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Autore: Monoi    16/05/2015    2 recensioni
"Anche io volevo bene a Candy, tutti noi le volevamo bene... perchè in questa giornata lui non vuole mai dividere il suo dolore con noi?" - 1922. Sono passati sei anni da quando Candy ha perso la vita in un terribile incidente ferroviario di ritorno da Rockstown. La grande famiglia degli affetti di Candy si ritrova per ricordarla alla Casa di Pony. Tra il dolore di chi l’ha amata fioriscono silenzi, rancori e misteri inconfessabili.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Annie Brighton, Archibald Cornwell, Neal Leagan, Terrence Granchester, William Albert Andrew
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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"Di cosa si occupa la vostra società?" Chiese infine Cathy, stanca di stare zitta mentre avanzava attraverso le sale del palazzo del governatore al fianco del giovane russo. 

"Commercio. Importiamo beni di lusso dai paesi del pacifico settentrionale. Russia, Giappone, Mongolia..."
 
"Oh, interessante. Ma la Andrew Corporation non commercia in beni di lusso. Le nostre attività si sviluppano di più nell'edilizia, nella finanza, nell'agricoltura..."
 
"Siete informata sulle attività del gruppo di famiglia. Non capita spesso tra le giovani della vostra classe sociale"
 
"Quando dovevo studiare economia, mio padre mi ha sempre spiegato le nostre attività, per farmi capire meglio i concetti che approcciavo negli studi."
 
"Vostro padre è davvero ammirevole... Mi è dispiaciuto molto che questa sera non sia potuto venire. Avrei avuto piacere di salutarlo."
 
"Purtroppo oggi... Oggi è una giornata molto triste per la nostra famiglia. Sarebbe stato il compleanno di mia sorella, se fosse ancora tra noi. Per mio padre è stato un grande dolore, come per tutta la famiglia."
 
"Vi comprendo molto bene. Anche la mia famiglia ha dovuto affrontare una grave perdita recentemente. Mio cognato, che per me era come un fratello... Ma pensiamo a cose più felici. Ho avuto modo di fare la conoscenza di vostra zia, questa sera. Una gran dama. La vostra è una famiglia decisamente notevole, specialmente qui negli Stati Uniti. Sembrate quasi come noi europei..."
 
Cathy ridacchiò "la nostra famiglia proviene dalla Scozia. Mio padre è nato lì. Si dice che nelle nostre vene corra il sangue degli Stuart. O forse nelle vene degli Stuart corre il sangue degli Andrew, chi lo sa..."
 
"Signor Todorov!" Li interruppe un valletto "Madame vi sta cercando..."
 
"Ditele che arrivo subito" rispose l'uomo, per poi girarsi verso Cathy "mi dispiace di non potervi riaccompagnare dalla vostra famiglia, signorina Andrew, ma il dovere mi chiama. Spero di rivedervi presto."
 
"Vi ringrazio, signor Todorov. Chiederò a mio padre di invitarvi da noi, se rimarrete in città sufficientemente a lungo."
 
"Con molto piacere. Vogliate farmi la cortesia di portare i miei omaggi a vostro padre. Il salone principale è in fondo a questo corridoio. Addio"
 
Todorov. Ivan... Ivan -qualcosa- Todorov. Allora sulla terra esisteva qualcuno più bello di Terence Graham, pensò Cathy. Era davvero alto, slanciato, le spalle sottili... I corti capelli neri incorniciavano un viso che sembrava modellato col cesello, e non era solo una frase letta nei romanzi! E poi di una gentilezza, di una cortesia infinita! Per lei, abituata al cameratismo tra pari coi suoi fratelli e con lo stesso Neal, un uomo così era una sorpresa. E chi lo diceva che i russi erano freddi?
 
"Catherine, dove sei stata finora?" Una voce stridula la strappò ai suoi pensieri.
 
"Scusami Iriza."
 
"Mi hai abbandonata tra Annie e Archibald... Lo sai come sono noiosi quei due piccioncini quando stanno insieme..." Disse la giovane Legan, sventolando il ventaglio con molta attenzione e precisione nonostante lo sbadiglio che tentava di dissimulare.
 
"Neal direbbe che fanno venire la carie..." Mormorò Cathy, soffocando una risatina dietro alle dita.
 
"Lascia perdere quello sciocco. Ma cos'ha combinato oggi? Mamma non mi ha detto nulla per non farmi preoccupare..."
 
Vedendo che Cathy non aveva intenzione di vuotare il sacco, Iriza incalzò con le domande. "Non è che è stata colpa tua, come al solito?"
 
"No! Io sono arrivata che già avevano finito di litigare!"
 
"A-ha!! Si tratta di una lite allora! E con chi?"
 
Maledetta Iriza. Trovava sempre il modo di fregarla. "Con Terence... Graham..." Sussurrò, a mezza voce, mentre il volto dapprima sorpreso della cugina si contorceva in una smorfia di rabbia.
 
"E scommetto che è colpa di quella sgualdrina di Candy, come sempre!"
 
"Non parlare così di lei!"
 
"Smettila di difenderla. Lo sai che l'hanno cacciata dal collegio perché andava a letto con Terence Graham, vero?"
 
La frase di Iriza la colpì non poco. Addirittura? Il rapporto tra Candy e il Signor Graham aveva raggiunto un tal grado di intimità? Uhm, probabilmente erano solo le menzogne di Iriza. Cathy si scosse subito, cercando di chiudere la bocca alla cugina nel minor tempo possibile. Quando Iriza sparlava di Candy, non era il caso di contraddirla. E soprattutto, Cathy si ritrovava sempre in svantaggio, perché della vita di Candy ne sapeva pochissimo. Di conseguenza chiunque attorno a lei ne sapeva di più su sua sorella, e lei non poteva mai controbattere nulla.
 
Ma Cathy non era poi così sprovveduta. Solo che si era specializzata in diversivi. Quando il nemico ti attacca, distrailo, pensò.
 
"E poi, lo sai, che Candy ha buttato giù dal tetto un'attrice che lavorava con lui, solo per gelosia?" Gli occhi di Iriza schizzavano odio mentre attendeva la reazione della giovane cugina. Attendeva un singhiozzo, un no sommesso, una protesta, per poter dare ulteriore combustibile alla sua rabbia.
 
"Todorov. Ivan Todorov." Disse invece Cathy.
 
"Cosa?" Chiese Iriza, sbattendo le palpebre. Interdetta.
 
"Ivan Todorov. Lo conosci? Sai chi è?"
 
"Certo... Perché lo chiedi?"
 
"Voglio sapere chi è. Cosa fa, da dove viene, dove abita, se è fidanzato, tutto quello che sai di lui, insomma..."
 
"Ivan Vladimirovic' Todorov è un ricco uomo d'affari russo, un gran bell'uomo. Vive a San Francisco, ed è il braccio destro di Madame Volkonskaja. Gestisce tutte le operazioni commerciali dell'azienda di famiglia. Attualmente non è fidanzato e alle domande su quando deciderà di prendere moglie, risponde che non ne ha bisogno. È un gran peccato perché negli ultimi anni stanno facendo grandi affari e sembra che lui sia un nobile fuggito ai bolscevichi. Vive praticamente in funzione di Madame."
 
Continuò poi, abbassando la voce e avvicinandosi all'orecchio di Cathy "dicono che sia il suo amante, oltre che il suo braccio destro."
 
La faccia stupita della cugina fece ridere di gusto Iriza "ma perché me lo chiedi? Ti sei innamorata di lui?"
 
"No!" Rispose Cathy, la faccia rossa "ma cosa vai a pensare...?"
 
"Guardati, sei imbarazzatissima!! Non vedo l'ora di dirlo a Neal!! Ne vedremo delle belle, protettivo com'è nei tuoi confronti! Uhm, chissà, potrebbe sfidarlo a duello..."
 
"Non ti azzardare a dirgli niente sai?" Si affrettò a dire "oggi è svenuto dopo aver fatto a botte con Terence Graham".
 
"Il solito smidollato. Vieni, che la zia ti cerca".
 
E mentre s'incamminava, mal volentieri, a braccetto con Iriza, Cathy constatò per l'ennesima volta che contro sua cugina avrebbe sempre perso. Chissà per quale motivo ce l'aveva così tanto con Candy, anche dopo morta. Ecco, quella era un'altra ottima domanda da porre ad Archie oppure ad Annie, quando sarebbe riuscita a fare quella famosa chiacchierata. O a Terence Graham, chissà.
   
 
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