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Autore: Arialamb    23/05/2015    2 recensioni
Ormai mi sono rinchiusa in me stessa.
Nessuno a visto la vera me.
Nessuno conosce la mia vera storia.
Nessuno sa dei mie problemi.
Nessuno sa che quella faccia che mostro tutti i giorni è solo una Maschera di quello che sono realmente...
Un giorno un tornado di emozioni piano piano mi ha portato a Cambiare e a mostrare la vera Alaska!
Genere: Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Andy Biersack, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo 1

Ormai è un anno che abito in questa città sconosciuta dal resto dal mondo, ma ha me piace molto a confrontato dove abitavo prima.
Tutto quel caldo non era per me. Chi mi sente dire questo qui, mi dice che sono stupida e chi vorrebbe andare via da Los Angeles? Io! Sono andata via da quella città per allontanarmi da tutto e tutti, quella non era una vita per me.
Questo posto mi piace non è tanto grande, ma nemmeno tanto piccolo, fa caldo quando lo deve essere e fa freddo nel suo periodo.
Non so, ma ho avuto sempre la voglia di vedere la neve che scende dal cielo pieno di nuvolo grigie che poi si attacca dolcemente sul asfalto grigio della strada, sentire la neve sul mio viso accaldato, il suo non sapore sulla mia lingua, andare a pattinare, bere una cioccolata calda davanti un camino accesso, sentire i brividi di freddo sul mio corpo per colpa dell'aria ghiaccia che tira fuori, per poi correre al riparo di una locanda o nel mio appartamento, fare un pupazzo di neve.
I miei genitori mi hanno chiamato Lily, ma quando ho avuto l'opportunità, mi sono cambiata nome. Ora sono Alaska Collins.
Alaska Collins una ragazza semplice che nasconde la vera se stessa ai altri, mi mostro sempre con sorridente per nascondere tutti quei problemi che mi porto dietro.
Non mi piace ricevere le cose per compassione dai altri, quindi preferisco restare sulle mie e non raccontare niente, mostrarmi alla gente sempre sorridente per non farla preoccupare.
In questo luogo ho iniziato una nuova vita, nascondendo tutto del mio passato presentandomi come una ragazza allegra, solare, delicata, gentile, questi sono gli aggettivi che mi sono stati dati da dove lavoro e dai mie amici del università di medicina, ma anche se ho iniziato questa nuova vita mi sento come se nascondendo la vera me, mi ha portato a chiudermi ancora di più dentro me stessa.
“Alaska! Sveglia!” Mi richiama il mio capo Nash, dai miei pensieri.
“Nash cosa?” Chiedo, ritornando in me.
“Alaska non è il momento di stare tra i tuoi pensieri, non vedi quanta gente ce sta sera al pub!” Dice con un tono duro, indicando la folla della gente davanti al balcone
“Si! Scusami torno subito al lavoro.” Dico, per poi chiedere ordinazione di un ragazzo davanti a me con lo scontrino in mano.
Ultimamente le serate stanno andando davvero bene qui al pub Eden.
Appena arrivata in questa città sono andata a cercare un lavoro e questo pub è stato l'unico che mi ha fatto sentire a casa veramente.
Il locale è di una media grandezza diciamo adatto per dare delle feste, concerti per la ottima acustica.
Appena entrata qui al Eden pub, la cosa che mi ha fatto innamorare è stata l'atmosfera tranquilla, con la sua musica rock anni 80 e dei altri anni che ha creato la vera storia della musica, questo pub è quel tipo di pub, che quando entri inizi a far parte di una famiglia ed è questo quello che mi ha colpito di più di tutto oltre al arredamento in legno, pareti sul verdi pieni di poster e quadri, mi ha colpito il forte legame tra Nash, Cris, Jose, Emy e Rome.
“Ciao Alaska!” Dice un ragazzo appoggiandosi sul balcone davanti a me.
“Ciao Andy!” Dico, preparandomi una birra ora che la folla di persone sta diminuendo.
“Sai che oggi sei davvero bella!” Dice rubandomi il bicchiere della birra dalla mano.
“Grazie Andy!” Dico, riprendendo il bicchiere, per poi fare un sorso.
“Mi piace davvero molto il profumo che porti oggi!” Dice accostandosi sempre di più a me,
“Sai oggi ti ho guardato sempre!” Dice mettendo una sua mano sulla mia guancia.
“Andy!” Dico cercando di allontanarlo.
“Cosa? Lo so che vuoi che ti bacio vieni qui!” Dice avvicinandosi con le labbra alle mie.
“Andy hai bevuto davvero molto sta sera!” Dico allontanandolo da me.
“Ma, perché dite tutte così quelle del tuo genere?” Dice rimettendosi alla sua posizione iniziale.
“Che genere sono perché?” Chiudo curiosa di capire come appaio hai suoi occhi.
“Come una ragazza...”Andy dai andiamo oggi hai a già combinato abbastanza guai!” Dice, credo un suo amico portandolo via da me, peccato volevo sapere come mi vedeva quel ragazzo.

---Andy

Mamma mia che mal di testa, ma quando cazzo ho bevuto ieri sera. Non mi ricordo niente di tutto quello che ho fatto e ho detto.
Devo smetterla di bere così tanto, ma non riesco è più forte di me. Bere mi aiuta ad evadere dalla mia vita senza senso, che mi sono creato intorno.
“Andy su cazzo alzati!” Dice Ashley entrando infuriato in camera mia.
“Sta calmo Ashley!” Dico alzandomi lentamente dal letto.
“Sta calmo cosa, ma ti ricordi quello che hai combinato ieri sera al pub!” Dice fissandomi con uno sguardo umidiccia,
“No! Ma che avrò fatto di così grave!?” Chiedo, ingenuamente
“Ti consiglio solo di chiamare Nash per chiedergli scusa.” Dice, per poi uscire dalla mia stanza.
Ma cosa cavolo avrò combinato da chiedere scusa a Nash, se lo fatto arrabbiare è meglio che lo chiami subito prima, che non mi faccia più entrare dentro al suo pub, ma dove cavolo sta il mio telefono.
Lo cercato da per tutto, ma ancora non riesco a trovarlo.
“Ashley! Il mio telefono?” Chiedo andando verso di lui in salato.
“Io che ne so lo avrei lasciato al pub quando ieri sera ci stavi provando con la barista precisa!” Dice, con un tono sarcastico.
“Io ci ho provato con Alaska ieri sera?” Chiedo stupito dalle sue parole appena dette.
“Si!” Dice, ridendo sotto i baffi.
“Cazzo! - non ci posso credere di quello che ho fatto ieri sera – Beh io vado a riprendere il telefono!” Dico dandogli una pacca sulla spalla.
Non ci posso credere ieri sera ci ho provato con Alaska, cioè con tutte quelle ragazze che erano li proprio con lei.
Lasciamo perdere questi pensieri e pensiamo delle scuse buone per Nash per qualsiasi cosa abbia fatto ieri sera.
Dopo nemmeno una mezzora di tragitto in macchina sono arrivato al Eden, faccio un respiro profondo ed esco dalla macchina per poi entrare nel pub, Nash stava pulendo il casino che cera sul nostro tavolo di ieri, sperò che non sia stato i a fare tutto quel macello.
“Ehi Nash!” Dico andando verso di lui.
“Andy!” Dice con un tono di nonchalance,
“Mi dispiace per quello che ho fatto ieri sera, ho esagerato con il bere, mi dispiace davvero!”. Dico, cercando di dargli una mano a sistemare quel casino
“Andy, non ti preoccupare succede, ma non fare mai più senno sarai espulso dal pub!” Dice , con una faccia seria, messa che ieri sera lo fatta grossa per farmi dire così.
Dopo aver sistemato il casino gli chiedo se a visto il mio telefono e mi dice di no, ma risolve chiamando Alaska, cazzo Alaska.
Dopo una manciata di secondi Nash torna con il mio telefono in mano dicendomi che lo avevo lasciato sopra il balcone ieri sera mentre parlavo con Alaska, grazie a dio Alaska non ha detto niente a Nash e hai altri.
Saluto a tutti per poi andare al campus oggi ho lezione di letteratura inglese, ogni volta che dico che università frequento tutti ci rimango male anzi meglio sconcertati.
Non mi importa della gente cosa pensa di me per colpa del mio stile, io mi piaccio così come sono e non significa che se una persona è tatuata ho che ha anche dei piercing, non pio avere una certa sensibilità verso la poesia e la letteratura.
Dopo un ora di lezione su Dickens raggiungo i miei amici al cortile della scuola a fumare, stiamo li a chiacchierare fino inizio della prossima lezione.
Per colpa del vento freddo non riuscivo ad accendermi la mia seconda sigaretta, in quel momento i miei occhi non si sono più concentrati nel accendino, ma in una ragazza che passava era bellissima.
“Andy ieri sera tu ci hai provato con quella!” Mi dice Johan, sentivo gli altri dire tanti altre cose commenti discreti e indiscreti, ma adesso l'unica cosa che volevo è andare a parlare
con quella ragazza che mi ha rubato lo sguardo dalla mia sigaretta.

“Ehi!” Dico cercando di richiamare la sua attenzione, ed ha funzionato la ragazza si sta girando
“Ehi Andy! Tutto apposto?” Mi chiede Alaska, mostrandomi un sorriso che mi da dei brividi, ma allo stesso tempo che mi rende felice, ma che cazzo ho si giorni in testa.
“Bene! Senti mi volevo scusare per ieri sera e ringraziarti per il telefono!” Dico velocemente per chiedere anche questa discussione senza senso.
Lei non dice niente si basa a sorridermi di nuovo per poi andarsene come se questa discussione non fosse mai esistita...

  
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