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Autore: It_Gets_Better Hummel    15/05/2015    5 recensioni
Un bacio. Un singolo, anche fugace bacio. E’ chiedere troppo? E’ chiedere troppo che il ragazzo che sogno da mesi, ormai, si accorga di me? Si accorga che esisto?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Kiss

Salve gente! Questa è la prima (e spero non ultima) one-shot che scrivo, e spero vi piaccia!
L'ho scritta di getto oggi, per una scinitlla di ispirazione casuale che mi ha illuminato la giornata. Ringrazio la mia beta, Francy <3 Te se ama <3

 

KISS

 

Un bacio. Un singolo, anche fugace bacio. E’ chiedere troppo? E’ chiedere troppo che il ragazzo che sogno da mesi, ormai, si accorga di me? Si accorga che esisto?

Tutti i giorni lo vedo all’entrata, all’uscita e all’intervallo. Passerei ore intere solo a guardarlo. Eppure non posso soffermare il mio sguardo più del tempo concesso a un sguardo casuale, per non destare sospetti. Odio questo mondo. Odio il fatto di non poter amare liberamente qualcuno senza che le persone intorno a noi mi additino come “diverso”, come “anormale”, “contronatura”. Non uccido nessuno, chiedo solo di amare.

 

***

 

Mi ha sorriso. I nostri sguardi si sono incrociati e mi ha sorriso. Un sorriso spontaneo, che è durato meno di un secondo, prima che il suo viso si rabbuiasse e lui girasse di scatto lo sguardo. Beh, almeno ora sa che esisto.

 

***

 

Mi sento malissimo. Ho rifiutato una mia amica per lui. E le ho spezzato il cuore. Le ho detto che sono innamorato di un’altra. Ma non le ho detto che quell’ “altra” ha un nome maschile. Ho troppa paura della sua reazione. Ho paura di quello che ne deriverebbe, se dovesse dirlo in giro.

 

***

 

Dio in cui non credo, ti prego, se esisti dimmi che è stato vero. Dimmi che quello che ricordo è la verità e non una fiumana di sogni sconnessi, uniti in un filo logico dettato dall’alcol. Mi ha baciato nei bagni del locale alla festa di Sergio. Ci sono andato giusto perché non avevo altre alternative interessanti, ed ecco che invece è successo il mondo.

Ho iniziato la festa consegnando il regalo a Sergio, e poi, diversamente dal solito, mi sono lasciato andare ai drink. Non so quanti bicchieri ho svuotato, non voglio saperlo. So solo che a un certo punto qualcuno mi ha portato in bagno e mi ha lasciato lì, ai lavandini, per non vomitare in mezzo alla pista. Poco dopo da una cabina esce lui: Marco. Io, con quel briciolo di coscienza che mi è rimasto, mi rendo conto del mio stato pietoso.

Lui si guarda intorno: siamo soli. Sorride appena. Sorrido di rimando. Si avvia alla porta e mette fuori la testa, poi rientra. Mi sorride davvero, questa volta, con più convinzione. Io non capisco, ho la mente troppo annebbiata per mettere insieme quei quattro movimenti che fa, e me lo ritrovo vicino, molto più vicino di quanto non sia mai stato.

-E’ da un po’ che mi sono accorto che mi fissi- mi sussurra. La mia unica riposta è composta da balbettii scomposti senza capo né coda.

-Ora probailmente sei talmente ubriaco che domani mattina non ti ricorderai nemmeno di essere stato alla festa, giusto?-

Annuisco in risposta.

Le sue labbra si avvicinano alle mie, e le toccano. Prima dolcemente, con timidezza, poi prendono confidenza e la passione aumenta. L’ondata di emozione è talmente grande da travolgermi e dominarmi all’istante, perciò rispondo al suo bacio. Siamo entrambi molto presi, e vogliamo di più. E’ troppo tempo che lo guardo da lontano per tirarmi indietro ora. Dischiudo le labbra, e con la lingua cerco la sua. La trovo.

 

***

 

Mi ha scritto su Facebook. Una, semplice, sola domanda: “Ricordi?”

“Sì.”

“Vediamoci. Ti voglio parlare.”

“Anche io.”

 

***

 

E’ già seduto sulla panchina concordata come luogo di ritrovo. Mi siedo accanto a lui, timido e insicuro su cosa stia per accadere.

-Cosa ricordi, di preciso?-

-Tutto.-

Annuisce. -E cosa ne pensi?-

-Penso che era da molto che aspettavo quel momento.-

-Anche io.- Lo guardo stupito, e di nuovo, per la terza volta, mi sorride. Non arrischia di più, la gente intorno a noi è molta.

-E quindi? Che facciamo, ora?- chiedo.

-Qui nulla.-

-Giusto. Ma se non qui, dove? Mi piaci davvero, e non posso starti così vicino senza almeno sfiorarti la mano.-

-La gente…-

-La gente ha mille altri problemi. Credi che baderà a noi due? in fondo siamo solo due persone che si amano, no? Non uccidiamo nessuno.-

-Ma non tutti la pensano così.-

Sospiriamo quasi all’unisono. Dopo qualche secondo di completo silenzio, lui riprende:

-I miei sono via fino a tardi, quindi se vuoi potremmo… andare a casa mia.- Lo guardo leggermente stranito, e lui si spiega subito:

- N-non pensare che voglia più di quello che abbiamo fatto… E’ che lì non ci può vedere nessuno e quindi pensavo fosse una buona idea, ma se non vuoi è okay, lo capisco…-

-Non dirlo nemmeno per scherzo. Va bene. Fammi strada.-

 

***

 

Stiamo camminando fianco a fianco, parlando del più e del meno come due normali adolescenti.

-FROCI!- sentiamo urlare da dietro di noi. Lo guardo. Mi guarda. Ci capiamo al volo, dopo quasi nove mesi che stiamo insieme. Ci baciamo. Un bacio. Un singolo, fugace bacio. Tutti i giorni ci vediamo all’entrata, all’uscita, all’intervallo e il pomeriggio. Passiamo ore intere solo noi due. Eppure non possiamo ignorare del tutto quelli che ci guardano con sospetto e ci additano come “diversi”, come “anormali”, “contronatura”. Ci odiano. Odiano il fatto che noi riusciamo ad amarci liberamente e alla luce del sole nonostante tutto. Noi non uccidiamo nessuno, ci amiamo solamente.

 

___Fine___

 

Note dell'Autore:  allooora, spero vi sia piaciuta e che dire, anche se vi ha fatto schifo, vi prego, recensite, perché, davvero, non sapete quanta felicità da aprire EFP e vedere che c'è qualcuno che almeno si interessa a ciò che faccio e con qui posso condividerlo :D

Detto ciò, mi scuso con tutti i lettori/trici di The Fault In Our Math che leggeranno anche questa one-shot e chiedo loro umilmente venia in ginocchio ma oggi mi è partita la scintilla di ispirazione per questa e ho DOVUTO scriverla per forza, era un dovere morale nei confronti della scrittura e dello slash. Purtroppo non so quando riprenderò TFIOM, ma spero al più presto.

Hope you'll enjoy your day! <3

-Dav

   
 
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