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Autore: Alexiel Mihawk    18/05/2015    2 recensioni
È sicuramente l’idea più cretina che Aidoneo abbia avuto negli ultimi, quanti? Cinque anni? Lo sa da solo che non dovrebbe manco metterci piede di questa stagione in quel posto, troppi pollini, troppi fiori, troppa natura. Non che la sua sia propriamente una scelta dettata dalla ragione; è tutta colpa della ragazza del chiosco.
(Ade/Persefone, Modern!AU)
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ade, Persefone
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Allergie stagionali
Parole: 303
Prompt: Mitologia greca, Ade/Persefone, modern au in cui Persefone è una studentessa universitaria che lavora part time in un posto in cui in primavera c'è un sacco di polline. Ade ne è allergico, ma per un motivo x passa di lì, la vede e si prende una cotta, quindi inizia a frequentare il posto (starnutendo in continuazione).
Note: Scritta per un drabble event su facebook; ovviamente scollegata dalla mia serie “Caffè nero e semi di melograno”. Mi sono divertita tanto a scrivere questa! Potete trovare le altre storie scritte per l'event qui e qui.
 
 
Allergie stagionali
 
 
È sicuramente l’idea più cretina che Aidoneo abbia avuto negli ultimi, quanti? Cinque anni? Lo sa da solo che non dovrebbe manco metterci piede di questa stagione in quel posto, troppi pollini, troppi fiori, troppa natura. Non che la sua sia propriamente una scelta dettata dalla ragione; è tutta colpa della ragazza del chiosco.
Anzi, no, “colpa” è il termine sbagliato, si può dire che lei sia la ragione per cui, nonostante un’allergia stagionale che abbatterebbe anche un cavallo, Aidoneo continui a tornare ai Jardin de Plantes quasi ogni giorno.
Oh, sì, un posto meraviglioso, uno dei parchi più affascinanti di Parigi e indubbiamente il principale orto botanico di tutta la Francia, pieno di colori, suoni e persino animali: un vero inferno, insomma.
L’ultima volta ci era passato per errore (non può ammettere che si era perso, ma la verità è quella) ed era stato praticamente costretto a fermarsi al chiosco per un sorso d’acqua, lo stretto necessario per ingerire l’antistaminico nella vana speranza che lo aiutasse a non morire sul posto ed ecco che aveva incontrato lei.
Capelli aranciati e una coroncina di fiori in testa, gli aveva sorriso e gli aveva chiesto se stesse bene, Aidoneo aveva balbettato come un idiota ed era battuto in ritirata per poi tornare – come un pollo – il giorno dopo, nella speranza di vederla ancora.
Ora, a distanza di un mese, sente che probabilmente quell’anno l’allergia avrà la meglio su lui, perché oramai anche l’antistaminico non gli fa quasi più effetto, però ogni volta che Persefone (perché ha scoperto che si chiama così e non c’è nome che sia più appropriato per una creatura simile) gli si avvicina e sorride, domandandogli se quel giorno vada meglio, Aidoneo si scioglie e pensa che, anche se dovesse restarci secco per via dei pollini, ne varrebbe comunque la pena.




   
 
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