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Autore: dahlia variabilis    18/05/2015    5 recensioni
«E poi cos'è successo?» la voce di Astoria Malfoy la riportò alla realtà.
«Lui era fulmine e io tuono, il tempo era sempre leggermente diverso». Astoria annuì, stringendole la mano.
«Mi spiace».
Hermione sospirò. «Grazie per essere venuta qui, ancora condoglianze».
L'altra donna le strinse la mano un'ultima volta, si voltò con eleganza e attraversò il giardino di casa Weasley sfiorando le ortensie blu.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
- Questa storia fa parte della serie 'Starstruck'
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Blue hydrangea

 

 

 

I wonder how many people don't get the one they want,
but end up with the one thery're supposed to be with.

Fanny Flag; Fried green tomatoes at the Whistle Stop café.


 


 

«E poi cos'è successo?» la voce di Astoria Malfoy la riportò alla realtà.
«Lui era fulmine e io tuono, il tempo era sempre leggermente diverso». Astoria annuì, stringendole la mano.
«Mi spiace».
Hermione sospirò. «Grazie per essere venuta qui, ancora condoglianze».
L'altra donna le strinse la mano un'ultima volta, si voltò con eleganza e attraversò il giardino di casa Weasley sfiorando le ortensie blu.


 

Ortensie blu.

Un mazzo di meravigliose ortensie blu (le comuni rose rosse non erano mai state nel suo stile), così grande e pesante che Hermione quasi non era riuscito ad alzarlo per metterlo nel vaso. Gli era saltata al collo e aveva riso e l'aveva baciato e avevano riso ancora e si erano baciati ancora.
«Ti amo».

La guardò negli occhi. «Non esiste l'amore», le sfiorò il viso e ne tracciò i contorni, mentre lei chiudeva gli occhi e una lacrima solitaria le attraversava la guancia, per poi sparire tra le dita di lui «Solo parole per ottenere quello che vuoi.»
«E tu cosa vuoi?»
«Te».

Draco non l'aveva mai baciata tanto per.
Draco la baciava perchè si sentiva morire se non poteva farlo.
Draco la baciava perchè baciarla lo faceva sentire vivo, mentre attorno a lui tutto e tutti continuavano a morire, ad abbandonarlo.
Draco la baciava perchè, checchè ne dicesse dell'amore e della sua apparente inesistenza, a suo modo l'aveva amata e l'aveva fatta sentire necessaria. Hermione era diventata necessaria per la sua miserabile vita, si aggrappava a lei e i baci erano il suo modo per chiedere aiuto – perdono? –.

 

Cashmere.

Indossava un maglioncino in cashmere e pensava alla morte.
«Perchè vuoi morire?». Hermione guardava l'erba davanti a sè e la carezzava, non aveva il coraggio per affrontare quel discorso, non con lui, non il quel momento. Hermione Granger non aveva mai pensato che un giorno si sarebbe data della codarda.
«Io non voglio morire». La voce di Draco era roca e si spezzava spesso. Era la voce di un morto non abituato a parlare ai vivi. «Io non voglio morire», le sue mani erano ferme, «io voglio vivere. Io voglio scappare. Io-», indugiò. La mano di Hermione strinse delicatamente la sua, come se avesse paura di spezzarlo. Ma com'era possibile spezzarlo ancora, soffrire ancora? Draco era un foglio di carta che era stato piegato sette volte. E tutti lo sanno che è impossibile piegare qualsiasi pezzo di carta più di sette volte. «Io mi sento in trappola, mi sento costantemente annoiato e claustrofobico. C'è così tanto da fare, da vedere, da vivere, ma in qualche modo, per qualche ragione a me sconosciuta, mi ritrovo sempre a non fare niente. Mi ritrovo ancora qui, seduto in questo fottuto roseto di merda, che non è altro che la mia bolla di esistenza e io... Io non riesco a capire come uscirne, cosa fare. Io so solo che non voglio morire.».


 

Colonia.

Hermione aveva sempre amato l'odore della sua colonia, troppo forte e penetrante quando l'aveva appena messa, delicata e appena percettibile dopo qualche ora. Quella colonia era come lui, non si faceva amare facilmente, e sapeva essere terribilmente arrogante, così come sapeva essere gentile e amorevole.
Ma l'armatura di Draco Malfoy non era mai stata facile da scalfire.

E Draco aveva scoperto che forse, forse, casa non è altro che due braccia che ti stringono quando vorresti urlare e mollare tutto e scappare e nasconderti in un buco nelle Highlands, mandare a fanculo le convenzioni sociali, ché tanto non aveva più qualcuno che lo forzasse a rispettarle, a fanculo il sangue e l'eredità e il maniero e i pavoni albini di suo padre, a fanculo il conto alla Gringott, il roseto di sua madre e i suoi abiti fatti su misura, a fanculo i mezzosangue, i babbani e i maghi dal sangue puro, a fanculo la Granger che lo stringeva a sè mentre lui voleva solo scappare e piangere e singhiozzare senza essere visto.
E invece no.
Doveva sopportare l'umiliazione, non bastava che lo vedesse piangere, che lo vedesse singhiozzante e con gli occhi rossi e i capelli spettinati, no. Non bastava.
«Vattene, Granger». La sua voce era impastata e roca e sulle labbra Draco poteva sentire il sapore delle lacrime.
«No». Era stata una risposta secca quella che lei gli aveva dato e Draco sapeva che non avrebbe ammesso repliche.

Tramonti.

Chiunque le diceva che quello non era amore, che non lo sarebbe mai stato, che Draco Malfoy non avrebbe mai saputo amare.Le dicevano di stare attenta, che lui l'avrebbe fatta soffire come nessun altro al mondo. Le dicevano di non fidarsi.

«Potremmo avere tutto». L'aveva guardato con un sopracciglio alzato, scettica. «Tutto quello che hai sempre sognato, Hermione. Una vita felice e tranquilla, niente guerre. Solo io e te, una stanza per i tuoi libri, una per le mie scope da corsa, qualche bambino, un giardino pieno di fiori – ma niente rose, per carità. Dimmi Hermione, non ti piacerebbe una vita così? Non saresti felice?».
«Draco», Lo stava ancora guardando con quel suo cipiglio scettico, «devo ricordarti che la tua promessa sposa sarà qui tra meno di una settimana?».
Draco sbuffò. «E allora prendi le tue cose, scappiamo stanotte, non ci troveranno mai!».
«Draco».
«Che c'è?», la pazienza lo stava abbandonando.
«Non possiamo, e lo sai».

Draco non aveva replicato. Erano rimasti a guardare il tramonto nel roseto, non toccandosi, non parlandosi. Quando Hermione si era alzata il cielo si era già trapuntato di stelle e i grilli e le rane cantavano nello stagno vicino. «Devo andare». Non le aveva risposto. Era semplicemente rimasto lì, seduto sulla panchina di pietra ormai gelida, a contemplare un tramonto che non esisteva più.

Ma nella sua testa lei era ancora lì e aveva accettato di sposarlo, a fanculo la Greengrass.
Nella sua testa lei era ancora lì, seduta su quella gelida panchina , e ammiravano insieme il tramonto.


 

Quelle notti d'estate in cui erano stati insieme sembravano non essere mai esistite, ciò che restava era la dolcezza dei ricordi e l'amarezza per come era finita. Se solo Draco l'avesse cercata, se solo avesse visto il suo volto apparire tra le fiamme del fuoco... Hermione era certa, anzi più che certa, che se solo lui l'avesse cercata, lei sarebbe tornata di corsa da lui, si sarebbe gettata tra quelle braccia che tante volte l'avevano stretta e, molto probabilmente, ci avrebbe passato la vita, avrebbe accettato di sposarlo.
Ma ormai era troppo tardi.

Le persone credono che un'anima gemella sia qualcuno che ti completi e, in fondo, è quello che tutti vogliono, è quello che tutti cercano. Hermione aveva scoperto, dopo quei meravigliosi mesi insieme, che una vera anima gemella è uno specchio: qualcuno che ti mostra tutto di te, che ti trattiene quando vorresti scappare da tutto. L'obiettivo di un'anima gemella è quello di scuoterti sin nella parte più profonda dell'essere, strappare e allontanare e distruggere il tuo ego, mostrarti gli ostacoli e ciò che intralcia la tua via. L'obiettivo di un'anima gemella è aprire, spaccare, dilaniare il tuo cuore, così che nuova luce possa entrare.

Dopo quell'ultima notte nel roseto, Hermione non era più tornata a Villa Malfoy, non aveva più risposto alle sue lettere, non si era presentata agli eventi a cui sapeva che avrebbe partecipato anche lui, l'aveva evitato. Hermione voleva solo che tutto tornasse come prima della guerra, voleva solo che lui la odiasse abbastanza da sposare chi i suoi genitori avevano deciso, da rispettare le loro ultime volontà.
E tutto quello la dilaniava, così come aveva dilaniato lui.
Lo aveva dilaniato.

Draco non era più stato lo stesso e, come Ron faceva con Hermione, baciava Astoria perchè era in quel modo che girava il mondo, certamente non perchè la amava.

A ripensarci, dopo tanti anni, più di cinquanta per l'esattezza, Hermione si era resa conto che nessuno l'aveva mai baciata come aveva fatto Draco quel pomeriggio di inizio giugno. Nessuno l'aveva mai fatta sentire così desiderata, così necessaria. Neanche quello che adesso era suo marito. I baci di Ronald Weasley erano sempre stati rudi e poco pretenziosi, i baci di un tredicenne. Ronald Weasley la baciava perchè era in quel modo che andava il mondo: un bacio la mattina appena sveglio, un bacio prima di andare a lavoro e quando tornava, un bacio prima di fare l'amore, un bacio per ringraziare della colazione squisita, un bacio per Natale mentre scattavano le foto, un bacio al matrimonio di Rose e un bacio per l'anniversario.

E dopo tanti anni, Hermione Weasley ancora ricordava l'estate in cui, insieme, erano stati giovani e belli e spensierati.
Dopo tanti anni, Hermione Granger ancora ricordava l'estate in cui Draco Malfoy l'aveva amata.
Dopo tanti anni, Hermione ancora ricordava, non senza una certa dose di rimpianto, che avrebbe potuto essere Hermione Malfoy. Se avesse accettato di sposarlo, forse in quel momento ci sarebbe stata lei al posto di Astoria. Forse sarebbe stata lei ad attraversare l'Inghilterra per presentarsi alla porta di Astoria e annunciarle che l'uomo che aveva sempre amato era morto e che, fino alla fine, aveva voluto lei.

E invece era ancora – solo – Hermione Weasley.




NdA:
La shot è ispirata a "Let's just pretend" di Pascal Campion, potete trovare la sua opera qui: http://pascalcampion.deviantart.com/art/Let-s-just-pretend-527325959
A costi normali l'avrei inserita a inizio capitolo, ma stasera Tinypic mi odia TT___TT
Un bacio a tutti,

Els.

 

   
 
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