzi: -Andate a mostrare di che pasta siete fatti!
Un grande applauso si levò dalla folla e tutti quanti iniziarono ad abbracciarsi ed a darsi la carica, mentre Rolanda e Minerva osservavano la scena con somma soddisfazione. Tutte e due amavano il Quidditch e rivedere quella gioia nei loro studenti, quella stessa felicità che avevano vissuto ai loro tempi, le rendeva giubilanti.
Minerva non perse l’occasione di intercettare lo sguardo della piccola Rose, vestita da cercatrice dei Gryffindor, e con somma sorpresa della piccola le strizzò l’occhiolino. Rose ricambiò mimando il gesto ed alzando il pollice destro.
Questa interazione costò a Minerva una leggera gomitata dalla collega ed amica Rolanda che le sussurrò nell’orecchio: -Ed ecco qui i favoritismi!
Minerva fece un’espressione innocente e rispose: - Chi io?

Tutti gli invitati erano arrivati, incluso il Ministro della Magia in persona, il famoso Kingsley Shackelebolt che si trovava ora in compagnia del vice direttore di Hogwarts in attesa che la direttrice li raggiungesse per un piccolo briefing. Non dovettero attendere molto quest’ultima che, terminata la riunione con i giocatori, si era tramutata nel suo piccolo animago ed aveva iniziato a correre a tutta velocità lungo i corridoi per non far attendere troppo l’importante ospite.
-Benvenuto Ministro, mi scusi per l’attesa.- disse entrando nella piccola stanza in cui Kingsley e Filius si erano ritirati.
-Non si preoccupi preside McGonagall, immagino che oggi sarà una giornata molto intensa ed impegnativa per tutti.
Minerva annuì mentre selezionava una sedia su cui accomodarsi.
-Stavo informando il professor Flitwick che siamo riusciti ad attrarre una grande attenzione su quest’evento, verrà coperto da molte testate giornalistiche e sarà un’ottima pubblicità riguardante la perfetta rinascita di Hogwarts. Inoltre tutti gli analisti pensano che avrà un ottimo impatto su tutto il mondo magico che, di tanto in tanto, necessita di qualche evento straordinario per riprendere vita… per così dire.- disse sorridendo.
Minerva annuì nuovamente ed aggiunse: -Speriamo anche che sia una bella giornata per i nostri studenti e che non facciano mangiare troppa polvere ai giocatori professionisti.- una luce quasi diabolica le aveva acceso lo sguardo e Kingsley non mancò di notarlo e ne fu felice. Per troppi anni quella luce era mancata dai begli occhi della donna. Finalmente la preside dell’antica scuola di Hogwarts era tornata alla vita dopo tanti anni di assopimento.
Kingsley batté le mani tre volte sul tavolo, come per darsi la carica, per poi affermare: -Miei signori andiamo, è il momento di dare inizio alle danze!
Filius e Minerva lo seguirono fino al campo da Quidditch dove erano attesi per la cerimonia di apertura dei giochi.

Gli spalti del grande stadio erano pieni, i colori delle quattro case delle scuola facevano orgogliosa mostra dai vari pali che formavano l’ovale della struttura stessa.
La professoressa Rolanda Hooch si trovava nel centro del campo al suolo, la sua fida Nimbus in mano ed un piccolo orologio da tasca nell’altra. Erano le nove meno un quarto ed ancora la preside ed il ministro non si erano fatti vedere per la cerimonia di apertura e da lì a venti minuti la prima partita doveva incominciare, tutto ciò la stava rendendo nervosa.
Per fortuna dopo due minuti i suoi acuti occhi gialli videro il duo varcare la soglia del campo ed entrare al suo interno avvicinandosi al centro dove lei stessa stava stazionando. Dagli spalti si levò un urlo di approvazione ed il Ministro, come fosse in propaganda elettorale, iniziò a salutare. Minerva camminava invece composta al suo fianco senza fare troppe pieghe, Rolanda le sorrise e fu ricambiata.
-Benvenuti a tutti!- disse utilizzando un incantesimo sonorus il Ministro della Magia; dopodiché si voltò verso la preside che aveva ovviamente il compito di fare gli onori di casa nonché di aprire i giochi.
Con il medesimo incanto la direttrice McGonagall disse: -Benvenuti tutti quanti nella prestigiosa scuola di magia di Hogwarts. Sono molto lieta di avervi qui con noi in questa due giorni di festa. Non mi attarderei oltre in convenevoli ed invito ad uscire sul campo da gioco i giocatori delle quattro squadre di Hogwarts.
Rolanda si era spostata all’ingresso e stava tenendo calmi i ragazzi, che avrebbero dovuto entrare ordinatamente e scope in mano solo nel momento in cui il nome della loro casa veniva nominato.
Minerva, ricevuto un pollice alzato da Rolanda che le comunicava che lì tutti erano pronti, iniziò: -Slytherin!
Lasciò entrare tutti i componenti della squadra che si posizionarono in una porzione alla destra del campo.
-Ravenclaw!
Terminato l’ingresso proseguì: -Hufflepuff!
E quando anche questa squadra terminò l’ingresso e si fu posizionata chiamò: - Gryffindor!
Le quattro squadre erano ora schierate alla destra dell’ovale e tutti i componenti osservavano con sguardo orgoglioso gli spalti.
In quel momento fece il suo ingresso in campo il secondo arbitro della giornata, che avrebbe affiancato la professoressa Hooch nel vigilare sul rispetto delle regole, il signor Fiskius Felice che scambiò due frasi con il Ministro che prese subito la parole ed annunciò le squadre professionistiche che avrebbero sfidato in torneo le quattro già schierate: -Annunciamo ora i nomi delle quattro squadre che hanno accettato di affrontare questo torneo: Puddlemere United!
La squadra fece il suo ingresso e si schierò alla sinistra del campo.
-Ballycastle Bats!
-Pride of Portree!
E quando anche questa squadra si fu schierata il ministro chiamò l’ultima: -Ed infine abbiamo il piacere di ospitare l’irlandese Kenmare Kestrels!
Gli spalti erano in festa e tutti, pur apprezzando il momento, non vedevano l’ora che venissero estratte le combinazioni delle sfide.
Rolanda e Fiskius si portarono al fianco di Minerva e Kingsley ed un gran calderone fu portato nelle loro vicinanze a centro stadio. Minerva annunciò: -Diamo il via alle estrazioni.
Il calderone iniziò a sputare getti di luce e sul tabellone iniziarono ad apparire i primi accoppiamenti, dopo qualche instante le sfide degli ottavi erano state definite e quindi le quadre non selezionate per la partita di apertura si allontanarono. Rimasero in campo solo i Ravenclaw ed i Ballycastle Bats, sorteggiati per la partita di apertura.
Minerva ed il Ministro Kingsley salutarono un’ultima volte i giocatori e si allontanarono dal campo per raggiungere gli spalti d’onore.
Rolanda e Fiskius si accordarono, sincronizzarono gli orologi e fecero mettere in posizione i contendenti. Ancora un minuto ed avrebbero dato il via al primo match.

Hermione e Ponoma sedevano ad un posto di distanza da quelli riservati alla preside ed al Ministro. Questi ultimi, arrivati finalmente sulla tribuna d’onore ed avendo superato incolumi per la prima volta il ‘bagno’ di stampa, sedettero. Stranamente Minerva, sicuramente perché in quel momento era troppo avviluppata in una discussione animata con il Ministro, non occupò il seggio a lei riservato ma si sedette in quello riservato al suo vice, che quindi la portò ad essere fianco a fianco con la professoressa Weasley.
Quando se ne rese conto era ormai bloccata poiché Filius aveva occupato quello rimasto ovviamente libero all’altro lato del Ministro. 

Il freddo aveva abbracciato Hogwarts e la neve aveva già imbiancato le campagne in quella prima settimana di novembre. Il clima rigido di quella parte di Scozia non li aveva salvati neanche per quella due giorni di torneo.
La prime due partite si erano concluse, quella di debutto fu vinta dagli aggressivi Ballycastle Bats, mentre la seconda disputatasi tra Slytherin e i Pride of Portree aveva lasciato questi ultimi sconfitti, anche se per poco.
In quel momento era appena stato fischiato l’inizio della terza gara, quella tra i Gryffindor ed i Kenmare Kestrels.
Alla destra di Minerva sedeva Hermione e proprio da quella direzione la preside sentì provenire un’esclamazione di sorpresa mezza soffocata; interessata si girò e guardò l’ex studentessa che si era portata una mano alla bocca. 
-Signora Weasley sta bene?- le chiese gentilmente Minerva.
-Si preside, mi scusi preside.. ma quella è mia figlia preside?- tartagliò indicando con una mano la giovane Rose che cavalcava una Firebolt con sguardo orgoglioso.
Un sorriso si fece largo sulle labbra della preside che rispose: -Si, trovo che stia benissimo vestita per il Quidditch. Un ottimo cercatore mi ha detto la professoressa Hooch.
-Cercatore.- ripeté come in trance Hermione che stava giusto ricordando quando il giovane Harry al primo anno  e nella veste di cercatore si era rotto un braccio cadendo dalla scopa. Ma poi pensò, chi ha dato a mia figlia una Firebolt! Un dubbio atroce le venne, ma non ebbe il coraggio di porre la domanda e, come se avesse letto nei suoi pensieri, la preside, che nel frattempo si era girata nuovamente verso l’azione, le disse: -Spero che non le dispiaccia se mi sia permessa di regalare alla signorina Weasley una scopa degna delle sue doti.
Hermione scosse la testa ma non distolse lo sguardo dalla donna, Minerva stava osservando il gioco ma principalmente sua figlia Rose, ne era come attratta e forse neanche se ne rendeva pienamente conto. Hermione fu riportata alla realtà quando l’oggetto delle sue riflessioni scattò in piedi insieme a tutti i Gryffindor dello stadio per festeggiare il primo punto segnato dallo studente del quinto anno Livingston George.

Verso il termine della partita il punteggio era stazionario sul pareggio, Rose aveva dovuto schivare molti bolidi che le venivano lanciati senza pietà dai giocatori dell’altra squadra. Il boccino continuava invece a sfuggirle e, sebbene ne avesse percepito la presenza in più di un’occasione, non ne aveva trovato la scia e quindi non era ancora riuscita a lanciarsi all’inseguimento.
Continuava a volare più o meno in tondo per schivare i continui bolidi quando, teso l’orecchio, ecco il ronzio! Fece una strambata sul posto e lo vide, si gettò dunque all’inseguimento.
Dagli spalti Minerva si era accorta che la piccola aveva iniziato a tracciare il boccino e diede una gomitata a Hermione per farglielo notare, ovviamente quando se ne accorse cerco di darsi un contegno ma lasciò perdere e si fece riassorbire dalla partita.
Rose nel frattempo stava volando a velocità sostenutissima in direzione ora verticale ed ora orizzontale, seguendo i veloci cambi di direzione del boccino. Anche il cercatore della squadra avversaria si era messo sulla sua scia e stava inseguendo sia lei sia il boccino.
Per nessuna ragione Rose si sarebbe fatta superare o battere e quindi, stretta saldamente la presa sul suo potente mezzo, accelerò ulteriormente. Sorvolò la platea ad una quota bassissima, poteva sentire distintamente gli incitamenti degli spettatori ma cercò di non perdere la concentrazione rimanendo focalizzata sul suo unico obiettivo. Fecero slalom tra i pali e poi di nuovo su verso il cielo e giù verso il suolo. Non si fece prendere dal panico, ricordò la tecnica utilizzata dalla preside durante il loro volo insieme e la mise in atto per frenare di botto prima dello schianto, con sua somma gioia il suo nemico invece aveva rischiato lo schianto e questo le aveva fatto guadagnare del tempo. Ma il boccino doveva essere conquistato e sembrava ancora non averne nessuna voglia, fu così che cambiò nuovamente direzione e si lanciò a tutta velocità verso l’alto. Rose alzò la punta della scopa e lo seguì con ancor più grinta.
Il cercatore dei Kenmare Kestrels era oltremodo frustrato, una bambinetta non solo gli stava tenendo testa ma lo stava anche distanziando. Preso dalla frustrazione cercò di accelerare quanto più possibile fino a che si trovò all’altezza della coda della scopa dell’avversaria che imperterrita proseguiva nell’inseguimento verticale del boccino. Danzarono e si scambiarono posizione per qualche instante fino a che Rose gli arrivò nel fianco, a quel punto anche lui volle rendere il favore ma il suo tentativo andò a vuoto e mancò poco che perse l’equilibrio rischiando di cadere dalla scopa stessa.
A quel punto era furente. Si trovavano molto in alto rispetto al pubblico ed il giudice non era lì a vedere e quindi si fece guidare dalla rabbia ed afferrò la coda della scopa dell’avversaria sbilanciandone la corsa.
Rose si accorse dell’infrazione e cercò di liberarsi eseguendo dei cambi repentini di direzione, ma tutti gli sforzi sembravano vani. Il boccino era lì sopra di loro ma con la scopa così bloccata non sarebbe stata in grado di afferrarlo, tentò per l’ultima volta dando uno strattone molto potente al mezzo e si liberò, ma perse il contatto con la scopa ed iniziò una rapida caduta libera a pugni stretti.
Il cercatore dei Kenmare Kestrels rimase attonito: il boccino era sparito.

Dagli spalti Minerva aveva osservato tutta la scena attraverso il suo binocolo incantato ed aveva già lanciato un patronus a Rolanda per informarla del grave fallo, non perse però altro tempo e materializzò la sua scopa e vi saltò in sella e si lanciò in direzione della piccola Rose che stava uscendo in caduta libera dalle nubi.
Hermione solo in quel momento si rese conto dell’accaduto e trattenne il respiro nonché il panico.
Minerva in pochi instanti intercettò la piccola e la afferrò tra le sue braccia, fermandola nella veloce caduta. La coprì nel suo mantello e lentamente la portò a terra nel centro del campo dove era giù atterrata la scopa di Rose, che stranamente non si era fatta nulla grazie ad un sistema frenante incorporato che si attivava in prossimità del suolo.
Minerva atterrò e, gettata a terra la scopa, scostò il mantello e posizionò delicatamente al suolo la piccola che sembrava svenuta. Rolanda la raggiunge al centro del campo per valutare la situazione e poco non mancò che non le venne un coccolone quando vide la piccola Rose aprire gli occhi e, con un ghigno malefico stampato in viso, aprire lentamente la mano sinistra e mostrare a Minerva il boccino d’oro.
Rolanda fischiò e con somma sorpresa di tutti annunciò la squalifica per fallo del cercatore dei Kenmare Kestrels e la vittoria per la cattura del boccino d’oro da parte dei Gryffindor.
Minerva guardò la piccola e le sorrise, dopodiché la abbracciò e se la tirò in braccio. Il boccino le svolazzava sul palmo della mano e tutta la squadra fu presto intorno al duo per i festeggiamenti.
Minerva decise dunque che era il momento di allontanarsi ed appoggiò nuovamente a terra la piccola ma, prima di lasciarla ai festeggiamenti le si inginocchiò davanti dicendo: -Rose, la prossima volta che deciderai di buttarti volontariamente giù da una scopa a cento metri di altezza per afferrare il boccino d’oro sarò io stessa a fare in modo che tu non veda un campo da Quidditch per un anno intero. Ci siamo capite?
Rose tornò seria ed annuì velocemente, dopodiché sorrise e stampò un veloce bacio sulla guancia della sua professoressa preferita ringraziandola del prode salvataggio.
Minerva rimase attonita dal gesto della piccola, ma nascondendolo agli altri studenti mantenne il contegno e si alzò, andando verso Rolanda e lasciando che l’intera squadra dei Gryffindor si potesse unire alla giovane cercatrice per i festeggiamenti. Quel momento dopotutto era solo loro.

Rolanda guardò la vecchia amica e prima che questa potesse dire o non dire qualcosa affermò: -Un salvataggio così immediato non me lo sarei aspettato, neanche da te. Sono stupita.
Minerva in risposta le appoggiò una mano sulla spalla e senza dire nulla proseguì verso l’uscita dell’ovale per andare a bere qualcosa nella zona dei rinfreschi, poteva nasconderlo al mondo ma dentro di sé sapeva che si era spaventata moltissimo e che ancora le gambe le stavano tremando a causa dell’adrenalina che le scorreva a fiumi in corpo.
Scrutò l’offerta di beveraggi e decise che un bicchiere di Firewhisky sarebbe stata la scelta più adeguata per riportare alla calma i suoi nervi scossi. 
Seduta ad uno dei divanetti c’era Hermione che, assistita dalla cara Poppy, cercava di sorseggiare un tè. Minerva scrollò le spalle e chiese all’elfo domestico che distribuiva i rinfreschi un altro bicchiere di Firewhisky e si incamminò verso le due professoresse. 
-Poppy, credo che alla nostra professoressa Weasley farebbe meglio un bicchiere di Firewhisky liscio, se non altro bruciando la gola le riporterà alla normalità le emozioni.- disse porgendo alla giovane un bicchiere lautamente riempito di liquido ambrato dal pungente aroma torbato.
-Minerva! Hermione non è una scozzese dalla pellaccia dura come la tua e non credo che questi metodi caledoni possano funzionare con lei come con te.
Minerva sorrise e rispose: -Poppy questi sono metodi internazionali.
Nessuna delle due si era accorta che la mamma di Rose aveva già afferrato il bicchiere e ne aveva vuotato il contenuto in sol sorso. Quando però si resero conto fu il loro turno di zittire e guardare con aria alienata la giovane professoressa.
-Grazie preside, non per il Firewhisky anzi anche per quello.. No dico grazie per aver salvato mia figlia.
Minerva guardò per la prima volta Hermione negli occhi senza che l’odio ed il rancore le offuscassero la mente e lasciò che per la prima volta dopo dodici anni quegli occhi color cioccolato le scrutassero per qualche instante l’anima prima di rispondere: -Non l’avrei permesso.- e stupendosi ancora  una volta per l’azione che stava compiendo accarezzò il volto della sua ex studentessa scostando una ciocca di capelli erranti ed asciugando una lacrima con il pollice prima di voltarsi e dileguarsi tra la folla.
Hermione rimase immobile e si tinse velocemente di rosso, ma qualsiasi sua reazione fu interrotta dall’arrivo della sua piccola Rose che le si lanciò in braccio iniziando a raccontarle il susseguirsi degli eventi ad una velocità impressionante.

Poppy aveva assistito a tutto lo scambio tra Hermione e Minerva e la sua idea che qualcosa di strano lì vi fosse non aveva fatto altro che aumentare dopo quel piccolo episodio. Arricciò le labbra e decise che per il momento era meglio tornare alla sua postazione per dirigere le cure dei piccoli infortuni che stavano riportando molto giocatori, anche se per fortuna fino ad ora non avevano avuto nessun episodio troppo grave. Incrociò le dita e proseguì di buona lena.
   
 
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