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Autore: Hermy34_    19/05/2015    1 recensioni
– Senti...- inizia mia madre con tono serio. – Lo so, lo so. Quest’anno non ci sarà più Alexis a proteggermi, quindi se vengo scelta sono fregata. – finisco io rapidamente per togliere di mezzo questa discussione. Già rabbrividisco a quando dovrò uscire dalla porta, senza più condividere la paura con mia sorella. Sarò l’unica in famiglia che per altri due anni di seguito dovrà stare con tanta paura il giorno delle mietitura. Voglio che il tempo passi in fretta e che mi togli i due anni subito, ma purtroppo la vita non funziona così. Almeno non nel Distretto 12.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Altri tributi
Note: Otherverse | Avvertimenti: Violenza
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Capitolo 1.

Io e gli Hunger Games.





Mi sveglio stordita da un sogno macabro che ha sconvolto la mia notte. O almeno per me é macabro, un sogno che sembra essere un incubo in cui vieni scelta per partecipare a un gioco mortale dove probabilmente morirei appena ci metterei piede. Oggi é il giorno della mietitura.Non ho dormito sicuramente bene, quindi credo che oggi la giornata andrà non bene. Non penso che forse sarei scelta perché per un po’ di anni me la sono cavata, e spero anche quest’anno. La cucina é vuota. Lo riesco a percepire grazie al rumore del latte che cuoce che ora è assente. Mia madre sarà in camera sua ancora a dormire perchè sono le 5. Tuttavia il giorno della mietitura preferisce svegliarsi presto cosicché possa preparare bene me e mia sorella per il sorteggio dei giochi. Ma quest’anno mia sorella sarà solo una spettatrice. Ormai ha raggiunto l’etá stabilita per non giocare più. Mi alzo dal letto caldo dove ho dormito e mi dirigo verso la cucina. È vuota, proprio come sapevo. Torno nella mia camera e mi appoggio sulla tegola sotto la finestra, un po’ malconcia e piena di muffa, segno di anni e anni che sta lì. Ma non sono schizzinosa. Nemmeno sulla muffa. Riesco a intravedere i volti tristi della gente che passa e delle donne che prendono i panni anche se è presto. Di sicuro queste non avranno dormito bene. Oggi due case chiuderanno le finestre e le porte. E probabilmente, tra delle settimane, queste case saranno un salice piangente. É sicurissimo che il nostro Distretto non vinca. O almeno, non vince mai. E intanto ogni anno ci ritroviamo con due ragazzi innocenti in meno, morti per mano di Capitol City. Ma non mi soffermo a pensare a questo. Ormai non lo faccio più. Non ho risposte, ma ho convinzioni. Non posso sapere quello che si prova stando in un’arena. O si uccide o si muore, è questa la sola regola. Quelli del Distretto 12, ogni anno li vediamo morire nel Bagno di Sangue, o quasi sempre nei primi giorni. Non sono mai tra i primi otto. Rimango a guardare attraverso il vetro quello che succede fuori, per poi guardare me nel riflesso. Ho una faccia sconvolta. Dopo quello che ho sognato, di certo alla mietitura non sarò tranquilla. Anche solo il pensiero di vedere il mio nome nelle mani ben curate di Effie Trinket, mi fa sobbalzare. Spero di non viverlo. Almeno non oggi. Poso le mie dita sulla tegola e tocco lentamente la muffa accumulata negli anni. Oltre a puzzare, è estremamente polverosa e mi si sgretola tra le dita. Rimango un po’ lì a guardare cosa succede in questa parte del Distretto, ma ben presto le persone spariscono e c’è ben poco da vedere. È tutto deserto. Tra delle ore inizierà la mietitura. Le mamme, se fortunatamente sono sveglie e i loro sogni non sono stati popolati da il loro figlio sorteggiato per giocare, bè, buon per loro. Mi giro e vado in cucina, ad aspettare la carezza di mia madre che forse mi donerà un po’ di speranza per oggi. La mia prima volta, a 12 anni, con un solo nome nella boccetta per giocare agli Hunger Games, mia madre è stata un tempo infinito a raccontarmi perché di sicuro non sarei stata scelta. Come speravo, è successo così. Vorrei ancora quelle parole confortanti che una volta mia madre mi diceva. Ma ora no. Non sono più piccola. Nè per me stessa e tanto meno per mia madre. Prima di quest’anno, mia madre parlava sempre con mia sorella del fatto che se sarei stata scelta lei si sarebbe dovuta offrire volontaria. Perché io ero piccola, gracile e debole. L’unica cosa in cui ero brava era nascondermi. Lo facevo quando io e mia sorella andavamo nei boschi a raccogliere un po’ di erbe per le tisane. Dovevo nascondermi prima di sorpassare la recinzione, altrimenti i Pacificatori mi avrebbero preso e torturato la mia famiglia. Mia sorella, invece, era altrettanto veloce, quindi in dei secondi circa era già nel bosco, dopo la recinzione. Eccola. Ecco mia madre. I suoi capelli neri sono talmente scuri che basta fare un confronto tra parete e capelli che hai una bella differenza che puoi analizzare perfettamente quando ti annoi. Io lo faccio spesso.Le pareti sono bianche e, da qualche parte ignota, ornate di fiori dipinti di rosa cipria, che, però nonostante un po’ di differenza sono comunque difficili da trovare. – Senti...- inizia mia madre con tono serio. – Lo so, lo so. Quest’anno non ci sarà più Alexis a proteggermi, quindi se vengo scelta sono fregata. – finisco io rapidamente per togliere di mezzo questa discussione. Già rabbrividisco a quando dovrò uscire dalla porta, senza più condividere la paura con mia sorella. Sarò l’unica in famiglia che per altri due anni di seguito dovrà stare con tanta paura il giorno delle mietitura. Voglio che il tempo passi in fretta e che mi togli i due anni subito, ma purtroppo la vita non funziona così. Non almeno nel Distretto 12. ---- Angolo autrice: Allora! Innanzitutto mi scuso per nessuna informazione sul mio personaggio, non ne sapete neanche l'identità, ma ho deciso che nel prossimo capitolo si scoprirà, con un semplice colpo di scena (vabbè questo colpo di scena si sa). Se ho fatto degli errori grammaticali, scusate, e comunque questa storia non c'entra niente con Katniss e altri personaggi. Gli unici del libro che ci saranno sono Effie, Haymitch, Cinna, Caesar, Snow, Venia Octavia e Flavius. Insomma, quelli che fanno parte dello staff, se no niente Gale, Prim, ecc. Bene, spero che il primo capitolo vi sia piaciuto e... Ciao! Ah, di nuovo scusate, mi spiace che quest'angolo sia attaccato ma ancora non so usare bene EFP e l'ho modificato dopo, quindi devo imparare un po'. Comunque sia, ciaoo!

 

   
 
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