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Autore: FalbaLove    19/05/2015    0 recensioni
Puntata 2x04.
Oramai all'interno della squadra di Coulson molti avvenimenti hanno smembrato il team originale.
Fitz si era finalmente svegliato dal coma ritrovandosi senza il suo geniale cervello , ma soprattutto senza la cosa a cui teneva di più, la sua metà, la sua ragione di vita. Grazie all'aiutò di Mac però era riuscito a recuperare con un grande vuoto nel cuore.
Intanto anche l'agente Simmons era ritornata dalla sua missione dall' HYDRA con l'aiuto di Bobby e con la consapevolezza cheil Fitz che conosceva non esistesse più.
Durante questa puntata abbiamo un discorso tra Mack e la scienziata che io ho cercato di approfondire.
Spero vi possa piacere
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jemma Simmons, Leo Fitz, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Entrai di scoppiato nel laboratorio. Non volevo vedere Fitz questa è la verità. Nonostante fossi ritornata da una settimana il rapporto che c'era tra di noi non sarà mai piu quello di una volta, ne sono consapevola,ma è una ferita che brucia... che fa ancora male.
Mi affacciai al laboratorio guardando se il campo fosse realmente libero.
-Ehi ti serve qualcosa?- una voce non familiare e mascolina mi fece sobbalzare dallo spavento. Mi girai e vidi il sorriso bianco di Mack -No grazie Mack, stavo solo cercando la chiave inglese- gli risposi io frettolosamente.
-Uhm mi sembra di averla vista non meno di un'ora fa nelle mani di Fitz perciò prova a chiedere a lui- soltanto le parole chiedere e Fitz mi fecero venire la pelle d'oca.
-No,no non è così importante alla fine... Posso fare benissimo anche senza- inventai di sana pianta una scusa pregando che non mi facesse altre domande. Provai a fare un sorriso tirato:dopo l'Hydra mi reputavo brava a mentire.
-Uhmm fammi indovinare:tu e Fitz non vi siete ancora parlati-disse ciò con naturalezza e  spostando l'asciugamano sulla sua spalla. A quelle parole però ioabbassai gli occhi
-No hai indovinato... È solo che non riesco a stare in una stanza sola con lui- provai io a discolparmi.
-Perché??-mi domandò innocentemente lui
-Perché è più lui,non lo riconosco più e questo mi fa paura!Ogni volta che gli manca una parola o un termine ho un tuffo al cuore...Io rivvorrei solo indietro  il mio migliore amico- queste  parole mi uscirono di getto mentre i miei occhi iniziavano a farsi sempre più lucidi
-Beh io non ho mai conosciuto il vero Fitz. Molte persone mi hanno raccontato che era un vero genio,un saputello e che era ammirato da tutti proprio per la sua arguzia , però lui ora è cambiato e di sicuro quel Fitz a cui tu tanto tieni non ritornerà più.
Io ora non lo tratto come un povero stupido che non riesce a parlare a differenza tua e lo sai che è proprio questo tuo comportamento che più lo ferisce?- abbassai la testa. Quel ragazzo ci sapeva veramente fare con le parole.
- Sai a volte credo che la tua vicinanza gli faccia male- concluse in modo schietto . Non rimasi basita da quella frase
-Credi che io non lo sappia?- gli domandai cercando il poco coraggio che era rimasto in me
-È stato proprio questo motivo che mi ha spinto ad andare sotto copertura all'HYDRA! Quegli otto giorni di coma dopo l'incidente marino mi avevano dato molto tempo per riflettere - feci una breve pausa per guardarlo negli occhi
-Sono stati i giorni più brutto della mia vita passati a piangere davanti al suo capezzale . Ho giurato a me stessa che non avrei più permesso a nessuno di fargli più del male e dopo poco mi sono resa conto che probabilmente l'unica persona che poteva farglielo maggiormente era io...Quando si risvegliò non riusciva a parlare e mi guardava,mi guardava con quegli occhi impotenti e persi cercandomi con lo sguardo:io provavo a stargli accanto,ma i suoi gemiti,le sue lacrime mi provocavano fitte immense-.
Lui mi guardò sorpreso:on si aspettava quelle parole da una come me.
-Ho preferito-continuai- mettere in repentaglio la mia vita piuttosto che la sua felicità. A volte mi chiedo come sarebbe stato se io non lo avessi trascinato con me nel team di Coulson - mi asciugai velocemente le lacrime che stavano bagnato copiose il mio viso
-Ora starebbe bene e soprattutto avremmo potuto parlare di noi mettendo alla luce i nostri sentimenti- mi alzai velocemente dalla sedia su cui ero seduta
-Beh scusami non volevo annoiarti - provai io a discolparmi
-Sai -disse lui -forse è meglio se ne parliate un po' da soli- concluse spostandosi e mostrando la gracile figura del mio collega.
-Ehi Jemma- disse cercando di smorzare la tensione
-Fitz hai sentito tutto?- gli chiesi abbassando la testa e salutando con il cenno della mano Mack che lasciò la stanza.
-Si Jemma noi abbiamo... Noi...- provò a formulare una frase con scarsi risultati.
Ecco che sentii di nuovo quel tuffo al cuore.
Le lacrime iniziarono a prendere il sopravvento nei mi occhi.
Lui subito le notò e si avvicinò prendendomi la mano -Noi abbiamo molto di cui discutere-concluse con tono deciso sorridendomi
   
 
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