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Autore: Maty Frost    18/05/2015    8 recensioni
EGT
La prima shot macabra (speriamo) che scrivo. Non so se va bene o no, ma se non si prova non si può mai sapere...
Dal testo:
"La scena cambiò. Era rinchiusa in un luogo stretto, una cassa.
No, una bara.
Non si muoveva….. mancava l’aria…
Fatemi uscire! Non sono morta! Voglio uscire!-
Fluttershy si svegliò gridando, con le lacrime agli occhi. Ancora quel sogno. Sempre lo stesso, dalla morte di Rainbow."
Genere: Horror, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fluttershy, Rainbow Dash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Dove sono?-
Le luci a neon erano abbaglianti. Strizzò gli occhi per scacciare il fastidio. Con orrore si accorse che non poteva muoversi, era completamente bloccata.
Sopra di lei apparve uno stallone in camice bianco: l'espressione seria non prometteva niente di buono.
- Dove sono?-
- All'obitorio. Mi dispiace-
- Cosa?- sussurrò
- Ieri sera ha avuto un incidente. Un fulmine l'ha colpita. Mi dispiace.-
Panico crescente.Cosa stave dicendo? Era pazzo!
- Non posso essere morta-
Lui sollevò lo zoccolo ricoperto di sangue. In qualche modo sapeva che era il suo sangue. 
- Mi dispiace. Il fulmine le ha bruciato i tessuti. E' morta prima dell'arrivo dei soccorsi.-
- Sto parlando con lei, non sente?! Sto respirando! Non posso essere morta!-


La scena cambiò. Era rinchiusa in un luogo stretto, una cassa. 
No, una bara.
Non si muoveva….. mancava l’aria…
-
Fatemi uscire! Non sono morta! Voglio uscire!-

Fluttershy si svegliò gridando, con le lacrime agli occhi. Ancora quel sogno. Sempre lo stesso, dalla morte  di Rainbow.
Si alzò dal letto e si diresse allo specchio, lanciandosi un'occhiata distratta; aveva un aspetto orribile: la criniera era spettinata e sorca, reduce da una corsa nella Everyfree Forest, le borse sotto gli occhi erano aumentate e stavano assumendo un malsano color violetto.
Sospirò. La sera prima era andata al funerale di Rainbow....non ce l'aveva fatta: era scappata correndo nella foresta.
-Rainbow.....- la sua amica...
Lo sguardo le cadde sulla bambola posata sul comodino. Sembrava seguire ogni suo movimento, annuendo costantemente, senza un alito di vento a muoverla.
Una bambola a molla, che rappresentava proprio lei: la stessa criniera rosa, lo stesso manto giallo, perfino il Cutie Mark era identico, tre farfalle rosa, rappresentato con cura maniacale.
Era sorca di sangue. Il sangue di Rainbow.
L'avevano trovata avvinghiata a quella bambola come se contenesse il suo ultimo istante di vita.
Avevano deciso di consegnargliela, per ricordo.
"Come se potesse riportarle indietro la sua amica" pensò con sarcasmo.
- Sai dov'è Rainbow? Puoi portarmi da lei?- scherzò rivolta al suo doppio.

Un soffio di vento fece sbattere le finestre e rabbrividire Fluttershy. La bambola dondolò la testa, quasi annuendo.
- Che sciocca, adesso parlo persino con le bambole- rise nervosa la pegaso, andando a chiudere le finestre: fuori era bellissima giornata, non soffiava vento. Allora cos'era stato?
" Ti stai facendo suggestionare. Se Rainbow fosse qui, sarebbe scoppiata a ridere"
Fluttershy si mise a spazzolarsi la criniera.

Fluttershy.....

La pegaso spalancò gli occhi.Questa era la voce di Rainbow! La stava chiamando!
"Lei è morta! E' solo la tua immaginazione!"
Continuò a spazzolarsi, sospirando.

Aiuto.....

Balzò in piedi. Altro che immaginazione! Quella era proprio Rainbow! E le chiedeva aiuto!
-Rainbow! Dove sei?!-

Aiutami.....

- Sono qui! Dove sei?! Ti aiuterò!-

Qui.....

La voce proveniva da una parete, quella non ancora illuminata dal sole mattutino.
- Rainbow!- Fluttershy si scagliò contro la parete, bersagliandola di colpi con gli zoccoli, ormai piangeva disperata.
La bambola dondolava, il cigolio della molla che scandiva i colpi alla parete.


Vuoi venire con me?....

-Si! Rainbow, dove sei?!-
La bambola, dietro di lei, annuiva.
La terra cominciò a tremare, sul muro si formarono delle crepe. Fluttershy osservava immobile, come ipnotizzata, il muro che lentamente crollava, facendo spazio ad un varco, buio come lei non aveva mai visto.
" Buio come il vuoto che divora l'anima"
- Rainbow?....- singhiozzò; adesso era spaventata.

Vieni....vieni....

Fluttershy annuì, a tempo con la bambola a molle. Un passo. Un altro. Era dentro. Era buio.

La statuetta piegò la bocca in un sorriso, intonando una canzone:

L'Amore ti chiama con voce contorta
Niente paura, varca la porta

I morti sussurrano di mondi lontani
Niente paura, tendi le mani

Nel mondo d'inchiostro, nel buio più nero
vaghi in eterno, perdi il sentiero

L'Amore ti chiama con voce forte
ma attenta a non confonderlo con Sorella Morte


E la porta si chiuse.



Angolo autrice

La prima storia per EGT! Partiamo subito con un bell'argomentino leggero, fortunatamente avevo questa idea già da un pò. ^^
Spero vada bene a tutti voi (sopratutto ai giudici), è la prima volta che scrivo un "horror".




 

 

 

   
 
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