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Autore: Kuruccha    19/05/2015    4 recensioni
Su Rusukaina il tempo corre veloce.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Monkey D. Rufy
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Afelio


 
Su Rusukaina il tempo corre veloce.

Rufy si sveglia d’inverno, con la neve che cade fitta oltre i rami intrecciati del suo riparo di fortuna; sul manto bianco che ricopre il suolo svettano già le piccole orme degli animali passati di lì. Il primo giorno non fa che seguirle, troppo disorientato per capire dove stia andando, troppo eccitato al ricordo della neve rosa di Drum. Per altri due il suo stomaco borbotta incessantemente, ma a Rufy basta poco per imparare a stanare gli animali ancora svegli dal letargo e riuscire a riempirlo.

Trascorre una settimana e la neve si scioglie completamente. Sul suolo ancora duro per il ghiaccio germogliano i primi ciuffi d’erba verde chiaro; sui rami della sua capanna sull’albero crescono le prime gemme, e dal mare arriva lo stesso profumo che c’era il giorno della sua partenza da Fusha. In giro non ci sono più solamente belve di grossa taglia; nascono i primi cuccioli, e poi quella settimana di primavera fugge via, anche se succedono così tante cose che nemmeno tre mesi basterebbero a contenerle.

Arriva il caldo, e Rufy osserva le ramaglie del suo riparo seccarsi sotto i raggi di un sole bollente. Ripensa ad Alabasta, a Bibi, a quanti strati di stoffa dovessero tenersi addosso per non scottarsi. Passa le giornate all’ombra, le notti a caccia e i momenti vuoti a studiare quell’isola che cambia ad ogni minuto. L’estate è quasi al termine quando, capitando per caso dall’altro lato dell’isola – quello dove non va mai perché è pieno di insetti, e gli insetti non sono affatto appetitosi – si ritrova a farsi guidare dal naso nell’inseguimento di un odore che conosce. Non sa bene cosa sia, ma profuma della sua nave, dei suoi amici, delle avventure che hanno vissuto insieme, del buon cibo di Sanji che gli manca così tanto; segue la traccia come farebbe uno degli animali a cui dà la caccia ogni giorno, ma nella radura in mezzo a quegli alberi verdi e bianchi non trova niente. Ripete di nuovo ad alta voce i nomi di tutti i suoi compagni, uno a uno, e si sente meno solo.

L’estate arriva al termine dopo pochi giorni, sotto un tremendo temporale che spazza via il tetto della sua casa di fortuna. Rufy ne crea uno nuovo usando gli ultimi rami verdi; quelli troppo secchi gli si spezzano tra le dita. Li mette da parte, e alla sera scende a terra e li usa per accendere un falò. Guardando il fuoco ripensa a Ace, quella notte come le successive, e desidera con tutto il cuore che l’autunno finisca presto.

È sotto altre nubi bianche cariche di neve che ritorna, per via dell’inseguimento serrato di una delle bestie, ad una radura che gli risulta subito familiare. Gli alberi si sono trasformati; i fiori bianchi sono diventati frutti, una miriade di frutti, mille bei mandarini arancioni. Ora Rufy potrebbe riconoscerli anche a occhi chiusi e col naso tappato, perché è il suo stomaco a reagire immediatamente: le volte in cui è riuscito ad averne uno si contano sulle dita di una mano. Istintivamente si guarda intorno, perché da che mondo è mondo i mandarini sono di Nami, solo suoi e di nessun altro, e non si stupirebbe affatto nel ritrovarsela alle spalle pronta a dargli un pugno sulla testa. Anche se si volta, però, lei non appare.

Rufy raccoglie i mandarini di un’intera pianta, li avvolge nella camicia trasformata in una saccoccia di fortuna e se li porta nella capanna. Annusa l’aria, soddisfatto, e si sente un po’ più a casa.
Conta di nuovo i suoi compagni sulla punta delle dita, poi divide i mandarini in nove mucchietti uguali e, sotto la prima neve, li mangia tutti quanti.

Dopo un tempo lungo un anno, finalmente, Rufy sorride.


 

19.05.2015
Storia scritta durante l'evento I Should Be At The JIB Drabble Weekend organizzato dalla community We are out for prompt. Ribadisco che io e la parola "drabble" non andiamo affatto d'accordo, vista la lunghezza del risultato XDDD
Il prompt assegnatomi da Alexiel Mihawk da cui questa storia ha avuto origine è questo: One Piece, Rufy/Nami, Profumo di mandarini. Ne è venuta fuori una cosa molto poco pairing, ma credo di preferirla così io stessa, visto il momento della trama in cui si colloca questo missing moment.
Grazie mille per aver letto! :D
Kuruccha

 
   
 
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