Alla me perduta
Sarò lì, tra il confondersi del mare e del cielo,
a fissare spiragli di luce che osano entrare nelle tenebre della mia casa,
spaventati dall’oscurità della mia vita.
Sarò lì, con il freddo dentro, con il cuore spento,
un cuore a pezzi, un cuore inutile, un cuore incapace di battere
per un altro che non sia tu.
Un cuore stanco.
Lì, sempre e costantemente t’aspettavo,
quel tremendo distacco tra il sogno e la realtà,
ove l’illusione prevaleva.
L’illusione che la bel fine fosse in serbo anche per me.
Mai nessuno aveva avuto codesto potere prima di Te.
Ohimè, il tuo arrivo, da allora non so che ne è stato della vita mia.
Sei entrato nella mia quotidianità divenendo la mia più grande dipendenza, la mia luce e poi …
Sei sparito portando negli inferi ogni pezzo che di buono c’era in me.
Negli inferi, crollai anch’io non vedendo più la luce degli occhi tuoi e da allora
pace più non ho avuto …
Non ho più veduto la luce, la salvezza.
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Spazio Autrice:Salve a tutti, è la prima volta che scrivo una cosa del genere, so benissimo che non è un componimento poetico, ad essere sincera non so cosa sia.
Come avete capito questa "cosa" ha due destinatari: alla me perduta( la parte che mi è stata portata via e un'altra ... ad una persona a cui ho davvero tenuto, ma beh...non era ricambiato). E' la delusione che ho avuto che mi ha indotto a scrivere questa stupidaggine, fissavo una porta dalla quale filtrava luce e ho pensato alla famosa siepe di Leopardi che oggi ha portato al gran capolavoro "L'infinito" e per questo , ho deciso di scrivere una cosa del genere; mi son chiesta se Leopardi colmasse il suo pessimismo nella scrittura e ho provato a fare lo stesso.Spero di stare meglio anch'io. Non sono una depressa alla tumblr e scusate se vi ho dato questa impressione.
a fissare spiragli di luce che osano entrare nelle tenebre della mia casa,
spaventati dall’oscurità della mia vita.
Sarò lì, con il freddo dentro, con il cuore spento,
un cuore a pezzi, un cuore inutile, un cuore incapace di battere
per un altro che non sia tu.
Un cuore stanco.
Lì, sempre e costantemente t’aspettavo,
quel tremendo distacco tra il sogno e la realtà,
ove l’illusione prevaleva.
L’illusione che la bel fine fosse in serbo anche per me.
Mai nessuno aveva avuto codesto potere prima di Te.
Ohimè, il tuo arrivo, da allora non so che ne è stato della vita mia.
Sei entrato nella mia quotidianità divenendo la mia più grande dipendenza, la mia luce e poi …
Sei sparito portando negli inferi ogni pezzo che di buono c’era in me.
Negli inferi, crollai anch’io non vedendo più la luce degli occhi tuoi e da allora
pace più non ho avuto …
Non ho più veduto la luce, la salvezza.
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Spazio Autrice:Salve a tutti, è la prima volta che scrivo una cosa del genere, so benissimo che non è un componimento poetico, ad essere sincera non so cosa sia.
Come avete capito questa "cosa" ha due destinatari: alla me perduta( la parte che mi è stata portata via e un'altra ... ad una persona a cui ho davvero tenuto, ma beh...non era ricambiato). E' la delusione che ho avuto che mi ha indotto a scrivere questa stupidaggine, fissavo una porta dalla quale filtrava luce e ho pensato alla famosa siepe di Leopardi che oggi ha portato al gran capolavoro "L'infinito" e per questo , ho deciso di scrivere una cosa del genere; mi son chiesta se Leopardi colmasse il suo pessimismo nella scrittura e ho provato a fare lo stesso.Spero di stare meglio anch'io. Non sono una depressa alla tumblr e scusate se vi ho dato questa impressione.