Nota dell’autore
Ci tengo a precisare che sono uno scrittore a prime armi, ma spero anche vivamente che le mie precedenti storie vi siano piaciute, per chi mi segue naturalmente. Vi prego se qualcosa non va in alcune storie di comunicarmelo, anche per migliorare le mie tecniche di scrittura.
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In un passato non molto lontano un bambino di soli 7 anni veniva già addestrato per la sua vita futura da cacciatore, anche se ad esso non faceva piacere. I genitori erano sempre fuori a cacciare e a procurarsi le poche risorse che la natura  gli offriva per sopravvivere. Il bambino crebbe moltissimo nella solitudine, non aveva una figura materna e  paterna vicina. E se un giorno succederà qualcosa e si ritroverà solo? I genitori dovranno poi vivere nel rimorso per averlo trascurato per il maggior tempo della sua esistenza, ma non perché non lo volevano tra i piedi, ma perché il lavoro li costringe sempre a stare lontani da casa. Il bambino invidiava i suoi simili, perché alcuni avevano la libertà di stare fuori, liberi di giocare, con il vento che gli accarezza la faccia  mentre corrono. Ciò che egli vede  giornalmente è peggio che ricevere una pugnalata nel petto, ma cosa ancora più dolorosa è che quando vedeva un bambino della sua età giocare felice con il padre, gli si strizzava il cuore.  In una giornata soleggiata il padre e la madre tornarono prima del previsto dal lavoro, e gli chiesero al bambino di andare a raccogliere un po’ di frutta e verdura per la cena. Tornando a casa il bambino udì dei strani gridi, entrò correndo e vide che un uomo stava tentando di uccidere i genitori. Era spaventato non sapeva cosa fare, poi si decise. Impugnò il suo fucile da caccia, mirò all’assassino e gli sparò. Il bambino scoppiò dal piangere per ciò che aveva fatto, ma allo stesso tempo doveva ritenersi un eroe per il gesto che aveva compiuto. I genitori corsero verso di lui ad abbracciarlo, e una frase dolce gli disse il padre al bambino: “Figlio mio, oggi sono orgoglioso di te, ci hai salvato, non potrei desiderare figlio migliore di te, in tutti noi si nasconde un eroe e oggi tu lo hai tirato fuori, quindi ora asciugati le tue lacrimucce, per quanto tu possa essere diverso dagli altri bambini sarai sempre unico, nessuno sarebbe mai riuscito a fare ciò che tu oggi hai fatto, tu sei esempio per gli altri. Ti voglio tanto bene figlio mio”.