Fanfic su attori > Josh Hutcherson
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Autore: lallab    18/05/2015    0 recensioni
Un passato doloroso, una ferita curata male, che solo l'amore, quello vero, può guarire, un'amicizia che salva dalla pazzia, dai demoni interiori, una famiglia dolce, attenta e unita, che aiuta a crescere... piccole grandi follie, commesse tra le pagine di un libro che racconta una perdita, una perdita che non si augura a nessuno, specie ad una ragazza di appena diciotto anni. Josh con la sua dolcezza, la sua armonia, riuscirà a portarla lontano dal mondo di ombre, nel quale Cecilie si è rifugiata...
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Piacere Andrew!- stringo la mano allo stilista che mi sta fissando, mentre
la sarta sistema il mio vestito da damigella d’onore
–Cecilie! Sei un incanto!- mi dice tendendo le mani, le prendo e mi fa girare
–guardati, avevo ragione, sei la mia musa! Clara toglile gli spilli, e fai le modifiche
in meno tempo possibile! Io e te dobbiamo parlare cara!- esco dall’abito e lo seguo,
in un salottino moderno
–tesoro, serviti pure!- mi dice stando di spalle , mentre prende un thermos, mi siedo e poso la borsa
–allora Cecilie, ne ho già parlato con Osvaldo, come sai, ma la scelta deve
essere tua, dovresti essere tu il mio nuovo volto, quindi, visto che stai per affrontare
delle premiére sarebbe  una cosa ottima per questo marchio- si gira
–che ne pensi?- prende un sorso
–beh, sarebbe magnifico, però non sono una modella, voglio dire, non ho esperienza!- dico
mordendomi un labbro, lui sorride
–lo so, ma lo potresti diventare, è un’ottima occasione per pensarci- inclina la testa
–De La Renta è un enorme marchio,  e sono certa che sarebbe fantastico … - lui mi blocca        
–sta per arrivare un “ma” vero?- annuisco
–sì, ma insomma, i responsabili, la famiglia De La Renta ?- lui scoppia ridere
–sono io il direttore Marketing, ma, se proprio vuoi saperlo,sono loro che ti hanno
notata! Meno male che Ryan si è rivolto a noi! Altrimenti venivamo da te!- sorrido
–beh allora sì meno male! Io sono entusiasta Andrew davvero! Sarà un onore lavorare per voi!- mi
alzo e lui mi abbraccia
– dobbiamo brindare- prende lo champagne nel secchiello del ghiaccio e me lo versa
–allora, ad una lunghissima collaborazione!- annuncia solenne e facciamo delicatamente
scontrare i bicchieri.

Una settimana dopo:

Mi sdraio sul letto, stasera c’è la festa di presentazione per Oscar de la Renta,
Andrew l’ha organizzata in tempo record, appena il tempo di fare un book fotografico
ieri, sono stanchissima, non faccio in tempo a sbadigliare che suonano alla porta.
Scendo le scale barcollando
–avvivo!!- mugolo
–tesoro!- mi urla contro mia madre
–mamma?- chiedo mentre un tassista porta dentro i suoi bagagli
–grazie mille caro- gli da una banconota da cento dollari, lui la intasca e si dilegua
–non era un po’ troppo?- lei ride
–oh sono in America, e fammi esagerare!-  mi guarda
- tesoro hai una faccia! Lo hai fatto il trattamento alla SPA?- chiede prendendomi 
il viso tra le sue morbide mani, sospiro, annuisco
–sì ma sono due giorni che lavoro, te l’ho detto della campagna per Oscar De La Renta,
oddio! La festa! Hai un abito da sera? Dimmi di sì, non posso andare a comprarlo ora!- lei mi
fissa impaurita
–ma per cosa?- chiede
–per la festa di stasera! Mamma!- lei mi blocca
–ah no eh! Dopo un volo di dieci ore, una festa? Scherzi vero? Resto qui e mi rilasso
un po’- sbuffo
–ma tu devi venire mamma, sei colei che mi ha portato in grembo per nove lunghi mesi!
Ti adoreranno! Dai!- salgo portandomela dietro con tutta la valigia. Arriva Osvaldo con la truccatrice
–ciao Ally lei è mia madre- dico sorridendo
–oh salve! Voi siete la famosa mamma Sophie … tanto piacere- allunga timida
una mano e mia madre risponde stupita
–ciao Ally dammi del tu- dice sorridendo, Ally mi si avvicina
–tu cosa ti metti tesoro stasera?- mostro il mio abito blu elettrico
–con gli accessori neri- mi stringo in vita la vestaglia bianca corta
–beh inizio con tua mamma e poi mi occupo di te tesoro va bene?- mi chiede Ally aprendo
la sua valigetta, mia madre si gira
–ma non devi disturbarti, mi trucco da sola- Ally la zittisce con un cenno
–per me è un piacere- mia madre si mette una mano sulla bocca, mentre io
sdraiata a pancia in giù nel letto la fisso e rido.
Osvaldo ci gira intorno come un avvoltoio
–oh ora sì che siete perfette! Mi raccomando Cecilie, vita privata no comment , lo sai la
stampa com’è … evitali e andrà tutto benone, ora vi lascio così, andate e non fate tardi,
ci sentiamo domani!- scendiamo giù, ridendo e scherzando, prendo il rossetto,
e controllo l’i-phone, mi scurisco quando su whatsapp mi appare un messaggio di
Josh “devo parlarti.” Spengo il cellulare, afferro il cappotto e le chiavi della macchina ed esco di casa.
–Chi lo avrebbe mai detto che sarei andata ad una festa di Oscar de La Renta
grazie alla mia bambina!- mia madre non fa che gesticolare, mentre rido come una matta
–e dai mamma, non è niente di che!- lei mi fissa
–certo che no, per una che è stata invitata alla festa degli Academy!- sorrido e scuoto la testa
–ah che meraviglia!- dice mia madre, mentre parcheggio davanti la villa,
scendo velocemente e apro la portiera a mia madre che ancora fissa estasiata l’edificio
–voglio una casa così- dice scoppiando a ridere
–beh la mia ci somiglia- fa una smorfia
–mh insomma- le do una gomitata giocosa ed entriamo.
Se fuori ci aveva sorpreso, dentro la villa è stupefacente, una piscina enorme
occupa tutto lo spazio del piano terra, attorniata da statue di marmo, due enormi
scaloni portano al piano di sopra, dove musica e chiacchiere si mescolano, salgo
le scale e rimango basita: le foto del mio book appese ovunque, spalanco la bocca
–Cecilie!- Andrew mi viene incontro con un drink colorato in mano, sorrido e alzo
una mano timidamente, mia madre è dietro di me      
 –lei è tua madre?- chiede visibilmente estasiato
–sì, lei è mia mamma Sophie, mamma lui è Andrew il direttore marketing- mia madre
arrossisce e tende la mano, che Andrew avvicina alle labbra, lei mi fissa         
–grazie Andrew ci vediamo- dico trascinandola via, ogni persona che incontro
sembra che mi conosca da anni, tendono le mani che stringo velocemente
–Cecilie! Ciao! Sei bellissima! È un onore conoscerti!- sorrido.
Scendo lo scalone per uscire a prendere un po’ d’aria, mia madre è stata
sequestrata da Lisa Wilton, un’ex modella che sembra abbia passato anni in scozia,
esco in giardino e respiro forte, accendo il telefono e ricontrollo il messaggio di Josh, lo chiamo
–Cecilie- sento sospirare
–che devi dirmi di tanto urgente? Josh non ho tempo, quindi sii sintetico- lo sento prendere fiato
–ti volevo solo dire che per quanto riguarda il matrimonio … io, devo andarci, insomma Ryan
è mio amico, ci siamo conosciuti per SBNN, lui mi ha aiutato tantissimo per quanto riguarda
i fondi e gli sponsor, e anche per dirti di non fare caso a me quel giorno, goditi la cerimonia
da damigella, insomma con trecento persone dubito che ci incroceremo spesso- inarco le sopracciglia
–bene, hai avuto il mio stesso pensiero, ti saluto devo andare. Ciao- attacco e fisso il telefono,
mi mordo un labbro, scoppio a piangere, mia madre mi raggiunge dopo dieci minuti di singhiozzi
–amore, che succede? Vieni dentro, stai congelando!- mi abbraccia, e mi riporta dentro,
recupera i nostri cappotti e andiamo verso la macchina, si mette alla guida
–odio guidare a sinistra- borbotta, mentre mette in moto.

Stringo la tazza tra le mani, fisso la tv, mentre dei volti sfilano uno dopo l’altro,
danzando sulle allegre note di una canzone da musical, scuoto la testa mi vibra il telefono
–pronto?- chiedo svogliata
–Cecilie … domani c’è la prova del matrimonio devi venire qui alle tre ok?- sbuffo sorridendo
–Ciao Blaine mi stavo solo chiedendo se avrò un  minuto di tregua questa settimana.
Oggi devo incontrare il mio addetto stampa, devo andare a firmare alcuni documenti
per le première,sto impazzendo!- lui sospira
–non dirlo a me! Non vedo l’ora di essere in luna di miele con Ryan- stringo le labbra
–dove andate?- chiedo, sospirando, prendendo una rosa dal mazzo sul tavolo e annusandola
–Polinesia, un mese, poi Australia, sai lì è estate e poi torniamo, cioè io vado in
Inghilterra, il mio lavoro non l’ho mollato mica, sistemo le cose e poi torno
dal mio amore- sorrido, il telefono fa bip e capisco che ho un’altra chiamata, abbasso le spalle
–Blaine, ho un’altra chiamata, allora ci vediamo domani alle tre, dove?-  lui ride
–in studio, da Andrew-  sorrido
–okay baci-
-baci- dice attaccando.
–Mi stai chiedendo di rilasciare un’altra intervista? Sono una scrittrice non un’attrice Dan!
Ho già detto di no,ho già fatto la mia parte, Lily e Hutcherson non possono prendersi l’impegno?- mi
verso il caffè nel bicchiere di carta, mentre discuto con il mio addetto stampa, che mi
spreme fino alla fine delle mie forze
–no Cecilie, chiedono di te, è raro che un’autrice sia così richiesta, sfrutta questa occasione!- mi volto
–no Dan, vogliono pettegolezzi, perché sono la ex di Josh, cosa è successo a Berlino, e altre
scemenze, non voglio i riflettori addosso, a malapena sopporto le première da produttrice, mi basta sinceramente- mi siedo addentando un donut
–sto impazzendo, non ti capisco guarda!- sbuffo, prendo un giornale e lo sfoglio
–dovevi farmi firmare le carte no? Dammele e me ne vado, ho da fare- sfoglio pigra la
seconda pagina e mi arriva un malloppo di fogli sulla mano, lo sollevo
–queste non sono carte. È  un manoscritto. Di seicento pagine! Le devo leggere tutte?- annuisce
–è necessario per le première, postille comprese- sbuffo e infilo in borsa
–la giornata è cominciata alquanto male e procede abbastanza schifosamente, grazie, ci
vediamo quando finisco di leggerle- inarca un sopracciglio
–il più presto possibile..mi racco..- lo blocco
–ho il matrimonio del mio migliore amico tra tre giorni, ora è quella la mia priorità- prendo
il telefono che vibra
–beh quello e tirare fuori mia madre dalla boutique di Chanel- alzo le sopraciglia e lo saluto con la mano
–pronto?- sospiro aprendo la chiamata
–tesoro? Oh amore! Senti ho trovato un vestito bellissimo per il matrimonio di Blaine- gorgoglia
–ma non lo avevi portato da casa?- lei ridacchia
–sì, ma mi faceva vecchia, mi incupiva- sorrido
–dove sei?- domando, mentre apro la macchina
–sono in Wilshire Boulevard, vicino a casa perché?- chiede
–ti raggiungo, sono in giro tanto- ingrano la marcia e attacco. 



Oscar de la Renta party style

Sophie Oscar de la Renta party style
  
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