Correva, come non aveva mai fatto prima. Il pericolo era ormai lontano, ma lei continuava a correre. Si era lasciata alle spalle la sua città,
che, in una notte buia e dai silenzi assordanti, priva di Luna, era stata inghiottita dalle fiamme. Il suo amato re Endymion e la sua 
bambina erano morti, nel tentativo di scappare da palazzo; l'unica sopravvissuta era lei, e se ne chiedeva il perchè in quel momento di assoluta disperazione. 
Ma continuò a correre. Improvvisamente si fermò, bloccata dall'improvviso innalzarsi di fronte a sè di una foresta sconosciuta, tanto intricata quanto oscura. 
Immobile, ma ancora tremante, si guardò indietro: in lontananza, Crystal Tokyo continuava a emanare bagliori e fumo, come se fosse una stella nei suoi ultimi 
attimi prima della morte. Tese l'orecchio: poteva ancora sentire le grida di orrore e spavento dei suoi sudditi, mangiati anch'essi dalle fiamme. 
Con esitazione, tolse lo sguardo da quello scenario di morte e si apprestò ad entrare nella foresta.A fatica si fece largo tra i rovi e sentendosi finalmente un po'
più al sicuro, iniziò a camminare; il respiro affannoso risuonava nel silenzio quasi religioso in cui l'ambiete adesso era sprofondato. Si trascinò fino a un lago dalle
acque trasparenti. Si specchiò: l'acqua riflettè il suo volto, prima candido e puro, annerito dal fumo e ferito in più punti; le ombre delle fiamme ancora 
negli occhi e una smorfia di terrore sulla bocca. Entrò in acqua, decisa a pulirsi le stanche membra, ma crollò, presa dalla stanchezza e dai sensi di colpa 
per non aver salvato i suoi cari, dove il lago si faceva più profondo. Abbandonò qualsiasi senso di volontà e si lasciò sprofondare; tutto era perduto,
Crysta Tokyo ormai era finita per sempre, e con lei il regno di pace. Sprofondava nelle acque del lago, ormai le mancava il respiro, ma 
fu allora che una voce si levò dagli alberi antichi e maestosi e una figura dai contorni sfumati si parò dinnanzi a lei. -"Sailor Moon... destati." - ordinò con tono allarmato la figura. 

Queen Serenity riaprì gli occhi con un sobbalzo; si mise a sedere repentinamente sul letto, tentando di riappropiarsi del respiro. Si mise una mano alla gola tanto era il senso di soffocamento che aveva provato. Si calmò. Era nella sua camera da letto a Crystal Palace; Re Endymion dormiva sogni tranquilli accanto a lei. Andò in camera della piccola Lady per accertarsi che fosse tutto in ordine;anche lei dormiva beatamente. Andò alla finestra del grande corridoio degli specchi e si affacciò; la notte era limpida e l'aria frascale dava finalmente un po' di sollievo. Si tranquillizzò pensando che era stato tutto un sogno, anzi un incubo, indotto sicuramente dalle recenti preoccupazioni per ilregno. Dopo anni di pace, la Terra stava attraversando di nuovo un periodo di nuove guerre, carestie e pestilenze. Non era dovuto a nessun nemico esterno stavolta: tutti iproblemi venivano dagli uomini, perchè, se è vero che tanti hanno un cuore puro, altri invece sono assetati di potere, e il Cristallod'Argento non era bastato a mantenere l'armonia. Queen Serenity riusciva finalmente a capire, che la natura egoista dell'uomo, in certi casi, è impossibile da cambiare. Tornò a letto, per tentare di riprendere sonno.


Il mattino seguente, Serenity si svegliò più tardi del solito, mentre la piccola Lady era già a scuola. Re Endymion la salutò con amore, portandole la colazione a letto.

"Serenity hai dormito stanotte? Ti sentivo un po' agitata..." - chiese premuroso.
"Ho avuto un incubo... ed è sempre il solito da un po' di tempo a questa parte. Però stavolta alla fine c'era qualcosa di diverso, un voce... una figura..."
Endymion la interruppe -"Dovresti prenderti un periodo di riposo, ti stai occupando troppo delle faccende del regno e questo ti crea preoccupazioni.
Non puoi tutti i giorni ricevere consiglieri, ministri e governatori. Fai una pausa, te ne prego, o finirai  davvero col perderci il senno. Per oggi mi occuperò io di tutto." -
-"E va bene, se questo ti rende più tranquillo... "- rispose con rammarico Serenity. - "Concedimi però di riunire tutte le guerriere Sailor. Ho bisogno di conferire 
con loro da tempo." Re Endymion mandò così un messaggero per chiamare sulla Terra le guerriere, impegnate a governare e a proteggere (nel caso delle sailor del 
sistema solare esterno) i loro rispettivi pianeti. Arrivarono al crepuscolo, in abiti terrestri, le compagne e amiche di una vita, con cui aveva passato mille peripezie
tutte affrontate con coraggio e valore. Sailor Mercury, Mars, Jupiter e Venus quelle più strette e fedeli; arrivarono anche le solitare e potentissime guerriere del sistema
solare esterno, Uranus, Neptune e Pluto. Mancava all'appello solo Sailor Saturn, la guerriera della distruzione, che non si faceva mai vedere, tranne che per delle rare 
occasioni; solitamente appariva quando un pericolo per il sistema solare era imminente, ma avendo avuto anni di pace, era praticamente sparita. 

Serenity le accolse tutte a braccia aperte e le invitò a raccogliersi nella grande sala del Consiglio.

- "Dopo tanto tempo, sono felice di avervi qui. La Terra e Crystal Tokyo hanno risentito molto della vostra assenza."
- "Se non fossimo partite per stabilire l'ordine sui nostri pianeti sarebbe stato molto peggio credimi Serenity."- rispose Sailor Mercury - "Il Sole negli ultimi tre anni ha avuto un incremento della sua attività e se non avessimo difeso e controllato tutti i pianeti sul posto avremmo avuto delle forti ripercussioni sul Sistema Solare." 
- "Si, so tutto Ami... è stato meglio farvi partire che lasciarvi qui a protezione di un Cristallo che ora come ora non sta facendo il suo dovere, e ogni giorno
   il suo potere si indebolisce." 
- "Com'è possibile Serenity? Ci deve essere per forza una spiegazione, il Cristallo d'Argento non può perdere potere in questo modo..."- Sailor Mars era incredula.
- "Purtroppo è così Rea... non capiamo il perchè neanche noi, io in primis, che ne sono la massima detentrice. Da quando siete partite c'è stato un lento declino...
   gli uomini stanno cascando di nuovo nella malavagità e stavolta neanche il Cristallo d'Argento può far nulla." 
Un senso di tristezza e impotenza calò nella sala, ma Serenity dovette romperlo.
- "Io... vi ho chiamate per un motivo, ragazze. Da un po' di tempo a questa parte ho un incubo ricorrente: sogno che Crystal Tokyo viene rasa al suolo da un incendio, 
   provacato da un nuovo nemico che però non riesco ad identificare. MUoiono tutti, compresi re Endymion e Chibiusa. Io corro e mi ritrovo in una foresta sconosciuta, 
   ci entro e decido di sprofondare nelle acque di un lago, e li rimango. Anche stanotte ho fatto questo stesso identico sogno, ma c'era qualcosa di diverso: una voce,
   dalla foresta, mi ha ordinato di svegliarmi..." 
- "Mmmh... Crystal Tokyo che va a fuoco, un nuovo nemico... Serenity ti posso assicurare in quanto leader delle sailor del sistema solare esterno che in questi tre anni
   non abbiamo mai avvertito la presenza di nemici nei confini del regno. Non credi che sia il frutto delle preoccupazioni riguardanti la Terra?"- rispose scettica 
   Sailor Uranus. 
- "E' quello che dice anche Re Endymion, ma credimi stavolta nel sogno quella voce era così vicina... quasi fosse reale..."- 


Improvvisamente, un boato seguito da un lampo viola illuminò la sala; tutte si coprirono il volto abbagliate da tanta potenza. 
Quando la luce si attenuò, nel mezzo della sala scorsero Sailor Saturn, ma non era in carne ed ossa: era la sua proiezione astrale. 
- "Mia regina,"- si rivolse immediatamente a Serenity - "sono lontana anni luce dalla Via Lattea, e mi trovo nelle profondità dell'universo. Sono apparsa in questa 
   forma perchè devo mostrarvi assolutamente cosa è accaduto, per farvi vedere cosa accadrà." 
Tutte si tirarono indietro, impaurite. Sailor Saturn mostrò loro l'inizio dei tempi, il Big Bang. Nell'immagine successiva la formazione delle stelle e dei pianeti,
del nostro Sole e della Terra. La Terra, nel periodo in cui l'uomo ancora non era presente, dai colori verde smeraldo e blu zaffiro, era bellissima, selvaggia e le sue
creature vivevano in armonia. Ed ecco ciò che nessuno si aspettava: quattro figure dai contorni indistinti la proteggevano, prima ancora delle guerriere sailor e del 
Silver Millenium. Altra immagine, altra storia: appare Marte nei suoi primi secoli di vita. Con grande sorpresa di tutte, Marte era abitabile, e vi scorrevano fiumi impetuosi
e mari profondi. Il pianeta era abitato da alieni uguali agli uomini che avevano fondato una civiltà prosperosa. Ma improvvisamente tutto nella visione diventa cupo: 
i marziani, avidi di potere, attaccano la Terra e distruggono tutto ciò che trovano. Le quattro "protettrici" della Terra scompaiono inghiottite dall'oscurità 
e la visione si chiude in un vortice nero di fiamme e cenere. Nella sala torna a riflettersi la luce della Luna; le guerriere si guardarono tra di loro attonite, mai 
avrebbero creduto che prima del Silver Millenium e prima dell'uomo fossero accaduti tali eventi. Cosa avrà voluto dire Sailor Saturn con questo intervento? E cosa vuol 
dire la frase "Devo mostrarvi cosa è accaduto per farvi vedere cosa accadrà?" ? Tutti questi interrogativi si affollavano nelle teste dei presenti e Serenity non potè che rimanere scioccata da questo ennesimo incubo ad occhi aperti.

Il silenzio fu interrotto da un grido e un pianto improvvisi: Chibiusa, la piccola Lady, aveva visto tutto.