Hogwarts, Inghilterra 14 Settembre 2013
Davina Claire si diede della cretina per non averci pensato prima, era notte fonda e lei avrebbe dovuto trovarsi dentro il dormitorio da almeno un' ora, ma la tentazione era troppa, era stata avvertita che visitare la sezione proibita sarebbe stato punito, prima con una detenzione e poi con l' espulsione, ma il desiderio di controllare se potesse esserci almeno un libro che potesse aiutarla, almeno un incantesimo che potesse contenere indizi su come riportare in vita Kol, era troppo forte.
Fece attenzione a non essere vista e sgusciò dentro la biblioteca
Coraggio
Vista di notte era molto diversa da com'era durante le ore di lezione, così vuota e silenziosa, era innaturale, camminò spedita verso la sezione proibita cercando qualunque cosa che potesse avere a che fare con incantesimi di resurrezione
Deve esserci qualcosa, deve
mentre consultava i manuali il suo sguardo cadde su un libro scritto qualche decennio prima da una strega che dopo i fatti accaduti due anni prima per lei aveva anche un nome troppo conosciuto, si trattava di Clara Summerlin che negli anni venti era stata posseduta dalla malvagia fidanzata di Elajah che si era adoperata per ultimare il raccolto dopo la sua fuga
Chi lo avrebbe mai detto che ti avrei trovata pure qui eh Celeste?
Cominciò a sfogliarlo per pura curiosità finchè un incantesimo che richiedeva l' uso delle ceneri del defunto non attirò la sua attenzione,
Forse ci siamo
ma la porta che si spalancava la costrinse a lasciar cadere il libro per terra
“Invisique”
sussurrò l' incantesimo e si avviò verso l' uscita, sarebbe tornata più tardi, mentre si muoveva tra gli scaffali vide in volta la persona che aveva aperto la porta e, con sua grande sorpresa non si trattava del custode della scuola, ma bensì di una studentessa, una studentessa della sua casa che conosciuto appena era arrivata ad Hogwarts, che diavolo ci fa Hermione Granger nella sezione proibita a quest' ora di notte? Poi si ricordò che effettivamente la ragazza era un prefetto, e le sue riflessioni morirono così come erano nate, scivolò fuori dalla biblioteca e tornò a dormire, la prossima volta si sarebbe portata diero anche le altre.
Hermione Granger entrò dentro la biblioteca sicura che anche Davina fosse lì
che diavolo starà facendo
eppure tra gli scaffali non c'era nessuno, più andava avanti e più si convinceva che la biblioteca doveva essere vuota e che nessuno doveva essere passato di là, quando un vlume abbandonato sul pavimento in uno degli scaffali della sezione proibita non attirò la sua attenzione , si inginocchiò per raccogliere il suddetto manuale, qualcuno era davvero appena stato lì e lei era sicura di aver visto Davina entrare in biblioteca, appena capì il contenuto del libro un brivido le percorse la schiena, che Harry abbia ragione? Che abbiano davvero qualcosa da nascondere? Per ora quel che aveva trovato lei non aveva proprio senso se collegato a ciò che le aveva raccontato Harry, ma avrebbe dovuto dirglielo comunque,
Lousiana, Usa 14 Settembre 2013
Dean Winchester correva più che poteva lungo le strade di quello che era stato eletto, qualche ora prima a peggior stato di tutti gli stati uniti d' America, maledetto Sam che aveva dovuto chiedere aiuto proprio a Camille, maledetta Camille che aveva dovuto accettare la precedente richiesta, e maledetto anche il suo impegno disinteressato che li aveva portati a compiere un furto suicida in una città che era controllata da una strega, in apparenza, ben peggiore di Rowena, tanto valeva tenersi il marchio se doveva mettersi contro tutte le streghe del nuovo continente.
Mentre teneva ancora il piede inchiodato sull' accelleratore lanciò uno sguardo fugace verso la ragione della loro quasi morte,
una bara
“beh
Dean...direi che è andata bene”
una dannata bara
“siamo come al solito sopravvissuti e abbiamo scoperto che non siamo le due persone più sfortunate del pianeta”
una dannata bara con un dannato vapiro dentro...maledettto il giorno in cui aveva chiesto aiuto a quel folle di Kieran e a quella folle di sua nipote, la quale aveva gusti parechio discutibili in quanto a uomini e ad amicizie
“scommetto che Cami non deve essersela passata bene se per liberarsi di una strega ci ha fatto rubare una ra contenente il vampiro più pericoloso mai esistito”
Sam sentì lo sguardo del fratello lacerarlo, non era per nulla contento, davvero per nulla
“Fottuti vampiri magici, e io stolto che credevo di aver visto tutto, non pensavo che lo avrei mai detto ma, grazie a Dio avevo il marchio”
Sam cominciò a ridacchiare, conosceva il fratello e sapeva che tutta quella insofferenza ostentata era solo una maschera, la verità era che il suo caro fratellino era più che felice di essere tornato a lavoro.
“Glielo
dovevamo, e poi non ti stavi lamentando che non avevamo abbastanza
casi?”
“Appena acchiappo Cami le faccio una bella lavata di
capo, chissà cosa penserebbe suo zio!”
“è
adulta, lasciale fare quel che vuole”
“vampiri...di
tutte le creature sovrannaturali proprio coi vampiri doveva
mischiarsi, e manco vampiri normali eh, ma gli originari”
Sam
decise che sarebbe stato saggio chiudere lì quel discorso, prima che
fosse Dean a decidere di chiudere davvero Cami da qualche parte
“Pensa
a guidare, ci serve un aereoporto”
“Hai parlato con Cass?”
“Ci
raggiunge in inghlterra...problemi da angelo senza grazia”
Dean
guardò confuso il fratello,
“Credevo
che l' avesse recuperata”
“Sì beh...ci ha mentito, non era la
sua, e si sta esaurendo pure questa, per cui non può portarci tutti
nel vecchio continente, ci raggiungerà lì”
Sam volse lo
sguardo verso il loro prezioso ospite nei sedili posteriori
“Credi
che dovremmo svegliarlo”
“Non ci penso nemmeno, lascerò il
compito a Camille...sperando che sappia quello che fa”
sorrisero entrambi senza rendrsene conto, infondo erano contenti che pure Camille facesse parte di quel loro assurdo mondo, sarebbe stata una persona in più su cui contare
“Sai Sammy, tutto sommato sono contento che ci abbia chiesto aiuto”
“Anche io Dean, anche io”
Hogwarts, Inghilterra 15 Settembre 2013
Monique Deveraux aveva appena trovato la sua vocazione, sebbene lei fosse, tra le fanciulle del raccolto, la più connessa alla terra come elemento, librarsi in aria con la scopa la faceva sentire a proprio agio come pochissime altre cose dopo il suo risveglio.
Dopo essere venuta a conoscenza dei penosi risultati che la sua casa aveva collezionato gli anni passati, un po' per orgoglio e un po' per pura compassione aveva deciso di diventare la nuova cercatrice dei Tassi, che dopo aver perso un certo Diggory, unico vero talento sul quale la squadra potesse contare, in un modo traumatico e atroce, furono più che lieti di mettere alla prova la giovane strega del quartiere francese.
“Stavo
pensando...secondo voi sarebbe barare usare la nostra magia per
rintracciare il boccino?”
Adara distolse gliocchi dal libro di
Difesa contro le arti oscure per prestare attenzione all'
amica che continuava a fare bizzarre acrobazie sulla scopa, doveva
ammetterlo era proprio dotata
“Secondo me finché non usi incantesimi per rintracciarlo tutto dovrebbe essere legale, il boccino è fatto d' oro e tu sei legata alla terra e a cosa essa porta con sé, compresi i minerali, non è colpa tua se i tuoi avversari possono fare affidamento solo sulla vista”
“Senti
Adara, visto che io sono impegnata ad allenarmi...mi chiedevo...non
potresti dare uno sguardo alla mia relazione di pozioni?”
“Di
nuovo?”
la serpeverde non era troppo contenta, da quando erano
arrivate il Inghilterra e lei era entrata nelle grazie di Lumacorno,
sia Davina che Monique si erano inventate le scuse più assurde per
farsi aiutare in pozioni, non perchè non fossero brave ma perchè,
al contrario della piccola Elphinstone, non possedevano la pazienza
necessaria che tale disciplina richiedeva,
“Devo
finire la mia relazione per Piton, non credo di avere abbastanza
tempo”
“Hai deciso su cosa portargliela alla fine? Io credo
che parlando di pratiche di magia oscura potrei farla davvero sull'
assurda magia di Celeste Dubois e sulla maledizione della luna
piena”
“Non è una cattiva idea, io la farò sul
raccolto”
Cassie richiuse il libro di storia sollevando un
sopraciglio all' affermazione dell' amica
“Sai
Adara, non so se te ne ricordi, ma tu hai preso parte a una cerimonia
del raccolto, e dovresti sapere, che per quanto cruenta, non è
affatto magia nera, checché ne dicano in questo paese”
la
Serpeverde guardò l' amica con aria divertita
“La
mia relazione parlerà proprio di questo”
“Sicura che anziché
farti guadagnare punti non te li farà perdere?”
“No...ma per
una volta dimostrerò a quel saccente di Piton che ne so più di lui,
almeno in questo campo nessuno può superarci”
Cassandra scosse
la testa rassegnata, non le avrebbe fatto cambiare idea,
“Cerca solo di non esporti troppo, e Monique per quanto tu abbaia deciso di prendere a cuore la causa dei Tassorosso ti pregherei di non perdere troppo tempo appresso allo sport”
la corvonero si alzò, andandosene senza dire nulla lasciando le tre amiche più confuse che altro
“Credete
che stia bene?”
“Credo che dovremmo tenerla più
sottocontrollo, se i suoi problemi di sonno continueranno ad andare
avanti dovremo avvertire sia Sophie che Rebekah”
“Oh
cavolo!”
la serpeverde desiderò davvero che il suo orologio
fosse avanti di diversi minuti, si era completamente dimenticata del
patto/ricatto che aveva stretto qualche giorno prima assieme a
Theodore Nott,
“Io
vado, Nott mi aspetta”
“Nott?”
le sue amiche erano a dir poco confuse
“Non
era quello che ci odiava in quanto nate babbane?”
“Abbiamo
stretto un patto, deve insegnarmi a duellare, mentre io devo dargli
ripetizioni”
Monique pareva piuttosto divertita
“Ripetizioni
in cosa?”
“Beh allora erbologia, astronomia, storia...ah più
o meno tutto, devo proprio andare, sono già in ritardo, Monique in
bocca al lupo per gli allenamenti e la partita, verrò a vederti”
la
Tassorosso e la Grifondoro osservarono l' amica allontanarsi di
corsa, ridacchiando tra loro, erano certe che il giovane serpeverde
non avrebbe dato alla loro amica un attimo di tregua
“Devo
dirvi una cosa”
la tassorosso e la serpeverde si voltarono verso
l' amica che le guardava con sguardo preoccupato
“Stanotte
sono andata nella sezione proibita, volevo cercare qualcosa che
riportasse Kol qua”
le altre due si fecero improvvisamente serie
“Davina,
Sophie ha detto-”
“Lo so, non dobbiamo attirare l' attenzione,
ma non credo che mi ricapiterà un' altra occasione come questa”
Monique le pose delicatamente una mano sulla spalla
“Se hai bisogno di aiuto noi ci siamo, solo fa attenzione”
“E se ti aiutassimo noi?”
sia Monique che Davina si volsero verso Adara
“Se
lavoriamo in quattro di certo faremo prima a consultare i libri, e
poi non abbiamo nulla da perdere”
“Credete che sia davvero una
buona idea? Insomma dobbiamo stare attente a non farci
scoprire”
“cosa mai potranno farci? Insomma siamo tutte già
morte una volta, dubito che farebbero di peggio a delle sedicenni
curiosi”
le altre due sorrisero complici
“Più tardi avvisiamo Cassie, ora vado prima che Nott decida di lasciarmi senza ripetizioni, Monique stai attenta a non cadere da quella dannata scopa”
Londra Ministero della Magia 15 Settembre 2013
Rebekah Mikaelson mai prima di quel momento aveva desiderato abbandonare quella vita mortale che aveva agognato per mille anni, mai prima di quel momento aveva sentito la sincera mancanza della sua possibilità di nutrirsi di sangue, umano o animale che fosse, si chiedeva incessantemente da più o meno mezz' ora per quale bizzarro motivo avesse deciso di dare retta a Sophie e a quel dannatissimo vecchio e infilarsi a risolvere i problemi che la società magica inglese aveva incontrato, o per meglio dire causato, con il resto delle specie sovrannaturali dell' isola britannica, tali domande avevano iniziato a farsi strada nella testa della vampira/neo strega mentre una curiosa donna, o meglio essere umano di genere riconducibile a quello femminile, vestita rigorosamente di rosa confetto, aveva fatto il suo ingresso nell' ufficio riservato a lei e ad altri quattro colleghi per complimentarsi del lavoro svolto in quelle settimane per la gestione dei rapporti con ibridi dall' intelligenza quasi umana, se il suo Nik o Kol l' avessero sentita di certo non avrebbe avuto vita lunga
“...è così rassicurante sapere che ci sono giovani streghe e maghi come voi che si prodigano per la sicurezza della nostra specie superiore e dedicando il loro tempo per cercare di risolvere problemi di così complessa natura...ed è un onore per noi avere qui lei, signorina Sinclair”
sentitasi chiamare in causa Rebekah decise che era il caso di tornare a prestare attenzione alle parole della donna in rosa
“...la
situazione di New Orleans infondo è ben nota, speriamo vivamente che
la sua esperienza possa aiutarci a tenere sotto controllo questi
sudici ibridi”
l' ex vampira giunse alla conclusione che non le
servivano necessariamente le zanne per distruggere quella
dannatissima donna, lo strangolamento sarebbe andato benissimo
“Credevo
che il nostro compito fosse gestire i rapporti con specie diverse
dalla nostra”
“Oh ma certo cara ragazza, vivere in una
situazione tragica come quella di New Orleans ti avrà sicuramente
annebbiata, qui li teniamo al loro posto, ben lontani da una società
civile, anche se sfortunatamente quelli di intelligenza quasi umana
stanno acquistando sempre più spazio...che cosa vergognosa, alcuni
di questi pericolosi ibridi sono persino riusciti ad arrivare a
occupare posti nell' insegnamento, vergognoso”
la strana signora cominciò a tirare su con il naso, l' originaria sperò si trattasse di un' allergia, una di quelle che agli esseri umani non lasciano alcuna speranza, creature di intelligenza quasi umana, se c'era una cosa della quale era assolutamente certa era che perfino un incapace come Jackson, che si faceva superare in quanto a stratega perfino da quel povero ragazzino di Aiden, sarebbe stato più adatto a ricoprire la carica che quella donna occupava, qualunque essa fosse, ma doveva calmarsi, se resto senza un lavoro noi tutte resteremo senza uno stipendio, e Nik mi ucciderà se non mantengo Hope come si deve, fece un respiro profondo e sorrise alla donna
“Le posso assicurare signora...Umbridge...che farò tutto ciò che rientra nelle mie capacità per mettere chiunque nel posto che si merita”
lei ad esempio la metterei volentieri sotto terra..no Bex, ricorda, lo stipendio ti serve
si avviò velocemente fuori dall' ufficio lasciando una Dolores Umbridge, ringraziò il cielo che avesse una targhetta affissa al suo fiocco rosa che le risparmiò una figura piuttosto imbarazzante, per poi mischiarsi agli impiegati del ministero che camminavano avanti e indietro per il vasto corridoio, presa com' era dalla rabbia non si rese conto di essersi letteralmente scaraventata addosso a un uomo dall' aspetto trasandato che la guardava mortificato, quasi fosse colpa sua
“Mi dispiace signorina io non so davvero...”
era parecchio impacciato e, non avendo tutto il giorno per stare a sentire le sue scuse l' ex vampira decise che avrebbe chiesto scusa lei, almeno avrebbero finito entro la fine della giornata
“è colpa mia, è colpa mia, pianificavo un omicidio e mi sono distratta”
volse
lo sguardo verso l' uomo e riconobbe uno dei due amici che Sophie le
aveva presentato circa due settimane prima al loro arrivo a Londra,
come si chiamava?
“aspetti ma lei è...tu sei..sei Eva! L' amica
di Sophie giusto?”
“Ehm..Remus...ti prego dimmi che mi
risparmierò una brutta figura”
il lupo mannaro sorrise alla
strega, organizzare morti, dimenticarsi nomi della gente, non c'era
da stupirsi che fosse amica di Sophie
“Esatto...allora
pianifichi omicidi? Di chi? Se non sono indiscreto, dai come Sophie
la caccia ai malvagi?”
la donna cominciò a ridere
istericamente, mettendo Lupin decisamente a disagio, poteva non
essere pazza un' amica di Sophie?
“In
realtà non mi da alcuna soddisfazione dare la caccia ai malvagi, mi
diletto nella caccia agli ipocriti però...in questo caso un'
insopportabile donna che credo sia pure mia superiore”
“Superiore?
Aspetta lavori qui? Sei diventata Auror anche tu?”
“Oh no, mi
occupo di “Gestione dei rapporti con le creature magiche” o
qualcosa del genere, credevo che avrei contribuito all' integrazione
di specie diverse, come eravamo riusciti a fare a New Orleans, più o
meno, invece ho appena scoperto che contribuirò a mettere dei
sudici e pericolosi ibridi al loro posto qualunque esso sia e
qualunque cosa sudicio e pericoloso s'ignifichi”
Remus sorrise
tristemente all' affermazione della ragazza, si ritrovò a pensare
che non gli sarebbe dispiaciuto vivere in un posto come New Orleans,
dove nonostante le guerre quelli come lui erano quantomeno
riconosciuti
“Lasciami
indovinare, la donna in questione è la sottosegretaria Dolores
Umbridge...non è la prima volta che manifesta le sue opinioni”
“Si
beh, visto che è così ansiosa di vedere le persone messe al loro
posto credo proprio che mi impegnerò a cercare un posto che vada per
lei, e già che ci sono le presenterei un ibrido che sia davvero
pericoloso, la smetterebbe di tormentare dei poveri Licantropi, anche
se probabilmente un' azione del genere mi costerebbe la carriera e
anche la fedina penale”
l' ultima frase, pronunciata più verso se stessa che verso il suo interlocutore , fece scoppiare Remus Lupin in una risata che contagiò anche l' ex vampira, sì, Sophie Deveraux aveva davvero uno strano modo di scegliersi gli amici e per quanto Remus non riuscisse a fisarsi di lei, non poteva che prvare un sorta di stima per la sua bizzarra amica
“scusa
forse ti ho trattenuta...andavi da qualche parte?”
“In realtà
andavo da Sophie, credo che stia per finire il turno, dovrebbe
tornare qui a momenti, tu?”
“stesso motivo, devo recuperare
Sirius e una mia ...amica... sono entrmabi Auror”
Rebekah
constatò il lieve rossore tingere le guance del giovane uomo e capì
che tale amica non doveva essere solo un' amica, istintivamente pensò
a Marcel, era ancora vivo? Stava bene? Si riscosse dal breve momento
di debolezza che si era concessa, si era ripromessa di non pensare a
nessuno di quelli che amava, sarebbe tornata indietro altrimenti, e
nella sua situazione tornare indietro voleva dire morte certa, forzò
un sorriso all' amico dell' amica
“Ti
va se andiamo a cercarli assieme? Io continuo a perdermi in questo
posto”
“Volentieri signorina Sinclair”
Remus Lupin non sapeva se Sophie era tornata per aiutare Rabastan, non sapeva se l' amica era qui per allearsi a Voldemort, non sapeva nessuna di quelle cose, ma come gli aveva fatto giustamente notare Sirius, non avevano prove e non era giusto sputare sentenze su quelle che magari erano solo due donne in fuga da una città ormai devastata dalla magia oscura, fu di nuovo rapito dalla strega quando questa si fermò improvvisamente di fronte a delle rappresentazioni dei quattro fondatori di Hogwarts, era come rapita, e il mago cominciò a temere che fosse entrata in un curioso stato di trans
“Eva,
ti senti ben?”
Rebekah osservava quelle quattro persone, no, non
quattro, la sua attenzione era stata rapita solo da uno di quei
curiosi maghi, uno alto e moro, aveva un' aspetto terribilmente
familiare, tra i vestiti aveva un esercito di smeraldi incastonati
uno accanto all' altro, tutti smeraldi tranne uno, un curioso
zaffiro, perchè le sembrava così familiare?
“Senti Remus chi
sono questi quattro?”
Lupin non sapeva se scherzasse o se fosse
davvero seria in ciò che diceva
“Loro sono i quattro fondatori, hanno creao la scuola di Hogwarts, non ci posso credere che tu non abbia mai sentito parlare di loro”
Rebkah non se lo spiegava, dove lo aveva già visto?
“Esattamente
quanto tempo fa hanno vissuto?”
“Più o meno mille
anni...Sophie non te lo ha raccontato”
“No”
ora anche la
voce della strega cominciava ad essere assente
“Chi
è quello vestito di verde?”
“Quello Salazar Serpeverde”
Remus
cominciava a trovare l' atteggiamento più che curioso preoccupante,
che cosa aveva visto?
“Grazie Remus, scusa..che dici andiamo?
Sophie e...e il tuo amico di cui ho rimosso il nome saranno arrivati
ormai che dici?”
il mago non si fece troppe domande e seguì la
strega che dopo quello scambio di battute rimase in selenzio per il
resto del tragitto.
Hogwarts, Inghilterra 15 Settembre 2013
Theodore Nott era rimasto diverse ore a osservare la neo studentessa fare degli strani movimenti col polso nel tentativo di realizzare qualche incantesimo, e gli insuccessi, purtroppo, continuavano a superare i successi, da parte sua Adara anziché demoralizzarsi continuava a detestare sempre di più quel curioso bastoncino di legno, anche il solo ipotizzare di doverlo usare per difendersi la rendeva irrequieta
“...non
capisco... dico davvero Adara, credevo che ti mancasse preparazione
per non aver mai usato una bacchetta in vita tua, del resto gli
incantesimi li impari abbastanza in fretta”
entrambi i
serpeverde si erano resi conto che la differenza di magia stava più
che altro nell' utilizzo delle parole che nelle capacità in sé
“...ma
allora perchè continui a non poter duellare?”
“Credimi Nott,
se potessi fare a meni di questa-” la ragazza gli sventolò
delicatamente la bacchetta di fronte al naso
“penso
che lo farei senza dubbio, la odio, non capisco come facciate ad
affidarvi a una cosa di imprevedibile come una bacchetta, ammettiamo
che tu venga disarmato...come ti difenderesti? Non lo capisco
proprio”
e fu con quelle parole che il giovane Theo ebbe quella
che a lui sembrò un' illuminazione, lei odia la bacchetta, e
se fosse stata quella la soluzione al problema?
“Adara tu devi
fidarti della tua bacchetta, capisco che per te sia ifficile ma
credimi...non riuscirai a farle fare quello che vuoi se non ti fidi
di lei”
“fidarmi
di lei? Ne parli quasi come se fosse una cosa viva...Theodore è
un pezzo di legno”
Nott scosse la testa esasperato, quantomeno
aveva capito dov'era il problema
“Le
bacchette hanno una sorta di autonomia propria, se non ti fidi non
riuscirai mai a fare incantesimi”
Adara non era sicura di essere
riuscita a seguire il filo del discorso del ragazzo, autonomia
propria, che stesse cercando di prenderla in giro? Ridacchiò un
po' e decise che per quel giorno ne aveva avuto abbastanza
“Senti
Nott, per oggi basta ok? Credo di aver fatto il pieno di nozioni
nuove...autonomia propria...è la verità che il vostro
ministero con i dovuti mezzi può rintracciare gli ultimi incantesimi
che avete fatto?”
“Sì perchè?”
“Te lo dico io a cosa
servono le bacchette...sono semplicemente l' ennesimo modo che i
maghi Inglesi e non solo hanno escogitato per cercare di tenere sotto
controllo il talento delle persone, non è la bacchetta ad avere
magia, sono le persone”
Il giovane Nott fece una smorfia all'
affermazione della coetanea
“Cioè
secondo te sarebbe giusto o saggio lasciare che i maghi e le streghe
possano praticare la magia oscura senza che ci sia alcun modo per
capire come rintracciarli? Non capisco se tu lo dica per sadismo o
masochismo”
“magia oscura? Ora te la insegno io una
cosa sulla magia Theodore Nott, non esiste la magia oscura o la magia
bianca o qualsiasi altra distinzione che ti abbiano insegnato in
queste quattro mura piene di ragazzini, esiste la magia, esistono
degli incantesimi ed esiste un prezzo che deve essere pagato per ogni
incantesimo troppo potente, la domanda che ti devi fare non è
potrebbe essere oscura o no? Ma piuttosto sono disposto a
pagare quel prezzo? Per oggi basta comunque, sono un po' stanca e
non credo che farei molti progressi comunque”
mettendo via le sue cose la ragazza fece scivolare un piccolo diario dalla copertina di seta blu e i ricami fioriti che fu prontamente preso dal serpeverde
“Ridammelo
Nott”
“Cos'è il tuo diario dei segreti mezzosangue?”
“Ho
detto di ridarmelo”
il ragazzo ignorò bellamente quella che sembrava ormai una velata minaccia, anzi non era velata per nulla, e cominciò incurante a sfogliare le pagine di quel misterioso diario che a quanto pare era così caro alla compagna, ma con sua grande delusione non c'era scritto nulla, tranne una piccola dedica nella prima pagina
“Alla
nostra preziosa Gormleith, tuoi per sempre Seorleith e R.A.B...chi
diavolo è Gormleith?”
prima che potesse realizzare quello che
aveva appena letto il suddetto diario gli venne violentemente
strappato dale mani
“Ho
detto di lasciarlo stare”
“Mi rispondi?”
“No...non è
uma cosa che ti riguarda, ci vediamo Nott”
“Certo mezzosangue,
prima di quanto pensi”
la ragazzo lo guardò confusa e
accigliata, cosa le sfuggiva?
“E mi raccomando, cerca di non
farmi fare brutta figura”
c'era sicuramente qualcosa che aveva
rimosso
“non ti ricordi? Il nostro patto?”
finché un lampo di memoria non attraverò gli occhi della strega
“Lumacorno...la
cena...dannazione...che razza di idiota!”
il ragazzo fu
spiazzato dall' improvvisa presa di coscienza della strega
“ti
ricordo comunque che sarà tra qualche giorno, cerca per cui di non
farmi fare brutte figure”
“Nott per risparmiarti una brutta
figura non dovresti fare altro che trovarti un' accompagnatrice meno
mezzosangue di me...sei proprio certo di non volermi dare buca? Credo
che avresti la mia riconoscenza, poi hai una delle medie più alte
del nostro corso, e fai parte della squadra di quidditch, non capisco
per quale motivo non ti abbia inserito nella sua lista di studenti
modello”
il ragazzo sorrise sommessamente
“Credo
che avere un padre in prigione non aiuti molto la mia causa”
Adara
si vergognò subito di ogni singola parola detta precedentemente, e
si rese conto che effettivamente lei non sapeva proprio nulla di quel
ragazzo così distaccato dal resto dei suoi compagni di casa
“In
prigione?”
“Già...ha cercato di uccidere un nostro compagno
di corso per aiutare un oscuro mago il cui obbiettivo è quello di
cancellare dalla faccia della terra quelli come te”
Adara non
sapeva se essre disgustata, rincuorata, divertita o dispiaciuta, così
decise di essere tutte e quattro le cose assieme
“Sì
ce ne hanno parlato prima che venissimo qui, Lord Voldemort è così
che si chiama vero?”
Theodore trasalì visbilmente, pronunciava
il suo nome?
“Te la racconto io una storia, c'era una volta una strega adolescente, la ragazza adorava essere una strega, era dotata e nobile, l' orgoglio di sua madre e della congrega, un giorno per riconoscere la sua forza le streghe della congrega le promisero che lei, assieme ad altre tre sarebbe diventata la salvatrice della magia di tutta la sua città, che l' avrebbero messa a dormire e che quando si sarebbe svegliata sarebbe stata come una principessa, il giorno del rito la ragazza era felice ed ignara assieme alle sue amiche, la strega anziana che le aveva preparate al rito si rivolse alla prima strega, migliore amica della ragazza, la quale recitò le formule che le erano state dette senza opporre resistenza, ma anziche essere messa a dormire la sua gola fu squarciata dalla strega anziana, scoppiò il caos, le ragazze si dimenavano e la giovane strega si volse a sua madre implorandola di aiutare lei e le amiche, la suddetta madre le disse che era la vergogna della congrega, e che se mai si fosse svegliata dal rito le avrebbe ritagliato la gola lei stessa...ringrazia Theodore, anche se in prigione almeno tuo padre ti voleva bene, non ti avrebbe chiamato Theodore altrimenti,e non credere che tutte le vostre storie di maghi oscuri ci intimoriscano, siamo abituati a cose ben peggiori”
il
ragazzo era visibilmente sconvolto, non capiva manco se fosse una
storia inventata o se fosse vera, ma una cosa l' aveva azzeccata
Theodore, un dono degli dei, sorrise pensando che suo padre lo
riteneva proprio tale
“Tu la conoscevi questa strega?”
“Era
una cara amica, una delle streghe nobili del quartiere francese”
“E
cosa le è successo?”
“I vampiri l' hanno salvata, una volta
lontana ha deciso che voleva vendicarsi, e ha aiutato questi ultimi a
uccidere diversi della sua specie”
“è orribile”
“Davvero?
Credo sia più orribile quello che le persone di cui si fidava hanno
fatto a lei!”
“Adesso dov'è?”
“...è morta, per
salvare le stesse streghe che l' avevano tradita, bene, per oggi
basta ci vediamo domani Theodore, e ricordati della cena, non farmi
fare brutta figura”
Osservando la ragazza allontanarsi Theodore
si chiese se fosse questa l' amica che aveva visto morire per vedere
i Thestral, magari era andata in Inghilterra prorpio per cercre un
modo per riportarla indietro, la situazione di quelle ragazze le
sembrava sempre più strana.
Il serpeverde osservò la coetanea scappare via senza proferire verbo, ridacchiando tra sé e sé, che razza di allieva che si era trovato Adara O'Connell, come se non fossi già circondato da abbstanza persone bizzarre.
Si incamminò anche lui tenendo a mente di capire quale significato Gormleithe e Seorleith potessero mai avere, avrebbe avuto almeno qualcosa da condividere con San Potter e i suoi adepti, sperando che anche loro avessero una qualche novità.
***
Hermione Granger se ne stava nel bagno dei prefetti a camminare avanti e indietro, fino a qualche ora prima era certissima che riferire a Harry e Ron quello che aveva trovato la notte prima, ora non ne era più tanto sicura, non sapeva se fosse il caso di dare loro ulteriori motivi per pensare che le quattro ragazze si trovassero nella scuola per chissà quale oscuro motivo,
Per una volta che avevo trovato un' amica.
Era certa che se glielo avesse detto loro ne avrebbero approfittato per cercare di coinvolgere anche lei in quella assurda caccia alla strega oscura,
“Mezzosangue?”
La Granger sobbalzò riconoscendo immediatamente la voce della persona che l' aveva destata dalle sue riflessioni
“Malfoy...che
diavolo ci fa qui? Non sei andato con i tuoi allegri compari a
incontrare Harry?”
“Come ho detto l' altra volta non ho
davvero tempo da perdere, e tu?”
“Non lo so...dovrei andare,
ma non sono sicura che mi vada”
il ragazzo sogghignò sprezzante
senza guardarla in faccia
“Non
dirmi che ti sei messa pure tu ad indagare, non dicevi che erano solo
delle ragazze bizzarre?”
Hermione prese coraggio e lo guardò in
faccia, non sapeva perchè ma in quell' occasione percepiva una certa
affinità tra lei e il serpeverde, mai avrebbe pensato che proprio
lui avrebbe potuto condividere le sue opinioni e i suoi sospetti
“ero
certa che fossero solo ragazze bizzarre fino a ieri notte”
Malfoy
le prestò improvvisamente più attenzione
“Ero
di turno, stavo pattugliando i corridoi, non avendo trovato nessuno
stavo per tornare a dormire, poi ho visto Davina per caso, l' ho
seguita fin dentro la biblioteca, ma quando sono entrata non c'era
nessuno, era come sparita”
“Probabilmente temendo una
punizione ha praticato qualche magia che le ha insegnato la congrega,
non vedo cosa ci sia di strano”
“Non è solo questo, l' ho
cercata fino ad arrivare alla sezione proibita, dove ho trovato un
volume aperto sul pavimento”
“Vuoi condannare la sua
curiosità?”
“Un volume che parlava di magie di resurrezione e
altri argomenti affini...e dopo quello che ha detto Nott sui Thestral
ho pensato che stesse cercando-”
“Un bell' incantesimo di
magia nera che riportasse in vita la persona la morte della quale
abbia permesso loro di vedere i Thestral...e comnque non ci vedo
nulla di pericoloso”
“Oh certo che no...infondo passare
il tuo tempo libero con quella adorabile persona che è tua zia
immagino renda del tutto banale un bell' incantesimo di magia oscura
che riporti in vita i morti”
il ragazzo la guardò accigliato,
lo stava forse accusando di qualcosa?
“Non capisco se stiamo ancora parlando di loro, o di mio padre, o di me o del fatto che mia zia Bella giustamente ti terrorizzi”
la ragazza non sapeva come rispondere, la verità era che aveva cominciato quell' anno scolastico già frustrata senza particolari motivi, e il fatto che anche le sue amicizie costituissero motivo di preoccupazione la costringeva a trovare un capio espiatorio per i suoi problemi, in quel caso Malfoy
“Scusa”
“Come
Mezzosangue? Credo di non aver sentito”
“Ho
detto scusa...sono molto frustrata, questa storia mi fa stare
male”
“Guarda...non lo so se pratichino magia oscura o meno,
ma Theo è convinto di aver scoperto qualcosa, quindi se vuoi davvero
scoprire se c'è qualcosa che non va credo che dovresti andare da
loro”
Hermione lo guardava rassegnata, lui aveva solamente dato
voce a quello che lei già pensava, il fatto era che se
effettivamente ci fosse stato qualcosa da scoprire allora lei avrebbe
dovuto indagare su una delle poche persone con le quali aveva, non
legato, non ancora, ma quantomeno stabilito un qualche rapporto, e a
parte Harry e Ron quelle persone erano veramente pochissime, si
sorprese perfino lei quando fece uscire dalla bocca le più
insapettate delle parole
“Verresti
con me?”
il serpeverde rischiò di strozzarsi
“Chiedo scusa
cosa?”
“Se davvero non credi che ci sia nulla da scoprire su
di loro ...vieni con me...per favore”
manco lei aveva ben metabolizzato quello che aveva detto, ma in quel momento lui era l' unico che supportava la sua teoria della normalità delle quattro ragazze e la grifona tutto si sentiva fuorché di affrontare un' alleanza di Grifondoro e Serpeverde per la prima volta d' accordo su qualcosa, lo guardò speranzosa
“Va
bene Granger...infondo seono curioso di vedere che cosa ha scoperto
Theo, o che cosa crede di aver scoperto piuttosto, ma mi devi un
favore”
I due si allontanarono assieme più imbarazzati che
altro, sapendo di essere il miglior alleato sul quale potessero
contare in quella situazione.
***
Harry Potter stava seduto nel cortile esterno alla scuola assieme a Ron sebbene nessuno dei due volesse dire nulla, era lì che avrebbero dovuto incontrare Hermione e i serpeverde, aveva cercato di estorcere più informazioni su Sophie a Sirius senza troppo successo, anche Remus nelle lettere che gli ha scritto era molto restio a parlare del loro passato assieme ad Hogwarts e non si spiegava perchè
“Ho delle novità”
il Grifondoro alzò lo sguardo verso i serpeverde che lo avevano raggiunto, vedendo arrivare Nott e Zabini da soli si convinse che Hermione doveva aver deciso di non venire
“e
la tua novità sarebbe?”
“Due nomi e una sigla”
Ron e
Harry si fecero più attenti, almeno qualcuno non era arrivato
completamente privo di informazioni
“che sarebbero?”
prima che Nott potesse riprendere a parlare qualcun' altro si presentò all' appuntamento
“hey”
i presenti si girarono tra lo sconvolto e l' imbarazzato verso i due nuovi arrivati, Harry non sapeva se essere rasserenato dall' arrivo dell' amica o sconvolto dopo aver preso coscienza di chi la stava accmpagnando
è venuta con Malfoy
“Per
cui avet-avete scoperto qualcosa?”
l' incertezza nella voce
della ragazza tradiva tutta l' insicurezza che provava in quel
momento, e il ragazzo che era sopravvissuto cominciava a sentirsi il
ragazzo che si sentiva tremendamente in colpa, ma non poteva farci
nulla, e dopo quello che aveva detto Theodore cominciava a pensare di
avere ragione
“Theodore
ha scoperto qualcosa...lui stava parlando di certi nomi? Vero
Theo?”
Il ragazzo annuì attirando nuovamente su di sé l'
attenzione dei presenti
“Questa
mattina dopo che avevo finito di aiutare Adara in difesa contro le
arti oscure ho per caso dato un' occhiata a un piccolo diario che
teneva con sé, c' erano scritti due nomi e quella che mi è sembrata
una sigla, erano Gormleith, Seorleith e R.A.B...a quanto pare questa
Seorleith e R.A.B hanno regalato alla terza persona quel diario”
“Che
razza di nomi sono Gormleith e Seorleith?”
“Non lo so Weasley,
non li ho mai sentiti”
“Sono nomi celti, poco ma sicuro,
Irlandesi o Scozzesi”
tutti si voltarono verso Malfoy il quale
aveva parlato quasi senza rendersene conto
“e
tu come lo sai?”
“Leith in Gaelico è una donna di stirpe
reale, un principessa o qualcosa del genere, a questo punto direi che
è possibile che almeno Adara stia mentendo sulla sua
identità”
“Sempre che il diario sia suo e che non lo abbia
sottratto a qualcuno”
“E dimmi Weasley perchè mai avrebbe
dovuto sottrarre un diario?”
il rosso fece una smorfia verso
Blaise Zabini, che di certo non era famoso per i suoi modi gentili, a
meno che non si trattasse di qualche fanciulla
“E
io che neso...Nott che cosa c'era scritto sul diario?”
Fu in
quel moemento che il Serpeverde ebbe come un' epifania, ci aveva
pensato effettivamente solo alla domanda del Grifondoro, e si diede
dello stupido per questo
“Nulla...a parte la dedica dove ho letto i nomi assolutamente nulla, le pagine erano intatte, la cosa strana era che il solo fatto che io lo avessi preso in mano l' ha turbata non poco”
Harry ripensò alla mappa del malandrino e al diario Tom Riddle, era possibilissimo che quel diario nascondesse qualcosa
“Avrei
anche io qualcosa da dire”
inaspettatamente sia Ron che Harry si
voltarono verso l' amica, che avesse anche lei deciso di sposare la
loro causa?
Hermione dal canto suo cominciò a raccontare tutto quello al quale aveva assistito la notte precedente, disse del libro, dell' incantesimo e della sezione proibita, e il discorso del diario morì lì dove era nato
“penso
che sia probabile che stiano cercando un modo per riportare in vita
qualcuno, magari la stessa persona che ha permesso loro di vedere i
Thestral....ora che ci penso oggi Adara mi ha raccontato un
particolare abbastanza agghiacciante della sua vita a New Orleans,
parlava del sacrificio di alcune ragazze, una di queste era amica
sua, forse vuole cercare di riportarla indietro, per questo le serve
un incantesimo”
Theodore prima di quel momento aveva davvero
creduto che la giovane compagna di casa si fosse inventata tutto, ma
le notizie che aveva portato la Granger su Davina gli avevano fatto
cambiare idea velocemente, se era amica di Adara era possibile che
fosse amica anche della cugina, sempre che fossero davvero cugine a
questo punto
“Io direi che dobbiamo cercare di affrontare questo argomento con loro, direi che a questo punto nessuno può più avere dubbi sul fatto che stiano nascondendo qualcosa, ma cerchiamo comunque di capire chi sono le persone del diario, potrebbero aiutarci a capire meglio le loro motivazioni”
tutti annuirono alla proposta di Harry, perfino Hermione, ormai non aveva più alcun motivo per pensare che il suo amico non avesse ragione, era finalmente pronta per capire che cosa stava sotto la storia delle quattro cugine, Malfoy dal canto suo cominciava a fare i suoi ragionamenti personali, era a dir poco incuriosito, non tanto dall' incantesimo che la Grifondoro aveva trovato, quanto dai misteriosi nomi perchè una nata babbana doveva avere un diario appartenente chiaramente a una nobile? E se non era una nata babbana perchè fingersi tale in un momento così critico? Cosa poteva esserci di peggio che essere perseguitati dai mangiamorte? Lo avrebbe scoperto, ed era tentato di farlo senza i suoi amici e senza i Grifondoro.
Londra, Inghilterra 15 Settembre 2013
Rebekah era rimasta tutto il resto della giornata a cercare di capire come e quando avesse già incontrato quel Salazar Serpeverde, lei ne era certa di averlo già visto, e la sensazione di familiarità non l' aveva abbandonata da quando aveva visto la sua rappresentazione al ministero della magia, continuava a rifletterci ma non le veniva in mente nulla, Sophie e Camille la raggiunsero nel salotto dove aveva tirato fuori una marea di documenti e diari per capire come e quando il mago avesse incrociato le loro vite, se fosse stato un nemico se lo sarebbe ricordata, e anche se fosse stata una persona amica, ed era certa che non era nessuna delle due cose, era un ricordo sbiadito del suo passato ma da quando erano diventati vampiri non apparteneva a quelle persone che avevano influito particolarmente nella sua vita, ma questo istinto che le diceva che doveva saperne di più semplicemente lei non lo poteva ignorare
“Rebekah
non capisco perchè tu ti intestardisca così, magari è solo l'
ennesimo dei maghi che tuo fratello aveva minacciato nella sua
disperata caccia al riconoscimento”
“Cami se fosse così me ne
ricorderei, dico davvero, è solo che..è molto strano, ma quando ho
visto quelle raffigurazioni, è come se mi fossi trovata davanti una
persona che non vedevo da tanto, la prima cosa che ho pensato quando
l' ho visto è stato eccolo eppure come credo di avervi fatto
capire non ricordo proprio dove averlo visto”
Sophie si sedette
in un piccolo spazietto libero sul pavimento che non era ancora stato
occupato dai fogli di carta
“Hai
pensato che forse potrebbe averti fatto un incantesimo?”
“So'
se avesse provato a farmi un incantesimo Nik lo avrebbe ucciso, e
Hogwarts avrebbe avuto tre fondatori anziché quattro”
“è
vissuto mille anni fa Bex, potresti davver averlo rimosso, poi anche
se ti ricordassi dove lo hai visto come ci aiuterebbe a risolvere i
nostri problemi primari?”
“Non lo so, ma non faccio altro che
pensare a questo da stamattina, almeno mi toglierei il pensiero”
l' originaria aveva letto biografie e testi trovati in una delle biblioteche magiche in cui Sophie l' aveva portata giorni prima, aveva lasciato completamente perdere i rapporti e i documenti da stilare per il suo nuovo impiego al ministero, voleva capire perché mai Salazar Serpeverde evocasse in lei sensazioni di familiarità, poi l' occhio dell' originaria cadde improvvisamente su una vecchia foto scattata all' inizio degli anni venti che ritraeva lei assieme ai suoi fratelli e Genevieve durante il party di Natale, c'era pure Kol in quell' occasione, accompagnato da quella che solo cento anni dopo avrebbe scoperto essere sua sorella, e improvvisamente la stessa sensazione di familiarità le attraversò il petto nuovamente, si alzò velocemente andando a cercare una delle biografie che aveva portato via con sé, e improvvisamente una preoccupante consapevolezza si fece strada nella sua mente, mille anni prima Salazar Serpeverde, alla ricerca di streghe e maghi di talento aveva intrapreso viaggi che lo avevano portato sia in Norvegia che nel nuovo mondo, ancora sconosciuto ai babbani, e tutto fu più chiaro nella mente della strega, riprese in mano la foto ingiallita e osservò meglio, il viso di Kol, lo zaffiro di Freya, e capì quello che manco Mikael aveva capito in mille anni
“Rebekah
ti senti bene? Hai ricordato qualcosa?”
il motivo per cui non si
ricordava dello stregone era perchè, come aveva capito solo ora, lei
non lo aveva mai visto, non era la strada dei vampiri originari
quella che Salazar aveva incrociato, ma quella di sua madre
“Io credo proprio che Nik non sia l' unico figlio bastardo che mia madre ha nascosto a mio padre”