18/05/2015
1 recensioniA Pal, compagna di disagio.♡
Misha era questo per Jensen: semplice e pura felicità.
Come i giorni in cui si alzava dal letto con il piede sbagliato ed arrivava a lavoro con un broncio appena accennato che Misha trovava adorabile. Quest’ultimo gli si avvicinava e bastava un sorriso, un bacio sulla guancia, una battuta squallida, per farlo tornare a sorridere. Poteva anche parlare, parlare per minuti e ore intere, di qualsiasi cosa, e Jensen sarebbe stato bene. Misha era l’unica persona che, dopo aver parlato ininterrottamente per un’infinità, non gli faceva venire il mal di testa. Perché a Jensen bastava sentire la sua voce per rilassarsi. Perché Misha era questo per Jensen: felicità.
Come quella volta, durante un weekend estivo che si erano presi solo per loro due, sulle coste americane. Erano in spiaggia e Jensen, sopraffatto dallo stress eccessivo e dalla stanchezza accumulata, si era seduto su una sdraio, con la testa tra le mani, per cercare di concentrarsi su pensieri positivi. Era passato nemmeno un minuto quando Misha lo aveva abbracciato da dietro e gli aveva iniziato a lasciare piccoli e casti baci sul collo, mentre gli accarezzava le mani con le proprie. Non erano servite parole, era bastato lui, lui e i suoi tocchi, lui e la sua sola presenza, per far tornare a sorridere Jensen. Perché Misha era questo per Jensen: felicità.
Misha era un sorriso smagliante la mattina, una caffè appena sveglio, una coperta pesante d’inverno. Era una doccia calda di gennaio, il sole di primavera, la risata di una bambino. Era la sua canzone preferita, quel libro che hai riletto dieci volte ma che continua a sorprenderti, un film di cui già sai il finale.
Era ciò che per un pesce può significare l’acqua del mare, ciò che per un uccello può valere la possibilità di librarsi nel cielo azzurro.
Misha era casa, era felicità.
Note: è la prima volta che scrivo su Misha e Jensen, ma viste le foto della JIB e i loro sorrisi meravigliosi, non ho potuto fare a meno di liberarmi di un peso e scrivere di loro.
So che la fanfiction è breve, ma questo è il mio modo di vederli. E' il modo in cui secondo me Jensen vede Misha. E avevo bisogno di scriverlo.
La situazione al mare è ispirata a questa foto (ovviamente non sono i Cockles, ma ce li vedo troppo).
