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Autore: Drops of Neverland    21/05/2015    2 recensioni
3x03! HisLastVow – L'Ultimo Giuramento | Spoiler! Seconda / Terza Stagione | JohnxMary con accenni Johnlock |
[basata su] «Sherlock è un nome da femmina»
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#One-Shot : «… ma, secondo me, dovremmo iniziare a pensare a un nome da dare a nostra figlia»
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: John Watson, Mary Morstan, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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SHERLOCK IS ACTUALLY A GIRL’S NAME
 
John Watson era seduto sulla sua poltrona, a gambe incrociate, e leggeva il giornale.
«John! John!»
La Signora Mary Watson entrò trafelata nella stanza, tenendosi una mano sulla pancia che custodiva gelosamente la vita di una bambina, e stringendo nell'altra un foglio scritto, pieno di cancellature e disegnini.
«John, dobbiamo parlare.»
Mary si sedette difronte al marito, che aveva appoggiato il giornale sul tavolino davanti a lui, accanto alla tazza di té che stava bevendo in quel momento. Mary  fece la stessa cosa con il foglio che steneva in mano, poi prese le mani di John tra le sue, ed iniziò a parlare, con il suo solito tono, scuotendo la testa, come faceva spesso.
«John, lo so che è presto, e che magari dovremmo aspettare un po’…» fece una pausa che, probabilmente, voleva dar un’aria più seria e drammatica, pensò John. «… ma, secondo me, dovremmo iniziare a pensare a un nome da darle. Insomma, ho qui preparato una lista e… John? Mi stai ascoltando?»
«Eh?» Si era perso e, negli ultimi tempi, succedeva spesso. Con tutto quello che stava succedendo e che era successo, del resto, non poteva certo essere biasimato. Non solo aveva una moglie incinta e piena di ormoni, ma, qualche tempo prima, aveva scoperto che Mary Morstan non era quella che diceva di essere. Quello non era neanche il suo vero nome. Ma era la madre di sua figlia, e l’amava comunque, o alemno così aveva cercato di convincersi.
E poi, poi c’era Sherlock. Col tempo John aveva iniziato a reputarlo esattamente per com’era davvero, ovvero uno psicopatico. Pardon, un sociopatico iperattivo. Era stato per due anni convinto che fosse morto e poi, il giorno in cui avrebbe voluto fare la proposta a Mary, puff, era ricomparso. E ancora non aveva chiaro come avesse fatto a sopravvivere. Poi c’era stato il matrimonio, Janine, la fidanzata di Sherlock, la falsa identità di Mary e l’imminente partenza del detective, che era poi durata solo quattro minuti. Senza contare la ricomparsa di Jim Moriarty, il loro acerrimo nemico, che si era sparato in bocca, ma che era sempre e comunque in circolazione. Perché non poteva avere una vita normale? Ma Sherlock glielo aveva spiegato più di una volta: John era terribilmente attratto dal pericolo. E ne era consapevole.
«Sì, Mary, scusami.» Scosse la testa. Doveva ascoltare. «Dimmi, quali nomi ti piacerebbe dare a nostra figlia?»
«Magari Harriet, come tua sorella, oppure…»
«Sherlock» Le parole gli uscirono di bocca senza pensare, e John si maledisse per quell'atto così impulsivo. Mary rimase per un attimo interdetta. Poi scoppiò a ridere.
«Oh, John, non dire sciocchezze…» Mary ancora si teneva la pancia con la mano, oscillando avanti e indietro leggermente, con l’altra mano appoggiata delicatamente sulla bocca. John, invece, si ritrovò sorpreso nello scoprirsi alquanto irritato da quella reazione.
«Dico sul serio, Mary» replicò, accigliato.
«Non voglio che, quando andrà a scuola, pensino sia un maschio e la prendano in giro» disse Mary, sbrigativa, con ancora un debole sorriso sulle labbra.
«Sherlock è un nome da femmina»
Ecco. Quell’affermazione. Non avrebbe mai creduto che l’avrebbe ripetuta. O perlomeno, non a sua moglie, mentre sceglievano il nome di loro figlia. E, per un folle, singolo attimo, gli balenarono in  mente gli occhi azzurri di Sherlock, ed il suo sorriso mentre cercava di convincerlo a chiamare sua figlia come lui. E ricordò anche la paura che ebbe credendo che non l’avrebbe più visto.
«Non chiamerò mia figlia come uno psicopatico, John»
«È un sociopatico iperattivo»
Mary scoccò lui un’occhiataccia.
«Ci ho provato» E sprofondò di nuovo nella lettura del suo giornale, con ancora un paio di occhi azzurri in mente.



Salve, Sherlockians, grazie a chi è arrivato alla fine di questa cosuccia.
Nulla, era da un po' che la avevo in mente e oggi ho avuto un po' di tempo per scriverla
e betarla. Quindi nulla, mi farebbe molto felice una recensione, e vi prego di segnalarmi 
eventuali errori! E poi guardate, la nota dell'autrice è blu come la sciarpa di Sherlock!
Miss Neverland
  
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