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Autore: Bea_Prior    21/05/2015    1 recensioni
~ Il diavolo è reale, e non è un piccolo uomo rosso dotato di corna e coda.
Lui può essere bellissimo, perchè è un angelo caduto.. e quello preferito da Dio. ~
Genere: Dark, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La luce del sole che penetrava dalle finestre mi fece svegliare, guardai l'orologio e mi venne un colpo! 'cazzo! sono in ritardo!' sul mio telefono c'erano almeno 5 chiamate da Derek, il mio migliore amico da quando avevo cinque anni, mi preparai in fretta e uscì di casa correndo verso l'esame di scuola guida. "Bene Lola, sai arrivare in ritardo pure al tuo secondo esame più importante!" sorrido a Derek vedendolo preoccupato "tranquillo, non tocca ancora a noi...spero.." Derek ruotò gli occhi e poi sorrise, eravamo entrambi preoccupati per il nostro futuro..io mi ero appena iscritta al corso per specializzandi in chirurgia, Derek lavorava già in una officina per auto, "..ehm..Lola?" una signora molto alta e con un enorme naso a punta esce da un'aula e chiama il mio nome, mi alzo frettolosamente dalla sedia, do uno sguardo a Derek che mi incitava con un cenno di capo, "sono io" la signora sorride e mi fa strada verso una macchina blu elettrico "Bene Lola, cominciamo..." ***************** "Adesso che abbiamo superato entrambi l'esame possiamo festeggiare!!" gridò Derek al tavolo del Pub dove eravamo andati per bere qualcosa e un attimo dopo...boom! stavamo bevendo tequila, al secondo bicchiere un ragazzo si accosta al bancone e inizia una conversazione con Derek, poi sposta lo sguardo verso di me 'cavolo..che occhi..' sento le mie guance andare a fuoco, ma probabilmente è l'effetto della tequila.."Cosa festeggiamo?" sorrido leggermente "abbiamo superato l'esame di guida" Derek annuisce e poi mi prende sottobraccio "è meglio se ti riporto a casa, sei in grado di camminare?" roteai gli occhi "certo che lo sono" sorrisi al ragazzo occhi-blu che ricambiò il sorriso. Appena arrivata a casa mi feci una doccia e iniziai a preparare il pranzo, menre tagliavo i pomodori mi venne in mente il ricordo di mia madre...a lei piacevano tanto i pomodori, li cucinava ogni giorno di estate e due giorni prima dell'incidente mi aveva insegnato a cucinare alcune ricette con i pomodori, si, mio padre e mia madre avevano un volo per Parigi l'estate scorsa ma l'aereo si schiantò prima di arrivare.. nessuno è sopravvissuto, fortunatamente avendo già terminato i miei studi ho trovato un lavoro nel pronto soccorso dell'ospedale e presto inizierò la specializzazione in chirurgia, per tutto questo tempo gli unici due che mi hanno sostenuto in questo difficile periodo sono Derek...e l'alcool. Appena finito di pranzare andai inospedale per il mio turno di pomeriggio. ********************** Appena arrivata iniziai a mettere punti in testa, sulle braccia, in viso, sulle gambe e poi a curare bruciature e ricoverare gente, insomma, le solite cose. In un momento di calma assoluta il mio cerca persone iniziò a squillare, lo spensi ed andai in contro alle ambulanze per prendere i pazienti, riconobbi in una barella il ragazzo occhi-blu "ci penso io" urlai al dottore che teneva occhi-blu "tu prendi lei! donna di circa 30 anni, la sua cartella indica forte trauma celebrale, non è cosciente!" il dottore annuì e mi passò la cartella di occhi-blu. Prendo i guanti e inizio a disinfettare la ferita alla testa del ragazzo "per favore stai fermo, adesso ti faccio questa puntura e ti metterò tre oquattro punti ok?" lui aggrotta la fronte "cosa c'è nel liquido di quella puntura..ehm..Lola?" disse leggendo il cartellino attaccato al mio camice, sorrido "anestesia locale..ehm..Aron" dissi leggendo il suo nome sulla cartella medica. Finito di mettere i punti applicai un cerotto e gli insegnai a disinfettare la ferita in modo che la pelle risulti senza cicatrici e in fine a cambiare il cerotto, poi gli diedi appuntamento per togliere i punti fra tre settimane e gli feci firmare la cartella, in una frazione di secondo mi voltai e vidi Aron che si buttava sopra di me, poi ci fu un'esplosione e il buio. "Mi chiamo Lola Smith, e sono sopravvissuta ad una esplosione, cos'altro c'è da aggiungere..ah si! mia madre e mio padre sono morti in un incidente aereo e se non fosse stato per quel ragazzo, Aron, sarei morta anche io. forza stupido strizza cervelli..mi renda idonea per riprendere il mio lavoro e firmi quel foglio!" lo psicologo dell'ospedale mi da un'occhiata divertita e sospira "mi dispiace..ma non posso renderla idonea, ci vediamo al prossimo appuntamento."
   
 
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