PROLOGO
La campanella della scuola smise di suonare, si sentiva un
brusio di voci in sottofondo.
Pan mise le mani sul
muretto e si issò, sedendosi. La catena
collegata ai suoi pantaloni tintinnò oscillando.
Guardò Trunks seduto su quello
di fronte e dimenò le gambe. Bra si appoggiò con
la schiena al muretto guardando
i piedi della migliore amica muoversi. Goten si appoggiò
accanto a lei. Osservò
i jeans della giovane che le stringevano le gambe e la maglietta che
aderiva ai
seni prosperosi. La Briefs mise una ciocca azzurra dietro
l’orecchio.
“Che
c’è diavolessa, il vestito rosso fuoco ti aveva
stancato?” domandò Goten. Bra ghignò e
si mise una mano sul fianco e guardò le
iridi d’onice del giovane.
“Quanto a te ha
stufato Valese” rispose Trunks. Pan
ridacchiò e guardò Goten.
< Zio potrebbe
smettere di decantare a casa le lodi di
quanto Bra sia intelligente, bellissima e dalle movenze feline o di
lamentarsi
dalla sua maschera di freddezza; visto che davanti a lei non fa che
dire fesserie >
pensò.
“La
professoressa di matematica potrebbe anche smettere di
disseminare tre. Io sono la principessa dei saiyan, dovrebbe capirlo
quella
stupida terrestre” si lamentò Bra. Si
voltò, si diede la spinta e saltò
afferrando con le mani il bordo del muretto. Goten la prese da dietro e
lei
avvampò dimenandosi. Il Son se la sistemò sul
braccio.
“Ti consolo io
per i tre, mia pura donzella” disse ironico.
Bra avvampò, il battito cardiaco le accelerò.
Trunks ghignò.
“Disse quello
che tolse le rotelline all’età di dodici
anni”.
Punzecchiò il migliore amico. Pan saltò e
atterrò sul muretto accanto al glicine.
“Urca, non
è colpa mia se tu le hai eliminate a cinque anni”
borbottò Goten. Mise a terra Bra che strinse a sé
di lui.
“Solo
perché altrimenti papà lo inceneriva gridandogli
incapace” spiegò.
Pan si piegò, i
lunghi capelli neri le ondeggiavano intorno
al viso e la bandana arancione le stringeva il capo. Tolse dalle mani
del
ragazzo l’agenda e sgranò gli occhi.
“Stage
sull’uso della tecnologia, incontro sull’importanza
di internet, tavola rotonda sul bios” lesse ad alta voce.
Strappò la pagina
dell’agenda, incrementò l’aura nella
mano e diede fuoco al foglio.
“Erano
inutili” dichiarò. Goten le applaudì e
Bra ridacchiò
guardando Trunks scuotere il capo.
“Guarda tu che
fidanzata mi sono scelto” borbottò. Si
alzò
in piedi, abbassò il capo, afferrò il mento della
giovane e la baciò.