22/05/2015
1 recensioniHo scritto questa storia in memoria del terremoto del 20-29 Maggio 2012 che ha colpito l'Emilia, quindi nella storia ci sono anche gesti compiuti da tutti i terremotati.
Buona lettura!
Scossa
Merlino stava lucidando l'armatura di Artù quando sentì la terra tremare sotto i uoi piedi. Agitato, balzò in piedi e corse nella stanza del principe.
Artù non c'era e nel castello era rimasto solo lui. Si avviò verso l'uscita quando la terra tremò ancora. La parete crollò davanti a lui facendolo cadere a terra e perdere i sensi.
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Artù dopo aver controllato che fossero usciti tutti andò da Gaius. << Come state? >> Chiese. << Stiamo bene Sire, non si preoccupi. >> << Ci sono feriti? >> Domandò poi il biondo. << Sono una decina, ma non sono gravi. >> Artù si guardò intorno << Dov'è Merlino? >> Gaius lo guardò << Conoscendolo vi starà cercando >> Dopo qualche minuto entrò Gwen << Non troviamo Merlino! Una parte dell’entrata è crollata e ci impedisce di entrare! >> Gaius prese parola << Forse non è riuscito ad uscire in tempo. >> Artù uscì e diede l’ordine di cominciare a togliere le macerie e di finire il prima possibile.
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Merlino aprì gli occhi, la prima cosa che vide furono le roccie che lo circondavano, poi cominciò a ricordare cos’era successo. “Spero che stiano tutti bene...” Si guardò in giro alla ricerca di una via d’uscita, senza però trovarla. Provò a fare un’incantesimo ma la stanchezza si faceva sentire e non riusciva a concentrarsi. Si sedette per terra, racolse tutto il fiato che aveva e cominciò ad urlare “Forse mi sentiranno....spero.” Dopo qualche minuto la gola cominciò a fare male e rimase in attesa di sapere se qualcuno lo aveva sentito.
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Erano passate ore orma e non erano ancora riusciti a far uscire Merlino. Arthur camminava avanti e indietro e il medico di corte non resistette << Sire, calvatevi! >> Disse<< Vedrete che andrà tutto bene! >> Purtroppo il biondo non riuscì a calmarsi e chiese << Quanto può resistere? >> Gaius si fece pensieroso << Senza cibo ne acqua? Forse tre o quattro giorni >> Sospirarono sperando per il meglio.
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Merlino cominciò a sentire lo stomaco brontolare. Aveva sete e fame. Non riusciva a capire quanto tempo fosse passato. Cominciò a pensare a Gaius, a Gwen e ad Artù. Era stanco, non riusciva a tenere gli occhi aperti e voleva solo dormire. “Devo restare sveglio” Pensò “Devo resistere”.
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Passarono due giorni e finalmente riuscirono a togliere abbastanza macerie da poter osservare all’interno. Artù venne fatto chiamare e la prima cosa che fece, fù cercare Merlino. Lo vide seduto in un angolo, la testa appoggiata ad un masso e gli occhi chiusi. Era ricoperto di polvere e sembrava ancora più pallido di quello che era normalmente << Merlino! Mi senti? >> Mentre gli uomini toglievano altre roccie Artù andò ad avvisare Gaius e Gwen. Li trovò poco distanti intenti ad aiutare alcune persone. << Lo abbiamo trovato trà qualche ora riusciremo a tirarlo fuori! >> Gaius abbracciò Gwen e insieme al biondo tornarono all’entrata del castello. Dopo qualche ora riuscirono a rimuovere tutte le macerie e Gaius,Artù e Gwen corsero da Merlino. Controllarono subito se fosse ancora vivo e tirarono un sospiro di solievo quando il medico sentì il battito, anche se debole.
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Merlino era confuso. Si era svegliato da un paio di minuti e quando gli occhi riuscirono a distinguere i tratti della stanza, si accorse che non era circondato dalle macerie, ma era nella sua stanza. Era stato pulito e coperto con una coperta pesante. Poco dopo vide la porta aprirsi e la testa di Gaius spuntare e sorridergli. Il medico si avvicinò a lui. << Come ti senti? >>Chiese << Sono stanco >> Rispose sbadigliando. << Quanto ho dormito? >> << Due giorni. Vestiti così faccio entrare Artù. >> Disse << No, vado io di là! >> Stava per dire qualcos’altro, ma si fermo e Gaius chiese << Cosa c’è Merlino? >> << Ho fame! >> Il medico sorrise. Dopo poco uscirono dalla stanza ,il principe lo abbracciò e poi lo lasciò mangiare. Nel frattempo si raccontarono ciò che era successo ( Naturalmente Merlino saltò la parte dell’incantesimo non riuscito). Alla sera, prima di andarsene, Artù disse << Vedo che domani puoi tornare al lavoro! >> e Merlino rispose << Si,si! Certo! >> Sorrisero e Artù riprese << Riposa ora. >> Merlino annuì.
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Il mattino seguente ci sarebbe stato un gran lavoro. Il popolo si unì per aiutare a costruire nuove case, aiutare i feriti, aiutare a cucinare er chi non aveva un posto dove stare. Si aiutavano a vicenda, e a Camelot le persone diventarono più unite che mai.
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FINE
Spero che vi sia piaciuta, io ogni caso fatemi sapere. Sono ben accettate recensioni di tutti i tipi. Grazie per aver letto e alla prossima.
Baci!!!