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Autore: AliceBaskerville    16/05/2015    1 recensioni
Voci angeliche cantavano in coro, quella melodia che sembrava provenire da un mai così lontano Paradiso sfiorava le sue orecchie come le accarezzasse, indugiava nella sua mente, gli dava sollievo, consolava il suo animo corrotto dal demonio, nell’oscurità più profonda la luce sembrava ormai un lontano ricordo.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ciel Phantomhive
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“ Well, I heard there was a secret chord that David played and it pleased the Lord, but you don't really care for music do you? Well it goes like this: the fourth, the fifth, the minor fall and the major lift, the baffled king composing Hallelujah.”
 
Voci angeliche cantavano in coro, quella melodia che sembrava provenire da un mai così lontano Paradiso sfiorava le sue orecchie come le accarezzasse, indugiava nella sua mente, gli dava sollievo, consolava il suo animo corrotto dal demonio, nell’oscurità più profonda la luce sembrava ormai un lontano ricordo.
 
 
“Well, your faith was strong but you needed proof, you saw her bathing on the roof, her beauty and the moonlight overthrough ya. She tied you to her kitchen chair, she broke your throne and she cut your hair and from your lips she drew the Hallelujah.”
 
Le fiamme dell’Inferno, sapeva lo aspettassero sin da quando aveva richiamato quel demone. Al tempo era uno sciocco ragazzino che cercava salvezza da morte sicura, che bramava vendetta per la famiglia si era visto togliere in modo così brutale.  La sua anima si era svestita della sua candida purezza sin da allora, macchiandosi sempre di più di rosso scarlatto.
 
 
“Baby I've been here before, I've seen this room and I've walked this floor, I used to live alone before I knew ya. And I've seen your flag on the marble arch, and love is not a victory march, it's a cold and it's a broken Hallelujah.”
 
Dante divise i vari peccatori in cerchi, ma a quale cerchio avrebbe potuto appartenere uno come lui? Aveva mentito, tradito, ucciso, peccato di ogni singolo peccato capitale. Avrebbe voluto quanto meno avere la consolazione di conoscere la sua destinazione, ma forse non c’era posto neppure all’Inferno per lui. Avrebbe vagato in quello scuro limbo per il resto della sua esistenza, finché l’anima stanca non fosse diventata polvere.
 
 
“There was a time when you let me know what's really going on below, but now you never show that to me do ya? But remember when I moved in you and the holy dove was moving too and every breath we drew was Hallelujah.”
 
Diversamente da ciò che immaginava, affondare il coltello nel petto di coloro che avevano mandato in pezzi la sua vita, che avevano strappato dalle mani di un innocente bambino l’infanzia, vedere le sue mani tingersi del cremisi del loro sangue, non avevano portato così tanta soddisfazione. Tutto era finito, lo sapeva.
Le labbra rosee dell’ormai adulto Ciel Phantomhive si curvarono in un beffardo sorriso mentre quell’essere infernale al quale si era legato da giovane perdeva l’aspetto col quale lo aveva accompagnato per anni e assumeva la sua reale forma. Con la sua quasi angelica bellezza, si avvicinava lentamente, s’impossessava della sua anima, si prendeva ciò che gli apparteneva di diritto, e fu l’ultima volta che il conte Phantomhive vide quel mondo così luminoso.
 
 
“Maybe there's a God above, but all I've ever learned from love was how to shoot somebody who outdrew ya. And it's not a cry that you hear at night, it's not somebody who's seen the light, it's a cold and it's a broken Hallelujah.”
 
Gli mancava quella calda luce, ora che conduceva quell’esistenza in quella gelida oscurità.
Avrebbe voluto conoscere l’esistenza di Dio, avrebbe voluto la salvezza, agognava la misericordia del Signore da quel luogo di eterna dannazione.
Un triste e tremante sorriso si disegnava incerto sul suo viso, mentre una lacrima solitaria rigava le sue guance.
L’ultimo suono che lasciò le sue labbra fu quel freddo e spezzato Hallelujah.
  
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