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Autore: Final_Sophie_Fantasy    22/05/2015    7 recensioni
Il Fato creò gli Dei; gli Dei l'Universo. La pace saturò in guerra; la guerra frantumò mondi e li convogliò in una dimensione. Un ciclo destinato a durare in eterno, Armonia e Discordia in lotta tra loro. Guerrieri convocati per porre fine al conflitto. Al tredicesimo ciclo, lo scontro sembra giungere al termine con la sconfitta della Discordia. Ma poiché senza l’ordine non si distinguerebbe il caos, senza quest’ultimo il primo cesserebbe. Così Shinryu tornò a purificare i guerrieri, invocati di nuovo a combattere al fianco dell’Armonia e della Discordia. Ma questa volta agli Dei è sfuggito qualcosa… o qualcuno…
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Aggiunta Copertina
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Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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All’origine ci fu il Nulla, nella sua vastità infinita. Poi una volontà, chiamatela Destino o Fato, generò gli Dei. All’apparenza, come ce li immaginiamo noi uomini, questi non si presentarono mai come viventi, rimasero sempre nell’immaginario. Figure astratte, la cui presenza la si avvertiva solo ed esclusivamente in particolari momenti. Dai popoli più antichi, Greci, Romani e via dicendo fino ai nostri giorni, gli uomini hanno sempre pregato e venerato, chi più chi meno, queste figure. Rappresentate come potenze della natura, signori degli elementi, governatori assoluti dell’universo. Chi crede in uno, chi crede in cento. Essi sono uno solo, essi sono migliaia. Tuttora non si capisce quanti siano essi. Forse sono tanto vasti quanto l’immaginario dell’uomo, forse non esistono e i mortali pregano per niente.

Armonia e Discordia stanno al principio di tutto, come dicono molti. L’ordine e il caos sostentano l’equilibrio dell’Universo. Senza uno non esiste l’altro. Senza l’ordine non si distinguerebbe il disordine, senza quest’ultimo cesserebbe il primo. Una cosa tiene l’altra. E nessuno si è mai chiesto cosa succederebbe se questi due elementi entrassero in conflitto. Cosa accadrebbe se gli Dei che comandano l’Armonia e la Discordia decidessero di darsi battaglia? Quale catastrofe attraverserebbe le galassie dell’Infinito? Si penserebbe a scontri di grandezza inaudita, l’incalcolabile che lotta. E invece, questi due Dei, decisero di svolgere le cose nel piccolo e nel grande allo stesso tempo. La loro temibile volontà frantumò pezzi di mondi e li convogliarono in un’unica, confusionale dimensione, incastrando le varie schegge come un puzzle. Ora il campo di battaglia era stato preparato.

Combatterono, divinità contro divinità. La dimensione venne segnata dal loro scontro che s’inacidì con il passare dei millenni. Gli Dei interrogarono il volere del Fato: il conflitto era destinato a durare in eterno. Dunque, una guerra che mai avrebbe trovato fine, poiché Armonia e Discordia desideravano prevalere l’uno sull’altro me senza riuscirci: senza uno non poteva esistere l’altro. Invano la bilancia sarebbe stata sbilanciata, quella sarebbe tornata alla sua posizione. Le forze s’eguagliavano, nessuna pesava troppo dell’altra. Ma mai i due Dei vollero accettare questo e lo scontro continuò a trasudare dall’origine dei tempi fino all’eternità.
Fu allora, in quel tempo, che gli Dei decisero allo stesso tempo, inconsapevolmente, di mettere in atto la stessa arma per rompere quel ciclo di lotte. Presero una scelta che influenzò il destino di ogni universo. Vollero invocare pedine da usare per la loro guerra, mutare esseri viventi in armi per combattere. Ma subito una grande volontà li fermò, imponendo loro un patto: gli Dei avrebbero invocato al loro fianco i soldati che desideravano e li avrebbero governati. Ma alla sconfitta dell’altro, l’equilibrio sarebbe stato mantenuto grazie all’azione di una creatura originaria del Nulla: Shinryu, il Drago Purificatore. Questa creatura aveva tale potenza che da alcuni veniva ritenuta un Dio, ma mai i suddetti simili lo considerarono tale. La bestia divina aveva il potere della rinascita e, secondo il patto, Shinryu avrebbe purificato e fatto rinascere ogni singolo partecipante allo scontro, Dei compresi, causando la perdita di memoria ad ognuno di essi. Solo i vincitori del primo scontro si sarebbero riguadagnati i ricordi e la consapevolezza di tutta la storia dietro quello scontro. Ma se a morire fosse stato uno dei due Dei, le pedine sarebbero svanite con loro. I due contendenti accettarono, poiché non avevano altra scelta, sicuri che all’inizio del nuovo ciclo la vittoria si sarebbe comunque presentata e avrebbero riguadagnato le memorie.
E così, al termine di quel ciclo, Shinryu purificò i due Dei mentre questi con tutte le loro forze strappavano violentemente ai mondi le loro creature natie per chiamarle alla guerra.
Un nuovo ciclo ebbe inizio e, come previsto dal patto, Dei e guerrieri furono privi di memorie sul loro passato, sui loro mondi originari, su tutto ciò che veniva prima di quella dimensione che mutava la sua geografia e come paesaggio mostrava lande tanto diverse da far nascere timore. Le creature di quel mondo vagarono a lungo come anime smarrite e furono solo gli Dei a riprendersi e allungare la mano su coloro che sceglievano di prendere. Come bambini che litigano per una bambola, così l’Armonia e la Discordia si giocarono le pedine. A schieramenti fatti, lo scontro ebbe inizio. I guerrieri dell’ordine e del caos combatterono. Molti di entrambi gli schieramenti caddero e con la loro morte, i guerrieri tornarono ai loro mondi, in attesa della conclusione del ciclo, così che i frammenti dei mondi tornassero al loro posto. E nessuno sapeva che la fine era destinata a non arrivare. I morti avrebbero atteso invano.

Il primo ciclo nessuno sa quanto durò ma il verdetto finale fu la vittoria schiacciante della Discordia.  Shinryu purificò e ai vincitori del primo scontro venne ridata memoria e svelata la verità di quell’eterno conflitto. Ma Shinryu, per ordine del Fato, non ridiede i ricordi né con la Purificazione svelò la verità al Dio della Discordia. Solo i suoi guerrieri vantarono quella restituzione.
Inoltre, parte dei guerrieri che avevano combattuto nel primo ciclo ed erano caduti non si ripresentarono alla Rinascita. E così, ciclo dopo ciclo,  purificazione dopo purificazione, i guerrieri di entrambi gli schieramenti svanirono lasciando nei compagni solo un flebile ricordo che svaniva con la Purificazione successiva. Le file andarono a decimarsi, da migliaia che erano, divennero sempre meno, fino a raggiungere l’esiguo numero di una decina di soldati per ciascun Dio. Fu allora che il Dio della Discordia decise di mettere in atto uno stratagemma per ingrossare le sue file e garantirsi la vittoria. Aprì un varco sul Nulla, denominato Crepa, da cui creò cloni dei guerrieri invocati. Vennero chiamati Manikins. Creature all’apparenza invincibili, con forze sovrumane, che uccidevano senza pietà, a sangue freddo. Chiunque si metteva sulla loro strada, cadeva. E con questi nuovi soldati che ogni giorno uscivano dalla Crepa, la Discordia parve squilibrare la bilancia dell’Equilibrio Universale.
Solo nel dodicesimo ciclo si ebbe una svolta, quando i guerrieri dell’Armonia vennero informati sotto tradimento da un guerriero della Discordia. Gli Dei non sanno di preciso cosa accadde in seguito, poiché la lotta eterna col tempo era lentamente scivolata nell’opacità, svanendo dai pensieri delle altre divinità, stanche della solita guerra. Si sa solo che i guerrieri invano tentarono di cambiare qualcosa prima che il ciclo concludesse. Ma furono proprio loro a porne il termine, morendo nel vano tentativo di eliminare per sempre i Manikins dalla loro dimensione e di distruggere la Crepa. Morirono tutti e pare che fu solo la indomabile e intensa volontà dell’Armonia a salvare i suoi guerrieri, poiché, sembra, fra la Dea e i suoi prescelti fossero nati rapporti più intensi che quelli di un servo davanti al suo signore. Quasi un rapporto di amicizia fondato sulla pietà che provavano l’uno verso l’altro per il loro triste destino di cadere e rinascere in eterno. La coscienza e il cuore, infatti, non li avevano mai abbandonati.
Il tredicesimo ciclo iniziò. La Dea dell’Armonia venne informata dagli alleati della Discordia ciò accaduto nel ciclo precedente, poiché lei aveva perso i ricordi nella Purificazione. Sin dall’inizio, prima del risveglio dei suoi soldati, la Dea decise le sorti di quello scontro e appena svegliati rivelò loro un’informazione di enorme importanza ma che non approfondì, lasciando tutto sospeso sull’ambiguità: esistevano dei Cristalli che erano capaci di annientare le forze della Discordia e di eliminare il Dio stesso. Il compito dei guerrieri era cercarli e con quelli porre fine al conflitto per sempre. L’inizio fu difficoltoso, poiché le varie nemesi della schiera opposta li ostacolarono, conoscendo la forza dei Cristalli che era capace di annientare il loro padrone e di conseguenza loro. Trovati i Cristalli il destino della guerra sembrava poter cambiare. Così fu, ma seguendo un’altra strada. Il Dio della Discordia annientò la Dea che si era sacrificata di sua spontanea volontà. Secondo il patto stabilito, i guerrieri dell’Armonia sarebbero dovuti perire insieme a lei. Invece, i Cristalli furono per loro fonte di vita, poiché essi erano parte della Dea e lei era morta solo fisicamente. Il suo animo era rinchiuso nelle gemme che i guerrieri custodivano con loro. Compreso il loro compito, i guerrieri viaggiarono nella dimensione che lentamente collassava nell’oblio, dominata ormai solo dalla volontà del Dio della Discordia. Con il potere dei Cristalli, sconfissero la divinità oscura e il tredicesimo ciclo si concluse. Shinryu riportò i guerrieri ai loro mondi e i frammenti incastrati fra loro della dimensione tornarono al loro posto.
Armonia e Discordia pesarono allo stesso modo sulla bilancia per molto tempo. Ma quando una delle due si sbilanciò troppo, pretendendo nuovamente il controllo assoluto, le due divinità rientrarono in conflitto. Il patto stabilito dalla Volontà venne rimesso in atto. Di nuovo dai diversi mondi degli universi vennero strappati via frammenti e guerrieri. Il Drago Purificatore uscì nuovamente dal Nulla, spalancando le ali dorate. Il suo ruggito imperversò nell’Universo mentre il quattordicesimo ciclo dello scontro tra la Dea dell’Armonia, Cosmos, e il Dio della Discordia, Chaos, rinasceva per continuare nell’eterno.
   
 
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