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Autore: Tenelfs    19/05/2015    2 recensioni
Tre migliori amici, un pomeriggio, si addentrano in un borgo della Sicilia abbandonato molti anni prima a causa di un terremoto.
Vittoria, Filippo e Martina non si danno per vinti. Secondo loro, e ascoltando alcune leggende raccontate da nuovi amici, c'è stato di più che un semplice terremoto.
Ed è quel giorno di fine maggio che ebbe inizio l'avventura più spericolata che abbiano mai affrontato.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mistero del borgo abbandonato
 
Capitolo 1. Un giro in bici

Vittoria è sempre stata una ragazza molto curiosa. Aveva i capelli castani rossicci con una lunga frangia che non stava mai dove lei voleva. Portava molto bene i suoi quasi sedici anni; molti le davano anche quattordici anni. Era una di quelle ragazze che a scuola vanno così e così, con gli alti e i bassi. Aveva molte “amiche” o almeno compagne di classe con cui scambiava qualche chiacchiera. Ma i veri amici erano Filippo e Martina.
Filippo aveva già compiuto sedici anni. Tutte le ragazze della scuola lo consideravano il tipo perfetto. Aveva i capelli biondi, gli occhi verdi chiaro, era alto e giocava a basket. Ma lui non ne voleva sapere di trovare una fidanzata, tra le tante scelte che gli si presentavano. Le uniche cose a cui si dedicava maggiormente erano la scuola e lo sport. Dava ripetizioni a Vittoria e Martina, qualche volta, quando gli veniva chiesto. Era un genio in matematica e in scienze e il suo sogno era diventare un medico.
Martina, invece, era la ragazza meno presente sulla Terra: sognava più di un bambino che immaginava di andare su un astronave con gli extraterrestri. Lei era bionda e magra, e l’ultima dei tre a compiere gli anni. Era nata il 31 dicembre.
 
Era la fine di maggio. Si stava avvicinando la fine del secondo anno di superiori per i tre migliori amici, ognuno frequentava un Istituto o Liceo diverso, ma tutti i pomeriggi dopo lo studio e i compiti si trovavano per fare il solito giro in bici. Con il caldo erano costantemente all’aperto.
Il loro paesino in Sicilia, veniva riempito di manifestazioni per i giovani; ma loro non erano mai presenti. Se ne andavano a visitare case abbandonate fuori paese.
“Come sempre Martina è in ritardo. Mi sembra di aver detto esplicitamente di essere qui alle 16.30”
“Si sarà persa a gonfiare le ruote della bici” commentò Filippo, sedendosi sul muretto del parco. Si trovavano lì tutti i pomeriggi.
“Oh, eccola!” esclamò improvvisamente Vittoria, correndo incontro all’amica. “Che fine hai fatto? E’ un’ora che ti aspettiamo!”
“Sì, scusate, ma non sono riuscita a capire l’ultimo argomento di geometria!”
Filippo le raggiunse. “Ti aiuterò io. Adesso andiamo però”
Così, i tre, partirono in bici, raggiungendo presto la fine del paese.
“Andiamo di qua?” chiese Vittoria, indicando una stradina ghiaiata a sinistra.
“No, proseguiamo dritti, altrimenti facciamo sempre lo stesso percorso” rispose il ragazzo.
“Sicuro? E se ci fosse qualcosa di spaventoso?” balbettò Martina.
I due la guardarono seri, facendole capire che avrebbero solo perdendo tempo se l’avessero ascoltata ancora.
Ripartirono. Il clima iniziò a cambiare leggermente, l’afa si trasformò in aria fresca, tanto che Martina si mise la felpa leggera che teneva nel cestino.
Dieci minuti dopo, i ragazzi scesero dalla bici, iniziando a camminare. Si guardarono attorno. Quello che gli si presentava davanti era un insieme di case malandate, erba marcia e alberi storti.
“Dove siamo?” chiese Vittoria, osservando dietro di sé la strada del ritorno.
“Ho capito dove siamo..” Filippo si passò una mano tra i capelli. “Questo è Gioiosa Guardia, un borgo abbandonato nel 1783 per colpa di un terremoto”
“Come fai a saperlo?” chiese Martina, mettendo il cavalletto alla sua bici.
Il biondo alzò le spalle. “Cultura generale”
“Ma quindi non ci vive più nessuno” commentò Vittoria, un po’ incerta sul continuare a esplorare. Quel mistero le metteva un po’ i brividi.
“Chi siete voi?”
Una voce li fece sobbalzare. Si voltarono di scatto verso due ragazzi e due ragazze, appena scesi da un furgoncino. La loro presenza li fece non poco preoccupare.




ANGOLO AUTRICE
Ciao a tutti, questa è la mia prima storia.
Il paesino in Sicilia esiste davvero, e anche la sua storia è esatta. Io ci costruirò sopra una cosa fantastica, che non si è mai sentita prima ;)
Spero che vi sia piaciuto e incuriosito! E' un po' corto, ma serviva come introduzione alla storia. I prossimi saranno più lunghi.
A presto, un abbraccio!
Tenelfs
   
 
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