ADDIO HEATHCLIFF
Questa
è per te sai
tu
che mai,
mai
avrei visto chiuso nel nero
della
notte, nel nero della morte
nel
nero di quel sacco
che
il tuo corpo avvolgeva
Ma
libero di essere
mille
persone con unico volto
scrutato
il tuo animo
dai
nostri mille occhi
assorti
in quel che molti
liberi
da pregiudizio chiamano genio
Stavi
assurgendo al cielo
su
quelle vette troppo alte per noi
e
sembrava che respirassi bene
l’aria
che scende solo nel petto
di
coloro che amano la vita
e
che guardano sempre in alto
Forse
anche tu cercavi
l’immortalità
degli angeli
perché
anche i più belli
hanno
un difetto:
il
tempo che fugge
che,
inesorabile e geloso
va
rubando la bellezza dei giovani
Ma
mi diletta il pensiero
che
questo mondo è troppo piccolo
per
il tuo candido sorriso
che
troppo pulito e sincero
non
si adatta al grigiore
all’umido
sapore della polvere
bagnata
dalle tante piogge
Com’è
ingiusta l’infelicità dell’uomo
che
si annida nel carcere degli occhi
sporchi
ipocriti di false verità
imprigionano
l’animo in abiti sconci
e
ti mostrano un mondo nero
nero
come la notte, nero come la morte
nero
come il sacco che ti avvolgeva…
Addio
Heath…