Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: ferny1    21/05/2015    1 recensioni
Londra 1889. Una delle città più fiorenti al mondo, con uno dei maggiori scambi commerciarli. l'industrializzazione è ormai alle porte, tra veicoli e dispositivi che permettono di contattare in tempo reale una persona, è il fiore all'occhiello dell'europa.
Tra tutti i nobili più importanti vi sono i Phantomhive, conosciuto come la nobiltà del male. Ma nella pace dell'era moderna giunge qualcosa di "anormale", una bambina, che a causa di un incidende viene ospitata nella magione Phantomhive. Non può essere definita normale, non ricorda nulla, ma la cosa che sorprende di più il conte ed il suo maggiordomo è l'aspetto di quella bambina.
Ma mentre Ciel cerca di fare chiarezza su quella bimba, qualcosa di misterioso avvolge lei, il suo comportamento ed il suo comportamento.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Shinigami, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fuoco, acqua-cielo e strada
 
 
 
 

“Che caldo…..  c’è caldo….. tanto caldo….. che odore orribile!”
-ti sei svegliata finalmente!- è una voce maschile, ma è strana…. Non è come quelle di tutti….. non sembra di qua…..
-non sai parlare? Hai perso la lingua?- perché tiene gli occhi semi chiusi? non vuoi parlare con questo tipo….
-che mocciosa! Non trovi anche tu Ran Mao?- una donna vestita in modo strano annuisce. Le si vede quasi tutto il corpo….. ti fa paura. Quanto fumo… -COF! COF! COF!- non riesci a smettere di tossire….. tutto questo fumo…. “NO! NO!!! Devo andarmene!” Provi ad uscire, ma non sai dove sei…. nemmeno io lo so.
-che stai facendo?- è di nuovo quell’uomo,
-dove sono?- ti sei convinta a parlare? Hai paura! Non preoccuparti, sono qua, accanto a te.
-finalmente! Benvenuta nella mia casa!- casa? Sembra una topaia puzzolente! Condividi anche tu il mio pensiero,
-chi sei?- la tua voce trema….. non temere, non lascerò che ti faccia del male; guarda…. Ti tengo per mano,
-io sono Lau! E tu? Come ti chiami?- continua a parlare in modo strano…. Perché esiti a rispondere? Di a tutti il tuo bellissimo nome!
-io…. Io….. non lo so- già…… nemmeno io ricordo come ti chiami…..
-non lo sai?- ti chiede sorpreso quell’essere strano;
-no…… non lo so…. Non…. Non mi ricordo-
-uff…. avrai sbattuto la testa…. Sai almeno cosa ti è successo?-
-no- quest’uomo non mi piace….
-non sai come ti sei procurata quelle ustioni?- ustioni? Quali ustioni? Fammi vedere, NO! IL TUO VISO!!
 
 
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-ustioni? Di cosa parli?- chiedo confusa,
-guarda- mi porge un quadrato….. uno specchio! Guardo dentro quel quadrato…. NO!! Cosa mi è successo?! Il mio viso! L’occhio destro…. Sembra mancargli una parte di pelle….. e….. come coperto da un velo bianco…… si vede appena il blu dell’iride…. Però….. chiudendo l’occhio sinistro…. Ci vedo benissimo…..
-cos’hai all’occhio? Perché è bianco?-
-non lo so…..-
-hai paura?-
-sì…. tanto-
-con chi parli?- il tizio strano sembra confuso;
-con lui- dico indicando l’uomo alla mia destra, è alto e molto magro….. ma più di questo non riesco a vedere,
-lui chi?- mi chiede ancora più confuso,
-lui!- ripeto indicandolo di nuovo,
-qua non c’è nessuno oltre a noi- possibile che non lo vede? E proprio davanti ai suoi occhi!
-sarà meglio che riposi…… la stanchezza gioca brutti scherzi- mi sta prendendo in giro?
-ha ragione. È meglio se riposi-
-tu dici? Uff…. va bene-
-bene….. ciao nana- mi ha dato della nana? Ma come si permette!! Uff….. meglio mettermi a letto….. no! Non posso! Devo tornare a casa!
-cos’hai in mente di fare?-
-devo tornare a casa….. devo tronare a casa mia!-
-andiamo-
-tu vieni con me?-
-certo!-
La porta per fortuna è aperta…..ma che posto è mai questo? Appena apro la porta una colta nebbia di fumo si presenta….. tutto questo fumo…. Al fuoco! NO! IL FUOCO NO! AIUTO!!!
Non mi sono accorta di essermi messa a correre, questo posto sembra un labirinto….. IL FUOCO!! IL FUOCO MI RINCORRE!!!! NO!! NO!!!
 
 
 
 
 
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Cosa ti prende piccola? Perché corri? Stai tremando! Calma, ci sono io! Non correre! Aspetta! Una porta! Forse l’uscita! No. È una specie di locanda….. è piena di uomini con qualcosa di strano in bocca, sembra una teiera di legno dal quale esce un intenso odore, ma sembra che quella cosa lasci quegli uomini in uno stato di incoscienza…. Che strani….. sei spaventata da questa vista? C’è ancora più fumo di prima…… copriti il naso… ho paura che questo fumo sia pericoloso per te.
-che posto è? L’inferno?- chiedi spaventata –non è possibile!- cosa fai con le mani? Ti tocchi la fronte poi il petto e infine le spalle con la mano destra…… cos’è? Mi sembra familiare….. ma non capisco…..
-voglio uscire….. dov’è l’uscita?-
-seguimi….. ti conduco io!- nemmeno io so dov’è…. Ma la troverò ad ogni costo. Avanziamo in mezzo a questo schifo, ci sono anche delle donne, simili a quella di prima, che si muovono sopra di loro.
-non guardare, non è spettacolo per una bambina di 7 anni-
-cosa stanno facendo?-
-non lo so. Guarda! Forse quella è un’ uscita- indico una grande porta di legno, è molto consumata, mi chiedo come faccia a stare ancora al suo posto, più ci avviciniamo più quella porta mostra vari segni, non solo del tempo, ci sono vari buchi, come se l’hanno colpita con un pugno o qualcosa.
Piccola! Cosa ci fai ferma davanti a quel fuocherello? Perché tremi?
-cosa ti prende?-
-il fuoco! Il fuoco! IL FUOCO!!!!!!-
-non ti agitare, siamo quasi arrivati. Dammi la mano- cerco di prendere la tua mano….. ma non riesco ad afferrarla, la trapasso ma non la prendo, perché?
-il fuoco! IL FUOCO! MI VUOLE MANGIARE!!!- cosa? No. Non lo farà,
-andiamo. Ci siamo quasi- finalmente ti muovi, fai un passo indietro incerto, ne fai un altro e un altro ancora, fino ad allontanarti da quel fuocherello; tutti ti guardano, ti muovi verso desta e poi avanzi stando attenta di non avvicinarti al fuoco. Finalmente sei davanti quella grande porta, non riesci ad aprirla? È troppo pesante, prova a tirare verso destra, no! Non tirare verso di te. Sì. Così, trascina la porta verso destra. Si è aperta!
 
 
 
 
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Finalmente posso uscire da questo inferno! Soltanto due passi e sarò fuori!
Mio dio! Che…. Che posto è mai questo? Davanti a me c’è una distesa di acqua…… tantissima acqua…… cosi tanta che si congiunge col cielo….. si mescola con l’azzurro del cielo e diventa un'unica cosa……. Tra me e il cielo…. C’è una specie di strada, attaccata a questa grande strada ci sono attaccate delle cose gigantesche, sono posate sull’acqua, ma non vanno giù, hanno una forma davvero bizzarra, sono di legno, sembrano delle case, ma hanno una cosa enorme in messo, sembra quadi un albero, solo che non hanno i rami. Davanti a queste cose bizzarre ci sono tantissimi uomini, tutti grossi quanto un armadio, che salgono e scendono da quelle case, alcuni trascinano dei secchi giganteschi chiusi da entrambe le parti, altri trasportano tantissimi sacchi, altri ancora sono su una di quelle cose e tirano delle corde. Non ho mai visto nulla di simile….. poi sono anche vestiti in modo stranissimo. Hanno dei pantaloni scuri e stretti, la camicia ha tante righe……. Ci sono anche delle donne là sotto, anche loro vestite in maniera strana, la loro gonna è gigantesca, sembra la chioma di un albero per quanto è grande, il sopra dell’abito è come se fosse fatto di legno per quanto è rigido, non è morbido come i mie vestiti.
Magari avvicinandomi potrei capire qualcosa. Faccio un passo alla volta.
-scusi….. signora-
-mmh? Cosa c’è piccola? Ti sei persa?-
Fatico a capirla……  annuisco semplicemente
-dov’è la tua mamma?-
-non lo so…. Sa dirmi dove sono?-
-ma certo. Siamo al porto, per l’esattezza nella zona est  commerciale-
-al cosa?- porto? Che cos’è un porto?
-al porto. Perché quella faccia?-
-cos’è un porto?-
-come? Mi prendi in giro?-
-no-
-bambina è questo qua il porto- mi risponde indicando la strada e il cielo-acqua.
 
 
 
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Porto? Mai sentito…. Però….. quelle cose….. si…. Sono barche…..
-e quelle cose, che cosa sono?- chiedi a quella donna indicando le barche,
-quelle? Quelle sono barche- ti guarda preoccupata, meglio andarcene….. ma dove.
-e come si torna a casa?-
-come? Dove abiti?-
-ecco…… non ricordo……-
-eh?!.... che…. Ora devo andare…… ciao piccola- si sta allontanando velocemente.
-dove stai andando?-
-non lo so…. Ma non voglio restare qua-
-va bene….. magari troviamo qualcosa-
Ci incamminiamo dentro una stradina. Non ho mai visto cosi tante persone in un solo posto e quante case….. è immensa!
Sono già tre ore che camminiamo sotto il sole senza sosta. Stai morendo di caldo, lo sento.
Londra….. questo è il nome di questo posto….. lo hanno già detto 7 persone….. sembra non finire più.
Ecco l’ennesima strada, scendi l’ennesimo strano gradino che divide la strada, fai un paio di passi .
-ATTENTA!!!!!- due cavalli attaccati ad un carro, uno dei tanti che abbiamo già visto prima, ti prendono facendoti cadere a terra priva di sensi.

  
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