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Autore: ErikaValya    15/05/2015    1 recensioni
[Canzoni]
[..] Era esattamente come la ricordavo, il vero problema era Si ricorderà di me?
Un agente (credo) la scortò al tavolino dov'ero seduta.
Era bellissima aveva i capelli biondo cenere sciolti messi in ordine da un cerchietto nero con delle piccole roselline blu.
Ricordo ancora quando fece quel cerchietto, mi ricordo che ne faceva parecchi per poi rivenderli alle ragazzine che avevano messo gli occhi su qualche pibe.
- Azucena quello col giglio sarà tuo solo se mi dici che verso fa il cane.
Tredici anni dopo eravamo di nuovo una di fronte all'altra lei con le rose blu io col giglio.
- Mi dici che verso fa il cane? [..]
Genere: Drammatico, Malinconico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I
 

Non ricordo molto, a dire il vero so solo quello che mi dicono le persone ed i giornali.
Francisca era la mia zia preferita, è la mia zia preferita, ancora oggi dopo tanti anni non riesco ad elaborare tutto quello che è successo.
Mi ricordo ancora come se fosse ieri la prima volta che l'andai a trovare a Zapiola nel centro psichiatrico, ricordo la confusione, il cuore che batteva a mille, ricordo che tremavo e sudavo freddo.Ricordo me stessa quindicenne stringere a me la tracolla con una mano mentre con l'altra mi sistemavo la divisa.
Ricordo e avvicinarmi all'infermiera e chiedere di Francisca de Tinelli Gomez e lasciare lì il mio documento.

- Stanza 224, ma ora è nella sala comune. In fondo a destra.

Credo di aver visto delle barelle, so che c'erano degli agenti, ma non ricordo di averli visti.
Poi ho visto lei la padrona della notte, era esattamente come la ricordavo, il vero problema era Si ricorderà di me?
Un agente (credo) la scortò al tavolino dov'ero seduta.
Era bellissima aveva i capelli biondo cenere sciolti messi in ordine da un cerchietto nero con delle piccole roselline blu.
Ricordo ancora quando fece quel cerchietto, mi ricordo che ne faceva parecchi per poi rivenderli alle ragazzine che avevano messo gli occhi su qualche pibe.

- Azucena quello col giglio sarà tuo solo se mi dici che verso fa il cane.

Tredici anni dopo eravamo di nuovo una di fronte all'altra lei con le rose blu io col giglio.

- Mi dici che verso fa il cane?
- Bau bau
- Sei così bella, quasi come il nome che porti. Facundo non c'è, ora è al lavoro. Ieri parlavamo di te di quanto ci mancavi bambina mia. Se avessi una figlia vorrei che fosse come te, hai gli occhi smeraldo come i miei.
- La mamma non sa che sono qui, so che è sbagliato, ma...
- Sarà il nostro piccolo segreto, dirò a Facundo di non fare la spia, anzi non gli dirò niente così non correremo nessun rischio.

Non ricordo esattamente di cosa abbiamo parlato, ricordo che sono sono dovuta scappare per non fare tardi a casa.
Facundo era l'uomo perfetto per mia zia Francisca.
Don Tinelli, come lo chiamava lei, era molto gentile ed amabile.
Mia mamma dice che era un uomo straordinario. Non si arrabbiava mai, non diceva mai parolacce, non era mai triste, non dimenticava mai una data importante, non ci ha mai sgridate, non mi ha mai sgridata, mai qualcosa di brutto, sempre qualcosa di buono.
Mi ricordo che mi chiamava Pebbles, mi ricordo che mi pettinava.
Mia madre non si spiega come faccia a ricordarmi queste cose e non riesca, invece a ricordare cosa ho mangiato ieri. Mia mamma dice anche che mia zia Francisca ha dei momenti in cui si ricorda quello che è successo.
Ricordo una volta che passai da lei dopo la scuola, mi guardò, non mi parlava, non sapevo che raccontarle, così le dissi che mi ero dimenticata il cerchietto a casa, le dissi che nessuno a Buenos Aires vende cerchietti come i suoi.

- Pebbles sai perchè sei qui?
- So solo quello che mi hanno detto
- E cosa ti hanno detto?
- Mi hanno detto che stavi male e che Facu è morto
- Sai perchè Tinelli è morto?

Non ricordo di averle dato risposta.
Ricordo che mi prese le mani come quando devi confessare qualcosa, avrei preferito un abbraccio, ma contatti così intimi in un penitenziario non erano permessi negli anni '70.

   
 
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