Anime & Manga > Saint Seiya
Ricorda la storia  |      
Autore: Little_Lotte    21/05/2015    15 recensioni
Julian Solo.
Un nome, una maledizione.
Vi siete mai chiesti che cosa si nasconde realmente dietro ad esso?
Beh, l'Incarnazione del dio Nettuno oggi è qui per spiegarcelo... In maniera assolutamente NON seria, sia ben chiaro.
[Fanfiction a tasso comico ma con un umorismo alquanto contorto. Lettore avvisato.. :) ]
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Poseidon Julian Solo
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Questa storia, come il 90% dei deliri che scrivo, è nata in seguito ad una conversazione altrettanto delirante con So_Shiryu e Ladyforseiya_15. Inutile dire che questa storia è dedicata SOLO a loro.
E vi ho già fatto capire l'andazzo della situazione... 

 
Il Julian Solitario
 


Il mio nome è Solo, Julian Solo.

E' un nome del piffero, lo so.

Sapete quante volte mi hanno preso in giro per questo stupido nome? Io credo di aver perso il conto.

La mia intera esistenza è stata duramente segnata sin dall'infanzia, da quando ho imparato per la prima volta a pronunciare il mio nome per intero.

Julian Solo.

Un nome, una garanzia.

I compagni di scuola mi prendevano in giro e non mi facevano mai giocare con loro, lasciandomi sempre in silenzio ed isolato nell'angolino

Da solo.

Per favore, risparmiatevi l'ironia.

Guardate che non è mica semplice vivere serenamente con un cognome del piffero come il mio! Sapeste quante volte, durante le gite scolastiche, mi sono ritrovato in difficoltà.

<< Adesso, da bravi, formiamo le coppie: Julian Solo.. >>

Appunto: Julian, solo.

Sempre da solo, per colpa di questo cavolo di cognome che mi ritrovo.

Credete che io stia esagerando? Chiedetelo al mio maggiordomo.

<< Non se la prenda, signorino Julian. >> mi dice sempre << E' solo una fase, prima o poi passerà. Non si preoccupi se adesso è solo, un giorno non lo sarà più. O meglio, sarà sempre Julian Solo... Ma non sarà più solo, Julian! Comunque basta essere triste, venga qui che la consolo io. >>

Vi chiedete perché ancora non l'ho licenziato?

Sì, anche io.

Forse vi starete anche domandando perché non ho mai pensato di cambiare cognome.

In effetti ci ho provato, ma quando mi sono presentato in comune per il cambio di nome, le cose non sono andate esattamente come speravo.

<< Mi occorrono le sue generalità, cognome e nome. >>

<< Solo Julian. >>

<< Mi spiace, ma mi occorre anche il suo cognome. >>

<< Solo Julian. >>

<< Forse non ci siamo capiti, ho detto che mi occorre il suo nome per intero. >>

<< Ma glielo sto dicendo, io sono Solo Julian! >>

<< Mi scusi, ma non siamo qui a perdere tempo, arrivederci. Avanti il prossimo.>>

Il resto, potete immaginarlo.

E vogliamo parlare di quando devo prenotare un tavolo al ristorante? La scena si svolge più o meno in questo modo:

<< Buonasera, vorrei prenotare un tavolo per questa sera. >>

<< Certamente. A che nome? >>

<< Julian Solo. >>

<< Ah, dunque viene da solo. Il cognome? >>

<< No, non ha capito... Non ho detto che sono solo, ho detto che il mio nome è Julian Solo. >>

<< Ah, quindi non è solo. >>

<< No... Sì... Sì, sono solo ma mi chiamo anche Solo... Ha capito? Julian Solo, solo. >>

<< … >>

<< … >>

<< Non ho capito, dunque lei è Julian Solo Solo? >>

<< Sa che le dico? Per questa sera ordino un pasto a domicilio. >>

Ancora pensate che la mia vita non sia un inferno?

Passo tutto il mio tempo libero in solitudine, dentro quell'enorme casa deserta, a suonare il pianoforte con quell'emerito imbecille del mio maggiordomo a farmi compagnia.

<< Coraggio, signorino Julian... Mi suoni un bell'assolo! >>

Io un giorno lo licenzio sul serio, altroché!

Comunque, con una vita grama come la mia, capite bene che è stato un attimo tentare di fiondarmi sulle piume di Saori Kido. Va detto che, sulle prime, anche noi abbiamo avuto i nostri problemini di comunicazione.

<< Sono Solo... Julian Solo. >>

<< Oh, poverino... E non ha nessuno che si prenda cura di lei? Comunque la capisco, anche io sono orfana. >>

Per poco non la mandavo a quel paese.

Alla fine, in ogni caso, ho preferito lasciar correre; del resto, la ragazza non brillerà certo per acume, ma resta pur sempre un gran bel pezzo di figliola! Insomma, io inizio a corteggiarla, a riempirla di attenzioni, a prodigarmi per lei e a stordirla di complimenti, e alla fine lei che cosa mi dice?

<< Perdonami, Julian, ma ti vedo solo come un amico. >>

Capite bene che, alla fine, mi partono i cinque minuti.

E sì, forse ho un tantino esagerato a rinchiudere quella figliola in una torre che pian piano si riempie d'acqua, ma cercate di capirmi; persino una persona perfettamente equilibrata darebbe di matto se fosse costretta a sopportare tutto ciò che ha patito il sottoscritto.

Che poi, io non sono certo un cattivo ragazzo... Sono solo un po' incompreso, tutto qui.

Oh, no... Sta arrivando quel rompiscatole del mio maggiordomo.

<< Signorino Julian, potrei... Oh, mi scusi! Non sapevo che avesse compagnia, pensavo fosse solo. >>

D'accordo, adesso basta.

Questa volta lo licenzio per davvero.








N.d.A: Pensate che dovrei vergognarmi?
Sì, anche io.
Ho un umorismo di bassa lega, che volete farci... E questo è solo l'inizio.
D'accordo, adesso siete davvero autorizzati ad insultarmi.

  
Leggi le 15 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: Little_Lotte