Octavian era nel suo alloggio al Campo Giove. Stava mettendo in ordine la sua pila di peluche. Perchè lui serviva soltanto a quello, lui veniva cercato solo quando avevano bisogno di consultare gli dei. Persino i suoi fratelli lo odiavano; nessuno riusciva a capire che la sua era soltanto una difesa, ma a forza di fingere era diventato freddo e distaccato davvero. Forse anche cattivo. Adesso non era più nemmeno in grado di controllare le sue azioni: agiva semplicemente nei modi che gli permettevano di continuare ad essere un predatore. Lui lo ricordava bene, quando era appena arrivato al Campo Giove, tutti i ragazzi lo prendevano in giro, perchè era mingherlino e di certo non sembrava una minaccia. Era da allora che aveva costruito quella corazza, solo che così facendo aveva allontanato i pochi che erano diventati suoi amici. Senza nemmeno sapere con certezza quando ci fosse arrivato, si ritrovò al baule dove conteneva tutte le cose della sua vita prima del campo. Prese in mano un vecchio libro intitolato "Harry Potter e il prigioniero di Azkaban". Sorrise amaramente pensando a quanto lui somigliasse a Draco Malfoy: tanti che lo temevano, altrettanti che lo disprezzavano, ma nessuno che lo avrebbe mai amato veramente. Si stese sul letto e cominciò a leggere, per dimenticare la sua vita.