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Autore: An13Uta    17/05/2015    1 recensioni
YO! Per una volta ci sono io a fare l'introduzione!
Sono Shiro e centro tipo un botto in questa KuroTenchou!
Perché tipo a me va bene che Kuro-chan sia una tsundere...
Però Tenchou-san tipo si merita un po' di attenzioni da parte sua!
E tipo non so perché continuo a dire tipo ma vabbè.
RICORDATE:la belladonna NON è una pianta carina e coccolosa. E' molto pericolosa.
Detto questo:
Leggete People! E per favore recensite!
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Utaite Vari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kuro stava sdraiata a terra,con la faccia verso il soffitto.

Non voleva dormire,ma si sentiva una specie di grosso peso sullo stomaco.

-Tenchou,che faccia ho?-chiese.

Il ragazzo si distolse dal suo libro e la guardò stupito:-In che senso,Kuro-chan?-.

-Ti sembra che abbia la faccia diversa dal solito?-spiegò lei.

Tenchou si chinò sul suo viso ed osservò:-In effetti,hai l'aria un po' stravolta. E sei pure pallida.-.

La ragazza-gatta lo guardò per un minuto,con il vuoto più totale nella mente. Lui le toccò il capo con l'indice,per assicurarsi che fosse ancora sveglia e non stesse dormendo di già,e Kuro gli si avvinghiò addosso,trascinandolo a terra sotto di lei.

-...Kuro-chan,ma ti senti bene?-chiese il ragazzo.

Lei si limitò ad alzare le spalle.

Tenchou provò ancora:-Non è che hai mangiato o bevuto qualcosa di strano?-.

-Forse dovevo controllare la data di scadenza del latte.-rifletté Kuro:-Aveva un sapore strano.-.

-Ok...ti levi da qui,per favore?-la pregò l'amico.

La ragazza-gatta sembrò pensarci su:-No.-rispose, attorcigliando la coda nera alla gamba del ragazzo e mettendosi più comoda sopra di lui,-Voglio stare qui. E non so il perché. Però ci voglio restare.-.

-Che diavolo state facendo,voi due?-la voce di Mucchi era un misto di sorpresa e ribrezzo.

Tenchou inclinò la testa all'indietro:-Ciao,Mucchi. Levati l'immagine che ti sei fatto nella testa,Kuro-chan ha bevuto latte probabilmente scaduto e il cervello le è finito da qualche parte che non sia la sua testa,tutto qui.-.

Lo sguardo di Mucchi e la smorfia che gli storceva la bocca dicevano che l'immagine non se l'era tolta.

L'amico corrucciò la fronte,scocciato:-Fai come ti ho detto o non garantisco che sarà manzo quello che mangeremo a cena.-minacciò.

-E allora cosa sarà?-chiese Kuro,col cervello sconnesso.

-Bistecca di Mucchi.-rispose Tenchou.

L'altro rabbrividì.

Kuro non realizzò un granché:-Ma farà un po' schifo... Mucchi non sa di bistecca...-biascicò,ondeggiando col busto e la testa.

Si rivoltò di scatto portando l'amico su di sé.

Tenchou ne approfittò per rialzarsi e,allo scopo di non avere una gatta attaccata al petto,si spostò Kuro sulla schiena. Lei non reagì,facendo solo un colpo di singhiozzo.

-Uhm...credo sia tardi per una lavanda gastrica.-rifletté Tenchou,-Mi sa che ci vuole un medico.-.

-Oppure puoi chiedere allo Scricciolo.-replicò Mucchi.

-Voglio dire,quella pazza di Shiro.-spiegò,vedendo la faccia perplessa del ragazzo,-Quella lì fa cose strane. Mi-chan si era fatto male alla testa e lei gli ha tirato uno scappellotto. In qualche modo poi s'è sentito meglio.-.

La ragazzina in questione rotolò nella sala come una palla, inseguita da Koge. Entrambi si schiantarono felicemente contro il muro,ridendo a crepapelle fino a che non si accorsero di essere osservati.

-Ciao!-salutò Shiro,mentre Koge scodinzolava.

Kuro alzò la testa dalla spalla di Tenchou:-Che carini che siete assieme...come me e Tenchou...-commentò piano, parlando e muovendosi lentamente.

Koge smise di agitare la coda e la guardò,spaventato: -CHE?!?-guaì.

Shiro cominciò subito a coccolarlo,calmandolo.

-Oi,scricciolo! Parli del diavolo e spuntano le ali!-la richiamò Mucchi.

-Sono le corna che spuntano.-lo corresse Tenchou,mentre Kuro scivolava lentamente a terra,-Comunque Kuro-chan ha bevuto del latte scaduto e le si è polverizzato il cervello, e Mucchi ha detto che tu potevi aiutarci.-.

-Kuro-chan non ha mangiato e/o bevuto nulla di scaduto.- replicò Shiro,sorridente,-Mettila sul divano un attimo,che ti sta pure cadendo.-.

Kuro si lasciò spalmare sul divano come la Nutella sul pane.

L'amica si piegò sulla sua faccia,alzando tre dita:-Quante sono?-chiese.

-Uh...bho...tipo tre...ma forse sono dieci...bho...-fu la tranquilla risposta.

-Come ti senti la pancia?-domandò allora la ragazza.

-Pesante.-.

-E cosa dici che c'è dentro?-.

-Un mattone. O un elefante. O un bambino. Che poi non so se ho mangiato un mattono...o un elefante...o un bambino...mangiare i bambini è senza senso...poi pesano... perché le streghe mangiano i bambini?-.

Shiro le tirò un paio di manate rassicuranti sulla testa per poi rivolgersi ai ragazzi:-È completamente FATTA.-.

-Sul serio?-fecero Koge e Mucchi.

-Già. E non credevo che la roba che le ho messo nel latte fosse così forte.-aggiunse lei,prendendosi il mento tra l'indice e il pollice.

Per una remota frazione di secondo Tenchou considerò di riservare alcune delle sue rare ma terribili immaginazioni omicide a Shiro:-Fammi capire.-disse con voce atona:-Hai messo apposta delle sostanze stupefacenti nel latte di Kuro-chan?-.

-Solo qualche goccia di estratto di belladonna,niente cose cattive.-si difese Shiro,-La belladonna fa avere tipo delle visioni,ma niente di serio.-.

Tenchou guardò la ragazza-gatta,spalmata sul divano con gli occhi sbarellati a mille che scivolava verso il pavimento molle come un budino,come a dire:“Uh,perché questo non è niente di serio,uhm.”.

-Si vede che belladonna e latte sono un miscuglio poco poco esplosivo.-osservò la ragazzina,indovinando i suoi pensieri,-E credo durerà per tipo tutta la giornata,poi si ritornerà alla Kuro-chan tsundere che quando vede una coppia dolce dice che le viene il diabete e blablabla.-.

-Personalmente è meglio com'è adesso.-commentò Koge.

Kuro annuì con la belladonna che le invadeva il cervello mentre caracollava con poca grazia giù dal divano:-C'era una canzone,come si chiamava...Shiro,com'è che si chiamava quella canzone...di quel tipo italiano...Max qualcosa...quella dell'Uomo Ragno...che era stata la ditta del caffè...-biascicò,prima di mettersi a cantare quel che ricordava delle parole del successo di Max Pezzali “Hanno ucciso l'Uomo Ragno”.

E l'italiano detto da una giapponese non è proprio uno spettacolo. Specialmente quando ha il cervello annegato nella belladonna e non capisce niente.

Tenchou raccolse quella cosa molle che doveva essere Kuro e se la caricò in spalla:-Ti devi riposare.-.

-Tenchou,ma stasera non mangiamo Mucchi,vero?-.

-Sì.-.

-Tenchou,ma mi stai portando in camera,vero?-.

-Sì.-.

-Tenchou,ma risponderai sì a questa domanda,vero?-.

-Sì.-.

-Tenchou,ma mi dai un bacio,vero?-.

-No.-.

-Tenchou,ma andiamo a letto assieme,vero?-.

-Mai nella vita.-.

-Ma perché?-.

-Perché no.-.

-Se te lo chiedo per favore?-.

-No.-.

-Sicuro sicuro?-.

-Sì.-.

-Ma un bacino?-.

-No.-.

-Dai,un bacino piccolino...-.

-No.-.

-Mi va bene pure sulla guancia...-.

-Ma anche no.-.

-Ma perché non mi vuoi dare un bacio...-.

-Lo riservo per quando ci sposeremo.-.

-Ah,ok...allora va benissimo...ti posso chiamare amore?-.

-...oh,d'accordo.-.

-Yay...-.

   
 
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