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Autore: Yanothing    16/05/2015    1 recensioni
Cosa c'è alla fine del mare? Cadere per non rialzarsi più.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Da bambina mi chiedevo sempre cosa ci fosse alla fine del mare, guardavo le navi all'orizzonte nel golfo di Mondello e le immaginavo in bilico su una linea sottile, pensavo potessero piombare giù nel nulla perché ero convinta che alla fine del mare ci fosse un grande abisso dal quale era impossibile risalire. 
Camminando per strade solitarie con punk melodrammatico che pompa nelle orecchie, mi chiedo ancora cosa c'è alla fine del mare, forse c'è veramente il nulla, forse si cade giù, forse non si risale. 
Reietti di società lasciati marcire da soli, vivere la vita perché è una sola, intrisa di sentimenti, allo sbando è questo mondo, si spreca il tempo a chiedersi perché e sempre più cuori lasciati vivere soli. 
Scrivo mentre cammino, scrivo per ricordarmi che sono viva, milioni di volte ho percorso questa strada, seguendola ovunque essa vada, l'odore nella pioggia colma l'aria di nostalgia, vorrei solo sentire il sangue scorrere nelle vene, ricordi sbiaditi di notti passate insieme, rinnego la solitudine anche se mi piace stare sola, menti contorte partorite in primavera. 
Credevo di essere caduta giù ma una mano protratta verso di me mi ha ricordato di non essere mai sola. 
  
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