17/05/2015
1 recensioniSHADOWHUNTERS
CITTA' DELLE OMBRE
1- Prologo
"Jace!" urlò Clary, alla ricerca del suo fidanzato "JACE!"
Non ottenne risposta, solo un inquetante silenzio. Era circondata da altissime pareti di mattoni grigi, rioperti di piante morte.
Ovunque andasse il paessaggio era sempre lo stesso, niente cambiava.
La ragazza sentì il panico salirgli in gola.
"Magnus! Magnus riesci a sentirmi?!" Alec gridò chiamando il sommo stegone di Brooklyn.
"Clary! Jace!" chiamò invece la sorella affianco a lui. Isabelle lasciò cadere le braccia lungo i fianchi e tirò un calcio ad una parete "Qui è tutto uguale" disse scorraggiata.
"Vedrai che li ritroveremo" cercò di rassicurarla Alec.
"Clary!" Jace urlò a sguarcia gola "Clary!"
Il biondo si guardò intorno, ci doveva essere un uscita da quel labirinto.
Ma in fondo quello era Il Labirinto.
Il ragazzo si diede mentalmente tutti gli isulti che conosceva. Se solo non avesse catalogato la parte del Codice che parlava del Labirinto come "un'idiozia totale"!
Fece una muta preghiera per l'incolumità della ragazza e si rimese alle richerche.
"Alec! Alec!" chiamava Magnus Bane alla ricerca del fidanzato. Difianco a lui c'ero Eros, chiuso nel suo solito silenzio.
"Ma dove sarà?" si chiese tra sè e sè.
"Finchè il Labirint dorme sono al sicuro" disse Eros, riferito ai quattro Cacciatori.
"Lo spero" mormorò il Sommo Stregone di Brooklyn "Lo spero..."
48 ore prima...
Alec entrò nell'appartamento del suo ragazzo, che negli utlimi tempi era divntanto anche casa sua, e si lasciò cadere mollemente sul divano, che quel giorno era di un bel rosso fuoco.
Magnus Bane, Sommo Stregone di Brooklyn e fidanzato di Alec Lightwood, apparve dalla porta del suo studio "Alec, amore!" disse andando dal moro.
Alec sorrise stanco allo stregone "Ciao"
"Un'altra giornataccia?" chiese Bane, sedendosi affianco al Nephilim e giocando con una ciocca di capelli di quest'ultimo.
"Già. Un'altro demone con lo stesso messaggio:"Sta per ritornare""
Magnus rabbrividì. Appena i Nephilim avevano ricevuto il "messaggio" avevano pensato a Valentine o Sebastian, ma erano entrambi morti. Definitivamente, questa volta.
"Mi doamndo a chi possa mai riferirsi i messaggio" pensò ad alta voce il Figlio di Lilith.
"Non farmici pensare, Jace non parla d'altro, come Izzy e Clary" sospirò Alec massaggiandosi le tempie.
Magnus Bane sorrise in modo... felino "Come vuoi, mio cavaliere nero" si appoggiò al moro e iniziò a baciarlo sul collo.
"Ah... New York" sospirò rilassandosi un ragazzo intorno ai quindici sedici anni.
"Sempre con la solita frenesia, non cambi mai, eh?" sembrava parlare alla città in generale.
Davanti a lui si fermò un taxi giallo. Dal finestrino del passggero il ragazzo potè vedere il suo riflesso. Un ragazzino, non molto alto e, alla prima impressione troppo magro, con lunghi capelli neri come la notte e pelle diafana, grandi occhi verdi come fari, che si potevano intravedere dal cappuccio della felpa grigio scuro, slacciatta. Portava una maglietta dei Black Sabbath, un pao di jeans neri aderenti e delle Dr. Martens nere.
Il ragazzo salì sul taxi portandosi addietro una valigia da viaggio nera e, diede l'indirizzo a l'autista.