Giochi di Ruolo > Dolce Flirt
Ricorda la storia  |      
Autore: Yutsu Tsuki    20/05/2015    3 recensioni
“«Fammi vedere mentre lo fai» lo senti pronunciare da sopra la tua testa, prima che allenti appena la presa. Estrai il cellulare da sotto la maglietta, dove lo avevi nascosto, e lo posizioni un po’ più lontano dal corpo, in modo che anche lui possa guardare mentre cancelli la foto. Una foto, per essere precisi. Perché non sa che ne hai scattate almeno una dozzina.”
Genere: Comico, Commedia, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dolcetta, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie '~ Devil in Paradise'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A









Hai presente quel momento traumatico in cui tua madre ti obbliga ad andare dal parrucchiere a far spuntare i capelli? Sì, perché loro ti promettono che sarà soltanto un centimetro, ma tu lo sai benissimo che non appena arriverai lì, quello si farà prendere la mano e comincerà a tagliare e a tagliare, come se goda nel vederti soffrire, e da uno che era si trasformerà magicamente in cinque. In cinque dannati centimetri che tu avevi speso mesi a far crescere, persi per sempre e finiti nell’immondizia!
D’accordo, lo ammetti anche tu che forse ora sono un po’ troppo lunghi e più il tempo passerà, più diventeranno ingestibili. Però sono pur sempre i tuoi capelli: avrai almeno il diritto di essere tu a decidere della loro sorte?
Provi a convincere tua madre, ma lei non vuole sentire ragioni.
Allora la supplichi di lasciarli tagliare a te, assicurandole che non farai pasticci e sottolineando il fatto che così facendo non dovrà pagare di tasca sua un estraneo. Come se ci voglia una laurea per prendere un paio di forbici e levare un dito di doppie punte.
Ma lei ovviamente non si fa abbindolare dalle tue speranzose argomentazioni e ti accompagna non troppo gentilmente fuori di casa, facendoti promettere di non tornare prima che il misfatto non sia compiuto e richiudendo la porta dietro di te.
Ti ritrovi ferma come un palo ad un palmo di naso dall’uscio e capisci che ormai non c’è più nulla da fare.

Non appena entri nel negozio ti guardi attorno con afflizione. Le solite vecchiette ciciarano fra di loro e con le shampiste di argomenti profondi quali l’ultimo vip paparazzato mentre si lavava i denti o la nuova marca di calzini che usa Belén Rodriguez.
Una parrucchiera viene verso di te e ti fa accomodare su una sedia vuota. Dopodiché si allontana per andare a prendere i ferri del mestiere e tu ti agiti all’idea di ciò che succederà di lì a poco. Poi qualcosa cattura la tua attenzione.
Riflesso allo specchio davanti a te noti un ragazzo con la fronte corrucciata tutto intento a leggere una rivista di gossip, proprio sulla sedia alla tua sinistra.
Quello alza la testa di scatto e i vostri sguardi si incrociano attraverso lo specchio. Poi lentemente vi voltate a vedervi in faccia.
Per poco non ti viene un infarto.
Il modo in cui salti in aria ricorda quella volta in cui avevate appoggiato un ragnetto sulla spalla di Ambra e lei era schizzata via urlando e sbraitando per tutto il cortile, manco dovesse percorrere la 100 metri.
Seduto di fronte a te, con la testa impastata di tintura rossa ed avvolto in una mantellina in stile fantasmino di Halloween c’è l’ultima persona che ti saresti mai aspettata di incontrare da un parrucchiere: Castiel.
Esplodi in una risata a dir poco straordinaria. Il peggior teppista della scuola, l’incubo di qualsiasi studente e professore, il Dobermann che mai lascia scampo alla sua preda, se ne sta tutto agghindato e comodo a farsi fare la sua bella tinta, posato come una signora di mezza età ed innocuo come un barboncino.
Lo sghignazzamento che ti provoca la vista di Castiel con tutti i capelli appiccicati al cranio e tenuti su da quella materia pastosa è impareggiabile. È talmente esilarante che la pancia ti brucia dal dolore e sei costretta a chinarti a terra per non perdere l’equilibrio.
Lui scatta dalla sedia e getta via la rivista, facendo schizzare qua e là macchiette rosse dalla testa. Il che ti provoca risate ulteriori e senti le lacrime inondarti gli occhi.
Non sa che cosa dire. È rimasto con la bocca aperta e con un’espressione che non gli avevi mai visto in faccia prima d’ora.
A questo punto la domanda ti sorge spontanea: perché non immortalare questo bel momento per poterlo tramandare con tutta sicurezza ai posteri?
Senza pensarci altre volte sfoderi dalla tasca dei jeans il cellulare e prendi a scattare foto a raffica. Castiel si avventa pericolosamente su di te, ma tu lo scansi appena in tempo, facendogli agguantare la sedia al posto tuo e provocando così un tale baccano da destare l’attenzione di tutte le vecchiette.
«Cancellala immediatamente» ti ringhia dopo aver riacquistato l’equilibrio.
«E tu che mi dai in cambio? Sentiamo», lo sfidi, saltando anche tu i convenevoli.
«Non fare la bambina, leva subito quella foto» dice con aria stufata, ma tu non gli dai retta e cominci ad armeggiare col telefono.
Ma prima di inviare l’immagine a tutta la tua rubrica, ti viene un’idea geniale. O meglio, diabolica.
«Lo sai cosa succederebbe se finisse nelle mani sbagliate?» lo provochi staccando per un attimo gli occhi dal cellulare.
«Oh a chi la vorresti mostrare, ad Ambra? Tanto meglio, così la smetterebbe di venirmi dietro.»
«No, non mi sto riferendo ad Ambra» ribatti prontamente, «ma a qualcuno il cui nome comincia per “P” e FINISCE PER “EGGY”!»
Castiel sgrana lentamente gli occhi. Anche se tu non lo puoi sentire, sai per certo che gli è salito un brivido lungo tutta la spina dorsale.
Potevi aspettarti che avrebbe cercato di farti cambiare idea con le parole, ma tu lo sai che non è da lui. Lo conosci troppo bene, ed è per questo che prevedi e riesci a schivare per la seconda volta il suo agguato, facendolo così finire dritto contro un’altra sedia.
In quel momento, in parte coperta dalle imprecazioni del rosso, si sente la voce di una parrucchiera che dall’altro lato del negozio nota quello che sta succedendo e intima: «Castiel, non muoverti o rovinerai la tinta!»
Ma il suo intervento ti distrae e non ti accorgi del terzo repentino attacco del ragazzo, che questa volta va a segno.
Senti una forte pressione da dietro ghermirti le braccia e capisci di essere stata immobilizzata. Comincia a premere contro la tua schiena nel tentativo di strapparti di mano il cellulare, ma tu fai di tutto per tenerlo lontano dalle sue grinfie.
Intanto tutte le persone del negozio osservano la scena abbastanza interdette.
«Lasciami andare!»
«Non ci penso nemmeno. Elimina subito quella dannata foto!»
La battaglia procede a colpi di placcaggi contro il muro e di calci negli stinchi, ma anche se tu ti dimeni come una pazza, la sua stretta rimane ferrea.
Dopo diversi minuti la vicenda prende una piega ormai comica, e cominci a credere che per Castiel quello del cellulare sia solo un pretesto per un morboso e perverso abbraccio...
Nonostante ciò, lui continua a schiacciarti talmente tanto che pensi sia meglio arrendersi, prima di rimetterci qualche costola. «D’accordo la elimino, la elimino...», sogghigni. «Ma lasciami ora: mi stai facendo male.»
«Fammi vedere mentre lo fai» lo senti pronunciare da sopra la tua testa, prima che allenti appena la presa.
Estrai il cellulare da sotto la maglietta, dove lo avevi nascosto, e lo posizioni un po’ più lontano dal corpo, in modo che anche lui possa guardare mentre cancelli la foto. Una foto, per essere precisi. Perché non sa che ne hai scattate almeno una dozzina.
Soddisfatto del risultato, ti lascia finalmente andare, non prima di essersi velocemente strusciato su di te con la testa. Al termine della lotta ti ritrovi cosparsa di grumi di tintura rossa su tutte le spalle.
«Se provi a farne parola con qualcuno» sussurra puntando l’indice verso di te, «considerati spacciata.»
«Oooh addirittura le minacce?» lo canzoni.
Accenna un breve sorriso, per poi tornare a sedersi alla sua postazione.
Non te ne preoccupi più di tanto. Sai che sotto sotto non farebbe mai del male ad una donna.
Anzi, nel rimettere in tasca il telefono pregusti quello che potrà essere un futuro ricatto. Se Castiel dovesse farti un qualsiasi tipo di sgarbo, saprai come difenderti.
Hai le foto. Hai le prove. Praticamente sei intoccabile.
Nell’attesa che l’addetta al tuo taglio ritorni, ti siedi pure tu, libera dall’ansia che prima avevi e appagata per la preziosa opportunità che ti è stata concessa.
E dopotutto pensi che andare dal parrucchiere non sia così male... se sono questi gli incontri che si fanno!





Nuooo Yutsu Tsuki che pubblica una storia?!?! Ma domani piove.
Eh già. Questa volta finalmente ne sono riuscita a concludere una, e sebbene sia una storiella leggera, mi posso dire soddisfatta del risultato.
Ringrazio in anticipo chiunque la leggerà. Spero sia di vostro gradimento ;)

Yutsu



Storia pubblicata su DF: >>click!<<
Il mio profilo su DF: >>click!<<
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Giochi di Ruolo > Dolce Flirt / Vai alla pagina dell'autore: Yutsu Tsuki