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Autore: ZereJoke94    20/05/2015    5 recensioni
[Jamie Dornan]
Mi porse la mano -James-
-James- Ripetei, come un idiota.
Non riuscivo a credere all’idea che si stava facendo largo nella mia mente, ma più lo guardavo e più mi convincevo di quello che stavo pensando.
Genere: Drammatico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo

(Un anno dopo)

Era il primo pomeriggio di un caldissimo lunedì di giugno, e non feci in tempo a finire di mangiare, che mi lasciai cadere pesantemente sul divano di casa mia.
"Casa mia", come amavo quella frase, così corta, eppure così piena di significato. 
Il mese precedente, appena mi ero laureata, avevo lasciato la casa dei miei genitori ed ero andata a vivere da sola. 
Non era un granchè come casa, se casa si poteva chiamare, dato che aveva solo tre stanze, cucina e salotto in un'unico spazio, bagnetto e camera da letto...ma per iniziare andava benissimo.
Lavoravo come guida turistica in centro e lo stipendio non era granchè, ma ero felice.
"Felice è una parola grossa" pensai accendendo la tv e allungando i piedi sul divano.
Dopo un anno pensavo ancora a lui. Pensavo a lui e non ero assolutamente incline a iniziare quel tipo di conoscenza con nessun altro, eppure ero stata più che cocciuta nel respingerlo anche dopo la sua partenza. Infinite volte mi aveva inviato messaggi e mi aveva chiamata, ma io non avevo mai risposto, lo avevo perfino bloccato in modo da non poter leggere i messaggi che mi mandava. Perchè?
Perchè alimentare qualcosa che non avrebbe mai avuto futuro e che non sarebbe mai dovuto iniziare non aveva alcun senso. In fondo erano stati solo pochi giorni.
Scossi la testa e mi costrinsi e smettere di violentarmi psicologicamente con quei pensieri che avevo consumato in quell'anno, mentre continuavo a fare zapping senza guardare realmente cosa passasse nei vari canali.
Stavo per decidere di spegnere, quando incappai in una puntata del David Letterman Show vecchia di una settimana. Storsi il naso e inarcai un sopracciglio così tanto che quasi mi prese un crampo ai muscoli facciali.
Odiavo David Letterman, con le sue battute stucchevoli dette a copione...
Lessi un paio di messaggi sul cellulare mentre sentivo le risate del pubblico sullo schermo.
"....ma diamo il benvenuto all'ospite della serata, uno che di queste cose se ne intende e saprà sicuramente istruirci. Signore e signori, un caloroso applauso a Jamie Dornan!"
La testa mi scattò in automatico verso l'alto, e piantai gli occhi sullo schermo, con il cuore a mille.
Non lo avevo più visto dal giorno in cui era partito, e lo avevo fatto di proposito.
Lo guardai camminare verso il conduttore mentre salutava il pubblico con un sorriso che aveva un non so che di impacciato e stringere la mano di Letterman mentre quest'ultimo gli diceva qualcosa che non colsi.
Mi avvicinai al televisore e mi sedetti a terra coprendomi la bocca con le dita tremanti. "Oh mio Dio".
Jamie si sedette ed iniziò il consueto scambio di battute tra ospite e conduttore per il quale era famoso quel tipo di show. Rimasi con lo sguardo su di lui per tutto il tempo, provando l'impulso di mettermi a urlare dalla disperazione.
"...essere molto stressante come ritmo, immagino. E cosa ti piace fare quando hai del tempo libero?" 
"Beh, le cose che piacciono un pò a tutti..." Jamie lasciò la frase a metà e il pubblico rise. Io no.
Lui scosse la testa ridendo e continuò "Scherzi a parte, viaggio molto, quando ho tempo"
"Ok. Veloce, i tre paesi che hai visitato e che ti sono piaciuti di più"
"Ok. Italia, Australia e Islanda"
"Cavolo, hai parecchio tempo libero allora!" Un'altra risata del pubblico. Letterman continuò "Tutti adorano l'Italia, è un paese bellissimo. Prima di mostrare la clip del tuo nuovo film in uscita la settimana prossima, dicci a cosa pensi quando pensi al tuo viaggio in Italia"
La conversazione stava veramente prendendo quella piega? Mi chiesi, con il cuore che mi martellava nel petto.
Jamie guardò fisso nella telecamera e si fece serio, troppo serio per il contesto in cui si trovava.
"Penso a un pomeriggio, a un bar...e a una ragazza..."
Letterman lo guardò come se stesse dicendo qualcosa di anomalo, e cambiò posizione sulla sedia, improvvisamente a corto di parole.
"Anche se so che quella ragazza probabilmente non vedrà mai questo show..." continuò Jamie serio "...ci tengo a dire che sarò a Roma la prossima settimana per impegni di lavoro, e che andrò in quel bar tutti i pomeriggi".
Rimasi di stucco, poi le lacrime iniziarono a sgorgare prepotentemente dai miei occhi e a rigarmi le guance, appannandomi la visuale e impedendomi di vedere la faccia attonita di quell'idiota di Letterman e Jamie che scoppiava a ridere ed esclamava "Te l'ho fatta Dave!" suscitando una risata generale.
Ma io sapevo perfettamente che ogni parola che aveva prononciato era la pura e semplice verità. Lo sapevo e basta.
Lo amavo, lo amavo da un anno intero, anche se mi ero imposta di smettere di amarlo.
Scattai in piedi e ricontrollai la data della registrazione della puntata, era esattamente di sette giorni prima. Controllai l'orologio: non erano ancora le tre.
Senza pensarci neanche un secondo, mi precipitai fuori sbattendomi la porta alle spalle e rischiando più volte di uccidermi giù per le scale, ma niente avrebbe potuto fermarmi in quel momento.

(Jamie)
Mi sedetti in un tavolo in disparte, ma non così tanto da impedirmi di tenere gli occhi puntati sulla porta, depresso più che mai e sentendomi un idiota. Perchè ero li? Non aveva visto il messaggio che le avevo mandato una decina di giorni prima per avvertirla che sarei stato a Roma, ed era escluso che avesse visto la mia ospitata da Dave, con annessa dichiarazione d'amore solo per lei... non sarebbe mai passata per caso.
Ordinai un caffè, giusto per avere una scusa per rimanere li e rimasi a girarci il cucchiaino dentro per un tempo lunghissimo, considerando soprattutto che il caffè lo bevo amaro...
Mi passai una mano tra i capelli e lo buttai giù in un sorso solo. Controllai l'orologio, erano appena le tre e mezzo. Sarei rimasto almeno altre quattro ore. 
Forse avrei dovuto ordinare qualcosa di più forte, visto lo stato in cui mi trovavo. Non che fosse una cosa nuova, anzi...andava avanti da un anno ormai.
Un dubbio atroce mi assalì improvvisamente, e se dopo la laurea si fosse trasferita? Sbiancai al pensiero, in fondo avevo accettato di partecipare a quella campagna pubblicitaria solamente perchè avrei avuto una scusa per tornare a Roma.
Non ebbi il tempo per continuare a spappolarmi il cervello di domande che la porta d'ingresso si aprì velocemente ed apparve lei.
Sbattei la palpebre più volte, incredulo, e guardandola bene per accertarmi che fosse davvero lei. I capelli scuri erano più corti rispetto all'anno prima, ma non c'era dubbio, era Serena. Era bellissima.
Rimase dritta sulla porta guardandosi intorno, preoccupata e ansante, come se avesse corso.
Balzai in piedi, e fu in qual momento che puntò i suoi occhi marroni su di me, illuminandosi. Mi sentii sciogliere e scoppiare di felicità, mentre avanzavamo l'uno verso l'altra, fissandoci come se uno dei due fosse potuto sparire improvvisamente.
Appena la raggiunsi la baciai famelico, prima che avesse il tempo di dire qualsiasi cosa. Lei mi prese il viso tra le mani e ricambiò il bacio arrendendosi completamente a me. Non so per quanto tempo ci baciammo, in piedi in quel bar, incuranti della gente che probabilmente ci fissava.
-Ti amo- Le dissi, guardandola fisso negli occhi.
-Ti amo anch'io- Cantilenò lei, trattenendo a stento le lacrime -Mi dispiace, io non...-
Le misi una mano sulla bocca, impedendole di giustificare il suo comportamento o qualsiasi altra cosa, non aveva più importanza.
-Questa volta non ti lascerò più andare...- Le mormorai a fior di labbra.
Lei chiuse gli occhi estatica e sorrise -Non smettere mai di dirlo-
La baciai ancora -Non smetterò mai di farlo.-

Fine.

Ciao a tutte ragazze...Si; io avrei finito. So che probabilmente la maggior parte di voi si aspettava che la storia avrebbe avuto qualche capitolo in più, ma che vi devo dire, non sto tanto a pensarci sopra quando scrivo, e mi è uscita così.
Volevo ovviamente che ci fosse l'happy ending per Serena e Jamie, ma non subito, non volevo essere troppo scontata, così ho pensato che un salto temporale di un anno sarebbe potuto essere una buona idea. 
Ovviamente fatemi sapere cosa ne pensate del finale e della storia in generale, mi raccomando! :) ogni parere è più che ben accetto!
Concludo con un GRAZIE ENORME a voi, perchè solo grazie a chi ha seguito la storia e soprattutto ha recensito i vari capitoli mi sono sentita spronata e stimolata a continuare :) un bacione a tutte :*
   
 
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