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Autore: Eclisse Lunare    18/05/2015    3 recensioni
Piccola storia senza pretese e scritta per far ridere su una situazione un po particolare...
Se vi ho incuriosito leggete e fatemi sapere!
Dal testo:
Lo guardai al quanto perplessa. "Sbaglio o mi sta chiedendo di farle da segretaria? Io uccido non mi occupo di scartoffie."
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Natasha Romanoff/Vedova Nera, Nick Fury
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A sick spider

 

Il giorno prima...

"Agente Romanoff la voglio nel mio ufficio tra 20 minuti."

La voce impassibile di Fury mi arrivò come una secchiata fredda che lasciava presagire l'ennesima missione in chissà quale luogo sperduto nel mondo. 
Se fosse stato per me mi sarei barricata in qualche angolo della base in silenzio radio per evitare altro stress.Questa settimana era stata particolarmente pesante sia per me che per Clint e sia maledetto lui che si è preso il giorno libero!
Magari me lo fossi beccato io quel proiettile...
Alzai gli occhi al soffitto traendo in lungo sospiro prima di incamminarmi lentamente verso l'ufficio del direttore.

Come sempre entrai senza bussare e non ostante mi fulminasse ogni volta ormai non ci faceva più caso.

"Buon giono agente Romanoff, ho una missione per lei."

"La faccia breve Nick." Dissi sedendomi pesantemente sulla sedia.

"Stia tranquilla Natasha, è molto semplice. So che questa settimana é stata molto intensa ma ho un ultimo favore da chiederle.
Deve andare in Europa a ritirare un pacco per conto dello Shield. Al suo arrivo le verranno direttamente consegnate e dopo di chè potrà tornare."

Lo guardai al quanto perplessa. "Sbaglio o mi sta chiedendo di farle da segretaria? Io uccido non mi occupo di scartrofie."

Fece una risatina divertita prima di parlare. Mi sembrava davvero strano che mi desse un simile incarico.
"Mica tutte le missioni devono essere lunghe e complicate."

"Quindi non devo predere a calci nessuno?"

"No, sta volta niente divertimento solo dovere. A parte gli scherzi tengo molto a quello che c'è dentro e mi serve qualcuno che lo difenda.
L'aspettiamo domattina all' hangar."

Non gli chiesi nemmeno cosa contenesse perchè conoscendolo non me lo avrebbe mai detto.
"Ok, a domatt... Etchi!!
Il mio improvviso starnuto fece soprendre sia me che il suo unico occhio buono che mi fissava preoccupato.

"Si sente bene?" Disse porgendomi un fazzoletto.

"Si sto bene, spero solo di non predere un raffreddore."

 

 

Il giorno dopo...

La sveglia emise violentemente quel maledetto suono che mi fece ridestare dal piacevole torpore del sonno.
Ogni mattina scaraventavo contro il muro quella scatoletta fastidiosa ed ero sorpresa del fatto che funzionasse ancora.

Clint russava beatamente al mio fianco e mi alzai senza fare il minimo rumore ma un giramento di testa mi costrinse a sedermi sul bordo del letto con le mani tra i capelli.
Mi tastai la fronte e con mio grande disprezzo constatai che era calda.
Bofocchiai una bestemmia in russo.
Da quanto tempo era che non mi ammalavo? Mesi? Anni? E doveva capitarmi proprio oggi?
Non potevo certo saltare la missione, che per quanto fosse ridicola era comunque il mio dovere.
Un colpo di tosse convulsa interruppe il mio monologo di pensieri e attirò l'attenzione di Clint.

"Va tutto bene?"

"Non va bene per niente, ho l'influenza e sono diventata la segretaria personale di Fury."

"Cosa avrai mai fatto per farti degradare dal livello 10 a segretaria sexy del direttore?"

"Fanculo falco, non sei spiritoso! Devo andare a ritirare quel dannato pacco e sono già in ritardo."

Mi alzai nuovamente dal letto ma dopo pochi passi Clint mi prese per un braccio.

"No tu non vai da nessuna parte! Sei ammalata e devi restare qui che ti piaccia o no."

"Sei molto carino a preoccuparti per me, ma adesso devo andare."

Strinse la presa sul mio braccio impedendomi di uscire dalla stanza e  toccò nuovamente la fronte.

"Ok ti concedo di andare, ma se ti senti male avvisami."

"Clint non sono una bambina, e poi credo che ci voglia ben altro per fermarmi,"

 

 

Alcune ore dopo...

"Ecco il suo... Etchi! Oh mi scusi ecco il... Etchi! Etchi!
Dopo l'ennesimo starnuto cominciavo a sentirmi male, e sicuramente mi stava salendo la febbre.

"Grazie mille agente Romanoff, mia moglie mi avrebbe ucciso se non avessi mandato qualcuno a ritirare la sua nuova borsa! Ora vada a dormire ha un aspetto orribile, e le do anche qualche giorno libero.

"Aspetti che cosa ha detto?!" Spalancai gli occhi in uno sguardo omicida, che a causa dell'influenza sembravano iniettati di sangue rendendo il mio sguardo ancora più agressivo.

"Ho detto che mia moglie mi avrebbe ucciso se non avessi ritirato la sua borsa."

"E sono dovuta andare fino in Europa febbricitante e col raffreddore solo per predere una borsa!?"

Mi venne fuori in un grido, ma potevo essere fiera di aver fatto sparire quel sorrisetto dalla sua faccia.

"Ma come era malata?"

"Non dica altro."



Caramellangolo:

Salve a tutti!
Ecco a voi una piccola storiella senza pretese dopo un lungo tempo di assenza. Ho voluto scrivere una cosina simpatica giusto per ridere un pò e spero che piaccia!
(Lancia caramelle per l'ennesima volta)
Baci!
Mumma

P.S rigrazio anche chi legge solo!|

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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