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Autore: Sparklyeyething    22/05/2015    5 recensioni
Ho già visto questa scena tante volte, e ogni volta è sempre come la prima. La stanchezza della giornata si dissolve, lasciandomi imbambolato davanti al divano ad osservare questo scambio di effusioni tra mamma e figlia mentre la casa inizia a riempirsi del tuo inconfondibile profumo e di un nuovo tepore che neanche il camino di nuova generazione riesce a trasmettere.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Il rumore delle chiavi che girano nella serratura della porta di casa interrompe il nostro consueto appuntamento serale sul divano. In un altro momento avrei maledetto chiunque avesse varcato la soglia proprio in quell’istante di quiete domestica dove adoro crogiolarmi prima di chiudere gli occhi, ma oggi no, oggi quel rumore è una delle melodie più dolci che le mie orecchie abbiano mai udito. Sollevo lo sguardo dalla pagina del libro di favole che stavo leggendo a bassa voce e sulle mie labbra compare un sorriso involontario di trepidazione. La porta si apre e mi alzo dal divano, ma due gambe agili e sottili mi tagliano la strada, accompagnate da un gridolino di eccitazione:”Mamma!” La tua testa fa capolino dallo stipite, il tuo viso è subito coperto dai lunghi capelli mentre ti chini per sollevare da terra tua figlia e stringerla a te. Lei allaccia le braccia intorno al tuo collo e ti accarezza di tanto in tanto la guancia con le sue manine paffute, con un sorriso tanto grande da mostrare i suoi primi quattro dentini da latte. Sei talmente stanca e sopraffatta dalla gioia di stringerla tra le sue braccia che riesci solo a sussurrarle “Amore mio” contro la guancia.
 Ho già visto questa scena tante volte, e ogni volta è sempre come la prima. La stanchezza della giornata si dissolve, lasciandomi imbambolato davanti al divano ad osservare questo scambio di effusioni tra mamma e figlia mentre la casa inizia a riempirsi del tuo inconfondibile profumo e di un nuovo tepore che neanche il camino di nuova generazione riesce a trasmettere.
Ancora adesso non faccio a meno di pensare alla prima volta che ho percepito un calore molto simile, mentre tu eri abbastanza vicina a me da sussurrarmi “You have no idea”, mordendoti il labbro inferiore con il tuo solito fare malizioso. Da quel giorno quella sensazione di gioia cosi pura da essere quasi puerile non mi ha mai abbandonato. E’ nel bicchiere di caffè che non abbiamo mai smesso di condividere la mattina e nei calici di vino che facciamo tintinnare la sera prima di rilassarci sul divano, nella ruga che si forma sulla tua fronte quando sei concentrata e in quella che segna tua guancia quando sorridi, nel rumore dei tuoi tacchi quando ti sento arrivare alle mie spalle, nella tua coda di cavallo disordinata quando ti svegli presto per preparare la colazione e nel sorriso involontario che fai quando ti lascio dormire ancora un po’.
Potrei continuare per ore, ma sei stanca e hai le braccia occupate, cosi decido di scollarmi da quella posizione e venirvi incontro. “Ehi!” Mi sorridi tra i boccoli castani della piccola e io ti accolgo con il mio sorriso migliore stampandoti un bacio sulla guancia e sussurrandoti “Bentornata mamma!” all’orecchio. Proseguo per recuperare il piccolo bagaglio che giace ancora fuori alla porta e lo trascino dentro.
“Spero che tu abbia fame perché oggi ci siamo cimentati in una nuova ricetta!” E strizzo l’occhio alla piccola Jo che mi sorride di rimando e annuisce contenta. Tu mi guardi mordendoti il labbro inferiore e non riesci a trattenere un sorriso “Non mi è stato difficile immaginarlo” e cosi dicendo, passi il dito della mano libera sulla punta del mio naso cancellando una virgola di farina. Sorrido e mi rivolgo a nostra figlia che ci guarda divertita “Che ti dicevo Jo? La mamma sarà anche diventata senatrice ma non smette mai di giocare alla detective migliore di New York” Ridete entrambe, un suono dolcissimo al quale mi unisco anche io. “Però stasera la detective migliore di New York è troppo stanca per mangiare, metto a letto lei e poi vado a dormire anch’io…ti dispiace?” Mi guardi e leggo il senso di colpa nei tuoi occhi, ma ricordo ancora bene le giornate al distretto talmente piene da farti crollare sul divano con le scarpe ancora ai piedi. “Assolutamente no, domani sarà più buona!” Ci scambiamo un altro sorriso complice, mentre la piccola inizia a reclamare l’attenzione della mamma indicando il libro sul divano alle nostre spalle “Un altro libro, Castle?!” Lo sapevo, non sei mai troppo stanca per rimproverarmi qualcosa! “Ehi, non è colpa mia se è un’avida lettrice come sua madre!” Scuoti la testa e posi la bambina per terra, prendendole la mano per lasciarti guidare verso il libro. “Anche se dormo in piedi, non riuscirai a farmi ammettere che sono una tua fan!” Ci risiamo, la solita testarda! Sorrido rassegnato e vi seguo mentre ti inginocchi all’altezza di Jo e osservi la copertina. La piccola ti indica gli animali raffigurati, pronunciando i loro versi. “Brava, amore!” Sorridi compiaciuta dei progressi della bambina e le stampi un altro bacio sulla tempia. “Andiamo a leggerlo nella tua cameretta, che dici?” “Si si si!” Esclama Johanna fin troppo eccitata per prendere sonno. Le racconto favole della buonanotte da prima che nascesse, mentre tu, che sei decisamente la più mattiniera di casa, preferisci svegliarla persuadendola a lasciare il cuscino con le tue magiche carezze. Un privilegio del quale godo anche io durante quelle mattine in cui puoi prendertela comoda.  Ma Jo è più determinata di sua madre, e stasera le è bastato un solo sguardo per richiedere la tua presenza accanto alla culla. Ti alzi in piedi, mentre Jo raccoglie il libro e solleva le braccia verso di te che prontamente la prendi in braccio senza mai smettere di sorridere. Jo stringe il libro con un braccio mentre con l’altro si stringe al tuo collo nascondendo il suo viso nei tuoi lunghi capelli. Mi raggiungete mentre ancora sistemo gli ultimi giocattoli sparsi per casa e reduci di un pomeriggio sul pavimento a costruire torri e a preparare il tè delle principesse. “Ciao papà!” Mi sollevo al richiamo della mia piccolina per scoccarle un bacio sulla guancia “Buonanotte principessa, domattina voglio sapere la fine di questa storia!” Dico indicando il libro. Jo sorride e annuisce. “Buonanotte papà!” anche tu mi saluti con uno sguardo dolcissimo, ma appena mi sporgo per dare un bacio anche a te, ti sei già voltata in direzione del corridoio ancheggiando in quel modo che mi fa girare la testa.
Sapevo già che Jo aspettava da troppo tempo il ritorno della mamma per lasciare che il sonno la privasse di qualche altro minuto con lei, ma è mezzanotte passata e decido di affacciarmi per controllare che tu non ti sia addormentata prima della bambina. Mi avvicino con passo felpato, attento a non fare troppo rumore. Apro la porta quanto basta per scorgerti seduta sulla poltrona accanto alla culla vuota. Johanna è comodamente adagiata sulle tue gambe, con la testa sul tuo petto e la manina intrecciata alla tua. Il libro è per terra, stasera la presenza della mamma è il miglior modo per concludere la giornata. Le tue dita giocano con i ricci ribelli di tua figlia, sfiorandole la fronte, il naso, il mento, mentre le tue labbra le sussurrano le parole della loro nenia preferita. Jo si perde nel tuo sguardo e si lascia guidare verso il mondo dei sogni.
Vi lascio godere di questi ultimi istanti insieme e mi dirigo in camera da letto, felice di potermi addormentare con quell’immagine impressa nella mente.
Ripenso a quando eri solita sedere su quella poltrona da sola, la mano sulla pancia che disegnava ghirigori con le dita mentre il tuo sguardo si spostava dal soffitto color lavanda alla culla di Alexis che insieme avevate deciso di recuperare e preparare per accogliere la piccola Castle. In quel momento tutti i problemi, le paure e le preoccupazioni di una impavida detective con poca esperienza con i bambini scomparivano lasciando spazio alla consapevolezza di potercela fare. Lo leggevo nel tuo sguardo, quando l’hai stretta per la prima volta a te, che tutti quegli interrogativi non significavano più nulla e che l’avresti amata come Johanna Beckett ti ha amato fino al suo ultimo respiro.
Mi corico sotto le coperte e chiudo gli occhi assaporando il momento in cui ascolterò il fruscio delle lenzuola accanto a me e il tuo respiro regolare. “Già stanco, Castle?” Esito prima di aprire gli occhi, ho paura che sia un sogno. Sei in piedi con la schiena appoggiata allo stipite della porta, le braccia incrociate e un sorriso enigmatico sulla bocca. Mi tiro su con i gomiti e ti sorrido “Senti chi parla!”. Ti guardi intorno, fingendo di chiederti se la mia risposta fosse riferita a te, poi torni a fissarmi, sollevando un sopracciglio. Lentamente porti le mani al primo bottone della camicia e lo estrai dall’asola, continuando a sbottonare l’indumento mentre avanzi verso di me. Mi sollevo quanto basta per cingerti la vita con le braccia e trascinarti su di me, mentre tu ridi sommessamente per non svegliare la bambina. Mi sfiori la guancia con la punta del naso, il tuo profumo mi pervade le narici e le mie dita sfiorano la tua schiena, soffermandosi sul gancetto del reggiseno. Ti siedi a cavalcioni sulle mie gambe e le tue braccia dietro la mia nuca mi attirano per il bacio che aspettavo da giorni. Ti stringo forte a me, mentre le nostre lingue danzano frenetiche e le nostre mani affondano nei capelli, per impedirci di staccarci. Il sonno e la stanchezza possono decisamente aspettare, sei tornata. Quando il bisogno di ossigeno si fa impellente ci allontaniamo quanto basta perché le nostre fronti restino attaccate. Chiudi gli occhi e mi sussurri sulle labbra “Mi sei mancato anche tu!”
You were right, I had no idea.
 
 
 
Ciao a tutti! Avevo questa one shot nel cassetto da un po’ di tempo, ho sempre sognato di vedere Beckett nei panni di una mamma in carriera affettuosa e premurosa nei confronti della sua bambina…e del suo marito bambinone xD. Confido nella capacità dei nuovi show runners di esaudire i nostri sogni. Ringrazio in anticipo coloro che dedicheranno qualche minuto alla lettura di questa ff, e attendo le vostre recensioni J A presto con una nuova storia! *Feed the birds*

   
 
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