E' questo quello che mi ha insegnato tempo fa il mio migliore amico. E' quello che mi ha insegnato Harry Styles.

"L'importante è non fermarsi. Se non lo fai e gli dai loro corda, loro ti mangeranno e non ne uscirai più. Anche se continuano ad essere insistenti e a volte anche sgarbati, non devi smettere di guardare dritto"  ricordo le sue parole che mi dice sempre e a furia di ascoltare le ho perfino  imparate a memoria.

<< Mi dica, è vero che tra lei e Harry c’è più che un’amicizia? >> domanda, infatti, un tizio allungando il microfono ma io, con un gesto, lo allontano.

Faccio una smorfia e senza dare retta a nessuno salgo finalmente nella macchina che mi ha fatto arrivare Harry.

 

Oddio che caos che c’è li fuori e tutto questo per me, per la sua migliore amica. Non immagino loro, che ogni giorno, sono circondati da paparazzi.

Ad essere onesta, non li sopporto. Si avventano con domande contorte nella loro vita e ne buttano giù articoli che non hanno né capo e né piedi, e se non rispondi iniziano ad essere maleducati e gridarti conto cattiverie.

<< Buongiorno, allora all’aeroporto? >> sento la voce di Ryan, il guidatore che ogni volta mi accompagna da qui all’aeroporto.

<< Ciao Ryan, sisi diretti all’aeroporto >> rispondo con un sorriso.

Sono felice perché tra meno di un ora posso rivedere il mio migliore amico. Da quando è diventato un  cantante e per lo più molto noto, ci vediamo praticamente pochissimo e mi manca terribilmente perché passavamo praticamente ogni giorno insieme, mentre adesso se riusciamo a telefonarci come minimo per dieci minuti è anche troppo.

Impegni, shotting, prove ci rendomo così lontani.

Mi manca poterlo abbracciare, andare a scuola insieme, mangiare caramelle davanti ad un film e ridere con lui, delle sue barzellette che poi tanto ridere non fanno.

 

Mi sono accorta di provare sentimenti più forti di un’amicizia circa qualche anno fa quando ancora era un ragazzo “normale”  e non mi sono mai dichiarata perché avevo paura di un suo rifiuto, di rovinare un’amicizia così bella e poi diciamocelo … Harry è un ragazzo bellissimo e molte sue amiche, che tra l’altro molto più belle di me, hanno una cotta per lui.

Lui mi dice sempre che sono bella ma non gli credo, lui lo dice solo per farmi felice perché io non sono bella. Quando mi guardo allo specchio vedo una ragazza con mille difetti e che non potrebbe mai piacere mai a nessun ragazzo, che non potrei mai piacere ad Harry soprattutto adesso che è diventato famoso.

Famoso … quando odio questa parola. Rende tutto così brutto. Quando qualcuno dice “Quel ragazzo è famoso” immediatamente si pensa a un ragazzo che se la ricrede, che è superiore agli altri, senza sentimenti. Famoso, personalmente è un sinonimo di offesa.

Ecco perché odio quando qualcuno chiama Harry con quell’aggettivo, il mio Harry non è snob, non se la ricede. E’ solo riuscito a desiderare il suo sogno, a renderlo reale ed io non posso che essere orgogliosa di lui, anche se a volte provo invidia.

Provo invidia perché io ancora non l’ho fatto, non ho reso reale il mio sogno ed ad essere sincera non so ancora per bene quale sia per esattezza. Mi è sempre piaciuto scrivere ma diventare una scrittrice.. mi sembra così un’impresa irraggiungibile.

“Anche l’essere un cantante sembrava così impossibile ma eccomi qui, sono  Harry Styles” mi disse Harry una volta. Uno dei miei sogni è anche essere la sua ragazza, di riuscire a dichiarami a  lui. Quasi quasi mi sembra più facile diventare una scrittrice.

Prendo il telefono dalla borsa e digito di il numero di Harry  che ormai so a memoria e lo chiamo.

Squilla ma non risponde … evidentemente è alle prove.

Nuovo contratto, nuovo CD e di conseguenza nuovo tour che mi rende Harry ancora più lontano da quando lo è già.

Sono contenta che hanno così tanto successo, che è riuscito a realizzare il suo sogno ma io voglio il mio Harry per me.

Fottuta scuola, è  per questo che non posso raggiungerlo o magari seguirlo in tour con lui.. ma almeno adesso sto andando a Londra per quattro giorni e finalmente posso recuperare un po’ del tempo perduto.

Oddio non vedo l’ora.

 

Immagino come passare il tempo con lui come quando facevamo sempre anni fa.. dalle passeggiate per il parco a restare a casa che poi andava sempre a finire ad una lotta coi cuscini.

 A farmi tornare nella realtà è la suoneria “I won’t give up” di Jason Mraz, la mia canzone preferita, provenire dal mio telefono.

E’ Harry e inevitabilmente rispondo.

<< Cinque minuti e ti richiamo, okai baby? >> dice e subito dopo attacca senza avere la possibilità di rispondergli.

Mi sembra ancora tutto così strano, intendo al passaggio di un semplice ragazzino che va ancora a scuola e che lavora in un panificio a trovarsi in giro per il mondo a cantare canzoni su un palco enorme, ad essere amato da tutti.. forse mi sembra tutto così strano perché anche se sono passati anni da tutto questo, io ancora non riesco ad abituarmi a non ritrovarmelo ogni giorno con il suo meraviglioso sorriso dentro casa mia, così  senza nemmeno avvisare che sarebbe passato.

Chissà quando mi abituerò..forse mai.

Squilla di nuovo il telefono e come immagino è lui.

<< Finalmente eccomi qui baby >> esclama con un lungo sospiro.

Baby, è così che mi chiama e a me piace da impazzire perché così sembro davvero la sua piccola, la ragazza che mai nessuno oltre lui può toccare. Ha sempre avuto istinti fraterni verso me e non vuole che nessuno mi faccia del male, ecco perché è sempre così preoccupato quando mi ritrovo i paparazzi intorno.

Sanno che siamo molto legati e che quando torna a casa, la maggior parte del tempo, escludendo la sua famiglia,  lo passa con me; e se lui non risponde, pensano che io potrei farlo al posto suo.

<< Oh ti sento sollevato.. cos’è ?>> dico sorridendo. Strano di come riesco ad essere così sorridente e felice quando di mezzo c’è Harry.

<< Cinque ore consecutive di prove. Prova a farle tu e poi mi dirai >> si  giustifica e in sottofondo sento le urla degli altri suoi compagni che come lui, sono degli scemi.

<< Tesoro già le faccio e anche di più.. a scuola.. tu l’hai scampata >> rispondo scherzosamente. Harry, per fare quello che sta facendo, ha lasciato tutto com’è..la scuola, il lavoro in panificio per catapultarsi in questa nuova vita. Beato lui, senza più scuola.

<< Senti… >> dice, questa volta più serio e le voci in sottofondo smettono di esserci. << Ho saputo che prima hai superato un’altra scia di paparazzi. Com’è andata? >> domanda e sento nella sua voce rauca un pizzico di preoccupazione.

<< Tutto bene. Ho fatto come hai detto tu.. non mi sono fermata e non ho risposto a nulla capo >> .

<< Meno male >> risponde questa volta più tranquillizzato.

<< Ah, non sai cosa mi ha chiesto un paparazzo prima. Non ci crederai mai ma mi ha domandato se io e te stiamo insieme. Ho fatto una smorf.. >>  sto per continuare ma vengo stoppata da lui.

<< Uh grandioso, adesso anche questo pensano? >> un po’ alterato.

<< Harry cosa c’è? >>  stringo più forte la presa della mano sul cellulare.

<< Non voglio che pesano questo, assolutamente. Sei solo la mia migliore amica, cazzo >> urla leggermente per poi chiudere la chiamata.

“Non voglio che pensano questo. Sei solo la mia migliore amica” mi ripeto queste parole in mente. So di essere solo questo per lui ma sentirlo mi  fa sentire comunque male.

Tra noi c’è solo una bellissima amicizia e anche se io sono innamorata di lui, questa deve restare tale.

Inevitabilmente, anche se non voglio, alcune lacrime mi  rigano il volto e non posso far altro che ricordarmi quanto sciocca sono potuta essere.

Sono una sciocca perché non dovevo faro succedere, dovevo pensare alle conseguenze e non l’ho fatto. Ancora per una volta ho lasciato che i miei sentimenti mi sovrastassero e mi sono lasciata far innamorare di Harry Styles, del mio migliore amico.

Kathie..ma in che casino ti sei cacciata?

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