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Autore: vashappeninggirl    18/05/2015    1 recensioni
-Se non la smetto subito sento che muoio- Era la prima volta che Christiane sentiva Babette parlare in quel modo. Sembrava terrorizzata, ma allo stesso tempo cercava di farsi forza limitandosi a dire che avrebbe smesso, che cel'avrebbe fatta.
-Scommetto che ci riesci, ne sono sicura- rispose per darle forza.
-Ma quando mi avranno pulito, dopo la terapia, che farò?-
-Eddai, piantala! Ti dico una cosa: voglio smettere anch'io, faccio la terapia con te. Ci puliamo insieme-
-Davvero?-
-Vedrai. E continueremo gli studi. D'accordo?-
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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FLASHBACK
-Babette, Babette!- Christiane si era seduta per terra, in un angolino della strada accanto al marciapiede, in preda alla disperazione. Quando vide arrivare la sua migliore amica capì di essere salva.
Babette guardò verso il basso, e riuscì subito a capire che si trattava dell'amica per via dei capelli tinti di rosso.
-Dio, come ti sei ridotta...- disse Babsi
quando si rese conto che stava tremando con le ginocchia strette al petto.
-Ti supplico, hai da darmi un po' di roba?- chiese Christiane freneticamente.
-Vieni...- rispose Babsi sollevandola e tenendole un braccio al caldo nel suo lungo mantello marrone.
-Te la restituisco, sai?- 
-Piantala di dire stronzate- 
 
-Tra un anno saranno anche loro come noi...- disse Babette guardando malinconicamente scendere giù per le scale della stazione un gruppo di amiche adolescenti.
-Ho deciso di smettere- riprese a parlare Babsi.
-Allora perché sei ancora qui?- chiese
Christiane. 
-Comincio da domani...si, da domani basta-  disse Babsi a voce bassa. Era la solita frase che dicevano sia lei
che Christiane tutte le volte in cui realizzavano per davvero in che situazione orribile erano andate a finire. Era come se stessero continuamente cercando qualcosa per stare bene, ma non si accorgevano che per ottenerla stavano scivolando sempre più giù per le pendici di un monte altissimo, ed erano diventate tanto deboli da non riuscire neanche a chiedere aiuto. 
-Sono contenta, se ce la fai sei grande- Christiane accennò un sorriso per rassicurare l'amica.
-Se non la smetto subito sento che muoio- Era la prima volta che Christiane sentiva Babette parlare in quel modo. Sembrava terrorizzata, ma allo stesso tempo cercava di farsi forza limitandosi a dire che avrebbe smesso, che cel'avrebbe fatta.
-Scommetto che ci riesci, ne sono sicura- rispose per darle forza.
-Ma quando mi avranno pulito, dopo la terapia, che farò?-
-Eddai, piantala! Ti dico una cosa: voglio smettere anch'io, faccio la terapia con te. Ci puliamo insieme-
-Davvero?-
-Vedrai. E continueremo gli studi. D'accordo?-
 
A Christiane tornò in mente quell'ultima volta in cui parlò con Babette sulle scale della stazione. Quell'annuncio sul giornale l'aveva sconvolta. Avrebbe immaginato la morte di chiunque, ma non quella di Babette. Quando vide la fotografia dell'amica in prima pagina sentì il mondo intero crollarle addosso, più di quanto lo stesse già facendo nell'ultimo periodo. Fissò un punto nel vuoto per qualche secondo, ancora incredula di quello che aveva scoperto. Eppure Babsi era forte, determinata, e faceva sempre promesse che sapeva di poter mantenere. Evidentemente Christiane non era l'unica ad essere cambiata radicalmente, anche Babsi stava iniziando a perdere il suo sorriso e la sua forza. Christiane non riusciva a credere che l'unica persona su cui sapeva di poter contare in qualsiasi momento, era crollata ancor prima di lei. 

 
  
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