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Autore: Lois Lane 89    23/05/2015    1 recensioni
Tess è una costumista e lavora sul set del film Avengers Age of Ultron. Lei e l'intero cast sono diventati come una famiglia allargata. Sono amici e si divertono. Ma quando gli occhi marroni di Tess incontrano quelli coloro ghiaccio del capitano, qualcosa succede. Questa storia è raccontata sia da Tess che da Chris. Ma bisogna leggere per sapere.
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Chris Evans, Chris Hemsworth, Nuovo personaggio, Scarlett Johansson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Detestavo ammetterlo, ma Chris aveva ragione: il tempo era volato via e arrivò il momento di tornare a casa.
Chris mi riaccompagnò a casa, e non appena rimasi sola ripensai al week end che era appena trascorso.
Per non era stato tutto questo disastro, a differenza di Chris che aveva messo su una faccia da funerale per tutto il viaggio.
Non poteva capitarmi un uomo meno testardo di lui?
Il giorno seguente, mentre giravo per un negozio senza trovare niente che mi piacesse, incontrai Scarlett.
"Che coincidenza incontrarti. Stavo giusto pensando a te." disse Scarlett dopo avermi abbracciata.
"Pensando a me? In che senso scusa?" domandai io.
"Mi hanno presa per un nuovo film e vorrei che tu fossi la mia truccatrice personale." rispose Scarlett.
"Io?! Scarlett, ti ringrazio molto dell'offerta, e non so davvero cosa risponderti." dissi io.
"Devi dire di sì. Non ho intenzione di girare il fim se tu non sarai al mio fianco. Sei l'unica di cui mi fido." rispose Scarlett.
"D'accordo, ci sarò. Ora devo solo trovare un modo per dirlo a mio fratello e a Chris. Non so come la prenderanno." dissi io.
"Già che siamo in argomento. Come sta il biondino?" domandò Scarlett.
"Sta bene. Abbiamo passato il week end insieme, anche se le cose non sono andate come lui aveva previsto. Prima le fan e poi è arrivato suo fratello con la sua ragazza. Sono due giorni che ha messo su il broncio. E' più testardo di un mulo." risposi io.
"Gli passerà vedrai. Andiamo a fare un giro." disse Scarlett.
Uscimmo dal negozio e ci recammo a prendere un frullato.
Dopo di che, ci salutammo e io tornai a casa; trovai un biglietto di Luke che mi diceva che dormiva da dei suoi amici.
-Non usano più gli sms e i telefoni?- domandai a me stessa.
Ripensai alla proposta di Scarlett: lavorare con lei sarebbe stato fantastico, ma come l'avrebbe presa Chris?
Non potevo dirglielo per telefono, e così decisi che avrei aspettato fino al momento in cui l'avrei avuto davanti a me.
In quel momento, il mio cellulare squillò e vidi che era Chris; ma non appena accettai la chiamata, non sentì la sua voce ma quella di una ragazza, e anche parecchia confusione in sottofondo.
"Dov'è Chris? Questo è il suo cellulare." dissi io cercando di alzare la voce per farmi sentire.
"Christopher è occupato e non ha tempo per te." rispose lei.
Ma perchè lo chiamava con il nome di battesimo? Non lo facevo nemmeno io.
"Ma tu chi ti credi di essere?" domandai io.
"Sono la sua fidanzata. E lui non ha tempo per stare con nessun'altra ragazza a parte me. Addio." rispose lei.
Riattaccò prima ancora che io potessi parlare: non riuscivo a credere che mi avesse tradito in questo modo.
Provai a richiamare, ma il telefono era spento, così gli lasciai un messaggio in segreteria; feci molta attenzione a non parlare del mio lavoro con Scarlett.
Se pensava di prendersi gioco di me in quel modo si sbagliava di grosso.
Una volta in camera, mi buttai sul letto e scoppiai in lacrime.
Due giorni dopo, rimasi sola del tutto: Luke dovette tornare in Cina per lavoro.
Io decisi di accettare l'offerta di Scarlett: il lavoro mi sarebbe servito per dimenticarmi di lui.
Io e Chris Evans avevamo chiuso per sempre.
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La sera dopo che ero tornato a casa dal week end con Tess, i miei amici mi piombarono in casa senza preavviso, insieme a delle ragazze: tra di loro c'era anche la ragazza che aveva cercato di baciarmi l'ultimo giorno delle riprese del film degli avengers.
Non appena mi vide, mi si attaccò addosso: era peggio di una sanguisuga.
Mentre cercavo di buttare tutti fuori di casa, mi accorsi di non avere il cellulare in tasca.
Quando finalmente riuscì a rimanere da solo, trovai il mio cellulare sul tavolo della cucina, ma mi accorsi che era spento.
Ero sicuro di averlo lasciato acceso e carico, quindi mi domandai come aveva fatto a spegnersi e a finire in cucina.
Una volta acceso, entrai nella sezione chiamate per sentire la mia principessina, ma trovai una chiamata effettuata a Tess che ero sicuro di non aver fatto.
Prima di poterla chiamare, notai che c'era un nuovo messaggio in segreteria: era di Tess.
Il tono della sua voce e quello che mi diceva non mi piacquero per niente.
< Credevo che tu fossi diverso, invece sei uguale a tutti gli altri uomini del mondo. Dicevi di amarmi, ma poi scopro che hai una fidanzata. Non so come ho potuto essere così cieca. Non voglio più vederti e nemmeno sentirti. Dimenticati della mia esistenza. Ti auguro tutta la felicità del mondo insieme a lei. Addio. >
Mi lasciai cadere sul divano con il cellulare tra le mani: che cavolo aveva combinato quella sanguisuga?
Se perdevo Tess era finita: non avrei mai amato nessun'altra donna come amo lei.
Da quando l'avevo conosciuta le ero sempre stata accanto: quando aveva avuto la febbre, quando è stata aggredita (e per poco non la perdevo), la nostra prima notte insieme, quando qualche giorno prima la rincorsi sulla spiaggia.
Ma non dimenticherò mai quando mi aveva baciato prima di tornare a casa: non mi sarei mai stancato di sentire le sue labbra sulle mie.
E adesso per colpa di una rompiscatole, molto probabilmente non avrei più potuto neanche toccarla.
Ma non avevo alcuna intenzione di arrendermi: dovevo riconquistarla, e quando ci sarei riuscito, non me la sarei più lasciata scappare.
Dovevo parlarle di persona, dato che al telefono non mi rispondeva mai.
Passarono due settimane da quella sera, e mi sentivo peggio del solito.
Un giorno mi recai agli studios per parlare con un regista che mi voleva per un nuovo film, e per puro caso, vidi una persona che conoscevo bene: Scarlett.
Riuscì a prenderla da parte e parlammo.
"Mi dispiace disturbarti, ma hai per caso visto o sentito Tess? E' successo un casino e devo assolutamente parlare con lei." dissi io.
"Non ti affannare. Tess è la mia truccatrice per il mio nuovo film. E so quello che le hai fatto; mi ha raccontato tutto. E' meglio che le stai lontana." rispose Scarlett.
Era un incubo: anche Scarlett era contro di me.
"Io non centro nulla. Non la ferirei mai in quel modo. Io la amo. Non so come ma quella mi ha preso il cellulare, ha chiamato Tess e le ha fatto credere che non volevo più saperne di lei. Poi l'ha spento e l'ha messo sul tavolo della cucina. Io non le farei mai e poi mai una cosa del genere." dissi io.
"Se c'è una cosa che ho imparato di te, è che non sei molto bravo a mentire. Proverò a parlarle e poi ti chiamo." rispose Scarlett.
Salutai Scarlett e andai ad incontrare il regista del mio film.
Quella sera, quando tornai a casa, ricevetti un messaggio da Scarlett: < Tess non sa più cosa pensare di te. E' confusa. Ha bisogno di tempo. Abbiamo del tempo libero dalle riprese. Andrà per una settimana nella sua casa in un piccolo paesino fuori città sul mare. Ha detto che ci sarà una festa di paese. Ha bisogno di distrarsi e di pensare. >
Non so quanto tempo sarei riuscito a concederle: la volevo al mio fianco.
Sapevo in quale sera si sarebbe svolta la festa di paese, così mi misi in viaggio nel pomeriggio e raggiunsi il piccolo borgo sul mare dove speravo con tutto me stesso di ritrovare la mia piccola Tess; mi mancava così tanto.
TO BE CONTINUED...
ANGOLO AUTRICE: il prossimo capitolo potrebbe essere l'ultimo, sempre che mi venga l'ispirazione giusta e riesca a scrivere. Lois Lane 89
   
 
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